COMUNICATO STAMPA n. 379/22 C.C. del 19.05.22
Consiglio Comunale approva modifiche e adotta nuovo statuto Associazione Italiana “Città della Ceramica”
(ON/AF) – ORVIETO – Il Consiglio Comunale ha approvato all’unanimità dei presenti le modifiche statutarie e ha adottato il nuovo statuto dell’Associazione Italiana “Città della Ceramica” che ha sede a Faenza. Le modifiche statutarie di AiCC saranno efficaci secondo i tempi e modi previsti dallo stesso statuto che verrà modificato a seguito dell’approvazione da parte dell’Assemblea Straordinaria dell’Associazione a cui prenderà parte un rappresentante del Comune di Orvieto.
Illustrando l’atto, il Sindaco e Assessore alla Cultura, Roberta Tardani ha ricordato che “nel 1999 il Comune di Orvieto ha aderito all’Associazione AiCC che ha l’obiettivo di promuovere e valorizzazione l’attività ceramica tradizionale mediante la creazione di una rete nazionale delle città in cui storicamente è venuta a svilupparsi una significativa attività ceramica, affinché tra le singole comunità aderenti si possano stabilire rapporti di reciproco scambio informativo, di collaborazione alle attività di sostegno della loro tradizione ceramica, e di ausilio ad una migliore conoscenza in ambito nazionale e internazionale.
Ventitre anni dopo l’adesione del Comune di Orvieto in qualità di socio – ha sottolineato – le motivazioni dell’adesione all’AiCC sono condivise e confermate dall’Amministrazione in particolare sotto l’aspetto della valorizzazione di un’eccellenza territoriale in chiave di sviluppo dell’artigianato locale e della promozione del turismo legato alla ceramica artistica e, quindi, più in generale dell’economia locale e dello sviluppo della comunità. Questo anche in rapporti agli importanti flussi di finanziamenti ordinari e straordinari legati all’attuazione del PNRR, previsti nei prossimi anni una parte dei quali potrebbero essere meglio intercettati da un’associazione operante a livello nazionale e il cui rilevo e valore di rappresentanza territoriale nell’ambito di interesse è ampiamente riconosciuto a livello ministeriale come cita espressamente il decreto del MISE dell’ottobre scorso riconosce il Comitato Nazionale ceramico e designa, per il prossimo quinquennio, quattro Sindaci dei Comuni associati in AiCC in rappresentanza dei comuni di affermata tradizione ceramica, individuati dall’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI), quali componenti del Comitato”.
“Le migliorie statutarie – ha proseguito – scaturiscono quindi dall’esigenza di rendere l’Associazione più strutturata ed organizzata adattandola alle nuove esigenze e dimensioni della stessa che oggi è composta da 45 Soci su 46 Città riconosciute dal Ministero dello Sviluppo economico come Città di affermata tradizione ceramica, ma altre 10 sono attualmente in attesa del riconoscimento ministeriale per poi entrare nell’AiCC. Gli elementi che hanno contribuito a questo sviluppo sono i risultati dell’Associazione, la crescita di interesse per il settore, l’importanza del fare rete e la predisposizione di AiCC al networking nazionale ed europeo. Di fronte alla crisi mondiale occorre affidarsi a soluzioni integrate e correlate a sinergie progettuali, per questo si è percepita la necessità di un nuovo sistema di governance più efficace, correlato ad una struttura più forte e che incrementi il radicamento territoriale anche in relazione al possibile ottenimento dei finanziamenti del PNRR.
