COMUNICATO STAMPA n. 292/22 G.M. del 21.04.22
PNRR: Azienda USL Umbria 2 definisce gli investimenti per potenziare strutture sanitarie e socio-sanitarie e ammodernare il parco tecnologico strumentale
• Le previsioni per il territorio di Orvieto
(ON/AF) – ORVIETO – Nell’ambito della missione 6 del PNRR sulla Salute, interventi Component 1 e Component 2, la Usl Umbria 2 ha definito il potenziamento delle strutture sanitarie e sociosanitarie del territorio di competenza aziendale con investimenti sulle Case di Comunità, sulle Centrali Operative Territoriali, sugli Ospedali di Comunità.
Ieri, il Direttore Generale, Massimo De Fino ha firmato la delibera che prevede finanziamenti del PNRR per circa 15 milioni di euro nelle Case di Comunità di Terni, Narni, Amelia, Orvieto, Fabro, Norcia, Cascia, Montefalco, Nocera Umbra e Spoleto. A ciò si aggiungono le strutture di Trevi, già riconosciuta a livello ministeriale e di Foligno che verrà realizzata nel palazzo della Salute già finanziato con fondi Inail.
Nella realizzazione degli Ospedali di Comunità presidi sanitari di assistenza primaria a degenza breve saranno impiegati circa 10 milioni di euro del PNRR, previsti a Montefalco, o Norcia, Cascia, Orvieto e Terni, con 20 posti letto, a gestione prevalentemente infermieristica, per garantire una maggiore appropriatezza clinica (riduzione di accessi impropri al Pronto Soccorso, o ad altre strutture di ricovero ospedaliero) e per facilitare la transizione dei pazienti dalle strutture ospedaliere per acuti al proprio domicilio consentendo alle famiglie di avere il tempo necessario per adeguare l’ambiente domestico e renderlo più idoneo alle esigenze di cura del paziente.
Attraverso la misura Component 2 del PNRR sono previsti 7,5 milioni per il “Santa Maria della Stella” di Orvieto e circa 20 milioni di euro l’Ospedale di Foligno.
Previsto anche l’aggiornamento del parco tecnologico e strumentale e delle grandi apparecchiature ospedaliere, con una programmazione di investimenti per circa 4 milioni di euro da destinare agli ospedali di Foligno, Spoleto, Orvieto, Narni, Amelia, Norcia e per i Poliambulatori di viale Bramante a Terni, mentre l’importo per i lavori di adeguamento strutturale e di installazione per 337 mila euro, verrà finanziato interamente con fondi propri dell’azienda sanitaria.
Altri 400 mila euro del PNRR saranno investiti nella realizzazione delle Centrali Operative Territoriali di Terni e Spoleto allo scopo di coordinare l’assistenza domiciliare con gli altri servizi sanitari e assicurare l’interfaccia con gli ospedali e con la rete di emergenza-urgenza. Tali strutture saranno dotate dei mezzi tecnologici per garantire il controllo remoto dei dispositivi di telemedicina forniti ai pazienti, sosterranno lo scambio di informazioni tra gli operatori sanitari coinvolti nella cura, costituiranno un punto di riferimento per i caregiver.
Lo riferisce una nota ufficiale dell’Ausl Umbria 2 nel sottolineare che si tratta di un passaggio “epocale” per ridisegnare la sanità del futuro e riorganizzare la rete dei servizi territoriali e ospedalieri con risposte innovative, aderenti e di qualità ai bisogni assistenziali della popolazione ed una ricaduta ed impatto notevoli sull’organizzazione delle attività di assistenza e di cura per gli anni futuri.
Alla realizzazione, riqualificazione e potenziamento delle sedi sanitarie – spiega la nota della Direzione Generale della Usl Umbria 2 – si aggiungono consistenti finanziamenti di ammodernamento del parco tecnologico, digitale ospedaliero e delle grandi apparecchiature sanitarie previste. Inoltre, grazie a cure primarie e supporti sociali e assistenziali, luoghi di relazione e di attenzione a tutte le dimensioni di vita della persona, accolta, ascoltata, riconosciuta nella sua dignità ed unicità, questa è messa nella condizione di poter trovare una risposta consapevole al proprio bisogno assistenziale.
Egualmente importante – conclude la nota – è anche lo sviluppo di un database unico, per ogni singolo cittadino, che potrà contare su un percorso per la salute personalizzato e accedere più agevolmente a tutte le strutture presenti nel territorio, grazie ad un approccio sinergico, con giovamenti per l’intera comunità.
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