Coronavirus: in Umbria trend epidemiologico in aumento nell’ultima settimana

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Coronavirus: in Umbria trend epidemiologico in aumento nell’ultima settimana

COMUNICATO STAMPA (di pubblica utilità) n. 197/22 G.M. 
Coronavirus: in Umbria trend epidemiologico in aumento. Assessorato alla Salute chiede a Ministro della Sanità di rendere stabili le unità speciali di continuità assistenziale territoriali
(ON/AF) – ORVIETO – 17.03.22 – I dati del report epidemiologico settimanale elaborati dal Nucleo epidemiologico regionale mostrano che la curva epidemica e la media mobile a 7 giorni presenta un trend in aumento rispetto alle settimane precedenti che interessa tutte le classi di età  con: l’incidenza settimanale mobile per 100.000 abitanti al 15 marzo pari a 1.502; l’RDt sulle diagnosi calcolato per gli ultimi 14 giorni con media mobile a 7 giorni che si attesta al valore di 1,67, l’andamento regionale dell’incidenza settimanale mobile per classi di età confermata su tassi superiori alla media nazionale per la popolazione tra 3 e 44 anni dove, soprattutto i soggetti tra i 6 e 18 anni raggiungono incidenze superiori ai 2000 casi per 100.000 abitanti. 
Inoltre, tutti i distretti sanitari hanno un’incidenza superiore a 1.000 casi per 100.000 abitanti con un leggero aumento nell’impegno ospedaliero regionale rispetto alla settimana precedente di 171 ricoveri di cui 4 in terapia intensiva alla data del 15 marzo, con 12 decessi registrati nella settimana dal 7 al 13 marzo.
Lo riferisce una nota della Regione secondo cui in considerazione dell’incremento dell’incidenza di casi positivi evidenziata in tutta la regione come in altre, nella giornata di ieri l’Assessore alla Salute, Luca Coletto in un incontro con il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha avanzato la richiesta di rendere stabili nella in Umbria le Unità Speciali di Continuità Assistenziale in considerazione dell’importanza delle cure territoriali dove le Usca sono sempre di più fondamentali, ora per la cura del Covid ma anche in futuro, per la presa in carico dei pazienti che non necessitano di ospedalizzazione e che potranno essere curati nelle case di comunità.
Di qui la necessità della loro stabilizzazione specie in una regione come l’Umbria che ha una popolazione con un elevato numero di anziani con patologie croniche, pertanto la medicina territoriale rappresenta una soluzione ad hoc per il benessere dei cittadini. 
Contestualmente l’Assessore alla Salute ha chiesto al Ministro che siano direttamente le Regioni a programmare le borse di studio e la specialità dei medici neolaureati dei quali si riscontra la carenza tra il personale sanitario. 
Come previsto dalla Legge 234/2021 il commissario straordinario per la gestione dell’emergenza in Umbria, Massimo D’Angelo, frattanto ha formalmente previsto la proroga delle Usca fino al 30 giugno 2022 in ragione del fatto che all’aumento dei casi positivi, grazie alla vaccinazione, non corrisponde un elevato numero di ospedalizzazioni, mentre crescono le richieste di assistenza domiciliare per le quali è necessaria la presenza sul territorio delle Unità Speciali di Assistenza.

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Ultimo aggiornamento
17/03/2022