Le modifiche – ha concluso – intervengono sugli aspetti tecnico-gestionali della governance al fine di aumentare il coinvolgimento dei Comuni associati espressione di ‘territori di affermata tradizione ceramica’ collocati in 15 regioni italiane, lasciando tuttavia inalterate la finalità e le forme di intervento dell’Associazione nel settore della ceramica artistica. Tra le modifiche principali vi sono: la ridefinizione del Consiglio Direttivo che scende da 18 a 11 componenti, diventando così una struttura più snella ed efficiente; la creazione di un Consiglio dei Territori (28 componenti) presieduto da un Vicepresidente Vicario di nuova definizione, con l’attribuzione di compiti propri in particolare nel campo territoriale regionale, per poter allargare la responsabilità e la partecipazione; l’ampliamento della durata delle cariche che passa da 2 a tre anni (le regole di elezione dei componenti del Consiglio Direttivo e del Consiglio dei Territori saranno definiti con appositi Regolamenti); la creazione della figura del Direttore con responsabilità ampie ed autonomia; la definizione dei ruoli tra Presidente e Direttore con relativa separazione delle deleghe e criteri di controllo e infine, la definizione di una convenzione con il Comune che indica il Direttore che permetta di introitare le risorse di base importanti per consentire di avere una figura qualificata e di rilievo. Come Sindaco ho partecipato un anno e mezzo fa a Firenze ad una riunione dell’Assemblea dell’Associazione. Ricordo inoltre che il Comune di Orvieto fa parte anche dell’Associazione ‘La Strada della Ceramica in Umbria’ composta dalle città di antica tradizione ceramicadi: Deruta, Gualdo Tadino, Gubbio e Orvieto, che si propone di promuovere e valorizzare la tradizione della ceramica nella nostra regione. Con questa Associazione stiamo cercando di rilanciare, anche attraverso i fondi del PNRR, questa attività importante per il nostro territorio”.
Dibattito e dichiarazioni di voto:
Franco Raimondo Barbabella (Capogruppo “Prima gli Orvietani”): “reputo interessante l’introduzione dei consigli di territorio nello Statuto dell’AiCC. Uno strumento che decentra e non centralizza rispetto alla sede di Faenza. Chiedo se questi venti anni della partecipazione di Orvieto hanno significato qualcosa, ovvero se esiste una relazione su cosa è stato fatto in passato per Orvieto e quali prospettive si aprono per questa filiera. Non lo chiedo per sindacare ma per valutare le prospettive. Voto a favore”.
Stefano Olimpieri (Capogruppo “Gruppo Misto”): “in Commissione Capigruppo abbiamo esaminato la questione ed abbiano espresso una interlocuzione positiva verso l’Amministrazione. I consigli territoriali sono senza dubbio molto importanti per il decentramento e l’attuazione delle proposte prodotte dall’Assemblea dei Soci. Concordo sul fatto che è importante conoscere quali sono le iniziative svolte dall’Associazione in questi due decenni e comunque è necessario conoscere la progettualità futura. La ceramica è una tipologia di artigianato di pregio del nostro territorio, quindi nell’occasione sarà importante conoscere anche gli step di attuazione del Museo della Ceramica di Orvieto in piazza del Popolo. Sarebbe altresì importante qualificare l’arredo urbano della nostra città usando le specificità e le competenze dei nostri artigiani ceramisti. Per questo richiamo una mia recente proposta e torno a chiedere se è possibile individuare un luogo, una strada o un piazza di pregio del centro storico da valorizzare con elementi decorativi in ceramica. Voto a favore”.
Andrea Sacripanti (Capogruppo “Lega – Salvini per Orvieto”): “concordo con ciò che è stato già detto. Il nostro Comune è stato chiamato nel tempo ad aderire ad innumerevoli associazioni. Bene quindi aderire ad associazioni omogenee. Dobbiamo individuare nuovi percorsi e vivere le nostre tradizioni in modo dinamico calando sul nostro territorio ciò che di buono questa Associazione fa e mettendo in campo iniziative funzionali al settore valorizzando l’intero comparto”.
Federico Giovannini (Gruppo “Partito Democratico”): “voto a favore delle modifiche. Ribadisco che quanto viene fatto con altri territori deve andare nell’ottica di fare rete e di costruire molte più azioni di sensibilizzazione sul ruolo dell’artigianato artistico. Reputo necessario trovare soluzioni di aiuto e sostegno a questo settore ma anche creare occasioni di visibilità attraverso eventi, mostre itineranti e varie altre collaborazioni future”.
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