Conferenza ISAO: “L’Umbria come culla della Repubblica Ceca e della Repubblica Slovacca. La Legione ceco-slovacca del 1918”
COMUNICATO STAMPA n. 201/22 G.M. del 21.03.22
Conferenza ISAO sul tema: L’Umbria come culla della Repubblica Ceca e della Repubblica Slovacca. La Legione ceco-slovacca del 1918
• Venerdì 25 marzo ore 17:30 presso la Sala Auditorium di Palazzo Coelli
(ON/AF) – ORVIETO – Nell’ambito del ciclo di conferenze promosse dall’Istituto Storico Artistico Orvietano per l’a.a. 2021/2022, Venerdì 25 marzo alle ore 17:30 presso la Sala Auditorium di Palazzo Coelli, sede della Fondazione CRO (Piazza Febei 3), Lamberto Ferranti, Studioso di storia e letteratura ceco-slovacca, terrà una conferenza dal titolo: L’Umbria come culla della Repubblica Ceca e della Repubblica Slovacca. La Legione ceco-slovacca del 1918.
L’appuntamento culturale gode del patrocinio dell’Ambasciata della Repubblica Slovacca in Italia e dell’Istituto Slovacco a Roma ed è stato organizzato con la collaborazione del Presidente della Commissione Amministratrice della Fondazione per il Museo Claudio Faina, il Dott. Daniele Di Loreto.
Alla base di questa vicenda della Prima Guerra Mondiale c’è l’evidenza di quanta affinità legasse l’Italia alla Boemia-Moravia e alla Slovacchia: entrambe le popolazioni si sentivano oppresse dal comune “padrone” asburgico. Lamberto Ferranti evidenzierà come l’Italia, nella Prima Guerra Mondiale, riuscì a costituire con i prigionieri cechi e slovacchi una Legione (nel Bollettino della Vittoria è citata come Divisione), che ricevette la sua bandiera nel maggio del 1918, sei mesi prima che il nuovo Stato cecoslovacco vedesse ufficialmente la luce. L’Umbria, e in particolare la città di Foligno dove furono addestrate quelle forze armate, ebbe una notevole parte in questa rinascita nazionale. Sul finire della Prima Guerra Mondiale l’azione degli esponenti politici italiani, cechi e slovacchi, si stava facendo sempre più pressante per l’impiego di quanti, nei campi di prigionia, erano pronti ad impegnarsi, combattendo per il riscatto e la liberazione della loro patria. Nell’aprile del 1918 il governo italiano fece affluire migliaia di prigionieri nell’Umbria, dove venne costituita una divisione, spesso definita anche legione. Che era forte di circa 10.000 uomini, con parte dei quadri e degli specialisti italiani, e composta da due brigate. A Roma il 24 maggio 1918, sul Campidoglio, furono consegnate le prime bandiere ai legionari, tutti in divisa da alpino ma con mostrine bianco-rosse e, sul cappello, il falco al posto dell’aquila.
A metà giugno, sul Piave, un primo battaglione schierato sulla linea del fronte superava brillantemente la prova del fuoco nella battaglia di Fossalta di Piave, nonostante la forca o il plotone di esecuzione che attendevano i legionari caduti prigionieri: se ne verificarono non pochi casi, simmetrici a quelli degli italiani Cesare Battisti e Fabio Filzi. Poi la Legione fu anche impiegata sul fronte trentino, nella zona del monte Baldo, nella battaglia di Dosso Alto sulle pendici del Monte Altissimo di Nago, e nelle Battaglie dei Tre Monti, sull’altopiano di Asiago.
Lamberto Ferranti farà dono agli intervenuti alla conferenza di un suo libro sull’argomento: L’onore di un uomo è la sua libertà. La Legione ceco-slovacca dall’Umbria a Praga e Bratislava, Perugia, Morlacchi, 2019.
Per motivi di contenimento nella Sala Auditorium della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto non saranno ammesse più di 60 persone. E’ richiesto il Green Pass rafforzato e l’uso della mascherina FFP2.
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Ultimo aggiornamento
21/03/2022