7^ edizione del percorso di filosofia promosso da Unitre Orvieto sul proprio canale YouTube

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7^ edizione del percorso di filosofia promosso da Unitre Orvieto sul proprio canale YouTube

COMUNICATO STAMPA n. 118/21 G.M. del 18.02.21 
All’Unitre torna il percorso di filosofia dal titolo Parole chiave nel tempo della complessità a cura del Prof. Franco Raimondo Barbabella
• La 7^ edizione si articola in 4 incontri fruibili sul canale YouTube Unitre Orvieto
(ON/AF) – ORVIETO – L’Unitre riprende il percorso di filosofia curato dal Prof. Franco Raimondo Barbabella e giunto alla 7^ edizione. Un cammino iniziato nel 2005 che ha riscosso crescenti consensi e che, anche in questo anno difficile segnato dall’emergenza sanitaria, non delude le aspettative degli associati Unitre e si sposta sul canale ufficiale YouTube Unitre Orvieto. Il calendario delle lezioni sarà comunicato nei prossimi giorni.
Il percorso ha per titolo Parole chiave nel tempo della complessità ed è articolato in quattro incontri che si svolgeranno a partire dalla prossima settimana con cadenza regolare.
“Questa esperienza intellettuale – commenta il Presidente dell’Unitre M° Riccardo Cambri – sarà curata dal Prof. Franco Raimondo Barbabella, vero artefice della rinascita dell’interesse per la Filosofia ed il Pensiero Critico nella nostra città, che sinora ha generato tanti stimoli culturali ed istruttivi; fra questi, vorrei ricordare la conferenza in occasione degli 800 anni dall’incontro fra San Francesco d’Assisi ed il Sultano d’Egitto, di cui insieme al Prof. Barbabella furono protagonisti il  Prof. Donato Catamo e Padre Giovani Scanavino, assieme agli studenti liceali; ed ancora, le numerose edizioni di Decade Kantiana che impone un’attenta programmazione delle prossime annate”.
 
“Il settimo ciclo – anticipa il curatore, Prof. Franco Raimondo Barbabella – cade in un periodo particolare segnato dalla pandemia, un fenomeno inatteso che ha sconvolto ogni previsione e ogni sicurezza. Saltano gli schemi consueti e il mondo va reinterpretato. La filosofia, un po’ come l’arte e come la scienza teorica, aveva intuito da tempo l’usura e l’inceppamento delle categorie interpretative tradizionali. A posteriori sembra quasi profetico aver lanciato sette anni fa la funzione critica del pensiero, la sua propensione a scavare sotto la crosta per guadagnare la capacità personale e collettiva di orientarsi di fronte all’imprevisto. Dunque il contributo coerente che oggi la filosofia può fornire è la reinterpretazione e la ridefinizione di un blocco di concetti, condensati nelle corrispondenti parole chiave, con i quali possiamo capire meglio il mondo rapportandoci in modo propositivo ad un’umanità che sentiamo sofferente”. 
 “Il titolo – prosegue – indica di per sé il senso di questo nuovo ciclo fatto ancora di quattro occasioni di incontro: ‘Parole chiave nel tempo della complessità’. Le quattro parole sono: complessità, indeterminazione, limite, progresso. Per ciascuna si farà riferimento ad un libro di un autore contemporaneo pubblicato di recente. La durata di ogni chiacchierata non supererà i 25/30 minuti. Il primo incontro, dedicato al concetto di complessità con riferimento al libro di Mauro Ceruti ‘Il tempo della complessità’, ragiona sull’epoca della globalizzazione e dell’umanità planetaria per capire come cambia in essa la condizione umana e come si ridefiniscono i principi del pensare e dell’agire. Siamo pronti a gestirci nel passaggio alla prospettiva della Terra-patria sapendo che siamo ormai necessariamente una comunità di destino?
Il secondo fissa l’attenzione sulla rivoluzione concettuale della fisica quantistica che, partendo dal Principio di indeterminazione di Heisenberg, dal mondo fisico si può estendere a quello umano, come ci mostra la lettura che ne dà Carlo Rovelli in ‘Helgoland’.
Il terzo incontro è dedicato alla parola limite. George Simmel ha detto che ‘l’uomo è l’essere confinario che non ha confini’. E in effetti il carattere distintivo della modernità occidentale sembra essere la capacità umana di violare i termini prefissati, i confini, i limiti. Ma con quali problemi, vantaggi, rischi? Ci riflettiamo con Remo Bodei e il suo libro ‘Limite’.
Il quarto e ultimo incontro è dedicato alla parola progresso, di cui tratta Aldo Schiavone in un volume dall’identico titolo. Non poteva mancare, a conclusione, proprio questa parola, con cui la cultura occidentale ha espresso la secolare convinzione che l’umanità può migliorare le sue condizioni di vita. È una parola che ha ancora un suo senso? E se si, a quali condizioni?
 

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Ultimo aggiornamento
18/02/2021