COMUNICATO STAMPA n. 1062/21 G.M. del 22.12.21
“CHI È DI SCENA”: da Febbraio 2022 secondo tempo della stagione di prosa del Teatro Mancinelli di Orvieto. Protagonisti: Drusilla Foer, Veronica Pivetti, Paolo Conticini, Nancy Brilli e “l’ombra” di Totò
• Con l’operazione #TuttialMancinelli cinque spettacoli in platea e primo ordine a soli 75 euro
(ON/AF) – ORVIETO – Drusilla Foer, Yari Gagliucci, Veronica Pivetti, Paolo Conticini, Nancy Brilli e Chiara Noschese. Sono questi i grandi nomi dello spettacolo che si preparano a salire sul palco del Teatro Mancinelli di Orvieto per il “secondo tempo” della stagione di prosa che riprenderà a febbraio e che sarà anticipata da una promozione speciale pensata dall’Amministrazione Comunale e dalla Direzione artistica per incentivare il pubblico a tornare a riempire il teatro in tutta sicurezza.
A partire da gennaio, infatti, i primi centocinquanta posti in platea e nei palchi del I ordine per tutti e cinque gli spettacoli saranno messi in vendita a 75 euro, ovvero con uno sconto del 40% rispetto ai singoli biglietti.
Anche i prezzi dei singoli spettacoli saranno ulteriormente ribassati rispetto alla prima parte della stagione. Per chi vorrà aderire alla promozione i posti saranno prenotabili dal 10 gennaio presso l’Ufficio turistico di piazza Duomo il lunedì, martedì e venerdì dalle 10 alle 15 e il mercoledì e giovedì dalle 10 alle 18.
Il primo “Chi è di scena” del nuovo anno, titolo del cartellone 21/22 del Mancinelli, sarà chiamato il 18 febbraio per l’irriverente cantante, attrice e autrice toscana Drusilla Foer e il suo divertente recital “Eleganzissima”.
Il 20 febbraio sarà la volta di Yari Gagliucci che con “L’ombra di Totò” racconta una versione inedita del Principe della risata visto dalla sua storica controfigura.
Il 13 marzo torna a Orvieto Veronica Pivetti con la commedia show “Stanno sparando sulla nostra canzone” mentre l’8 aprile toccherà agli aneddoti e alle canzoni di Paolo Conticini ne “La prima volta”. Chiusura il 12 aprile tutta al femminile con Nancy Brilli e Chiara Noschese, sorelle gemelle in “Manola”, lo spettacolo tratto dal libro di Margareth Mazzantini.
“Considerata la situazione del teatro in Italia, dove la ripartenza non è stata affatto facile da nessuna parte – commenta il direttore artistico del Teatro Mancinelli, Pino Strabioli – il bilancio di questa prima parte è comunque più che positivo a partire dal doppio sold out di Vincenzo Salemme, che ha un rapporto speciale con Orvieto, e dall’apprezzamento riscontrato per le proposte di due prime donne dello spettacolo come Monica Guerritore ed Elena Sofia Ricci. Fortunata anche l’idea di utilizzare la bellissima sala del Ridotto per l’omaggio a Paolo Poli motivo per cui stiamo pensando di allestire una sorta di cartellone ‘off’ del teatro per dare spazio anche alle proposte locali e sperimentali e allo stesso tempo far vivere tutti gli spazi del Mancinelli. Nel secondo tempo della stagione – prosegue – torneremo alla formula di una sola data per spettacolo e proponiamo un ampio panorama che riflette quello che c’è oggi nel nostro Paese: dal teatro sperimentale e innovativo di Drusilla Foer a quello più popolare di Paolo Conticini passando per due volti noti e amati del cinema e della tv come Nancy Brilli e Veronica Pivetti”.
“La programmazione e la gestione della prima parte della stagione – spiega il Sindaco di Orvieto e Assessore alla Cultura, Roberta Tardani – è stata fortemente condizionata dall’evolversi dell’emergenza sanitaria e dai provvedimenti del Governo. Eravamo partiti con una capienza al 50%, e per questo non avevamo nemmeno proposto formule di abbonamento ma avevamo pianificato due repliche di ogni spettacolo per dare a più persone possibile l’opportunità di andare a teatro, salvo poi ritornare al pieno della capienza in corso d’opera.
Per noi è l’anno zero – e non solo per via della pandemia – e da questo primo tempo della stagione abbiamo già tratto indicazioni importanti per il futuro. Il primo obiettivo è stato comunque centrato: siamo tornati a riaccendere i riflettori sul nostro teatro che è amato dai grandi personaggi e interpreti dello spettacolo che anche in questi mesi lo hanno pubblicamente ricordato e riconosciuto.
Tutto poi si è svolto nella massima sicurezza e nel pieno delle normative anti contagio, grazie al lavoro degli uffici comunali, di chi si occupa della gestione dei servizi del teatro e della disciplina degli spettatori, cosa che diventa ancor più fondamentale in questo delicato momento in cui nel Paese si sta assistendo a una nuova impennata dei contagi”.
“Per questo – prosegue – anche questa seconda parte della stagione inizia tra le incertezze di quelle che potranno essere le evoluzioni della situazione sanitaria ma non ci scoraggia ad andare avanti e seguiremo strada facendo quelle che saranno le indicazioni del Governo. Non ci saranno ancora formule di abbonamento ma lanciamo una promozione speciale #tuttialmancinelli per cui da gennaio si potranno acquistare tutti e cinque gli spettacoli a un prezzo fortemente scontato, questo per incentivare le persone a tornare a teatro e fidelizzarle. Allo stesso modo abbiamo ritoccato al ribasso anche i prezzi dei singoli biglietti.
Dopo un inizio faticoso – conclude – la gente si sta riabituando pian piano a tornare a teatro e speriamo che la situazione sanitaria non ci faccia tornare indietro. Orvieto ha bisogno del Mancinelli e il Mancinelli ha bisogno degli orvietani che ora più che mai hanno l’occasione per dimostrare concretamente, e non solo a parole, l’amore per il nostro teatro”.
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Venerdì 18 febbraio 2022 ore 21
“ELEGANZISSIMA” di e con Drusilla Foer e con Loris di Leo (pianoforte) e Nico Gori (clarinetto e sax).
Il recital scritto e interpretato da Drusilla Foer, in una nuova versione aggiornata, prosegue il suo viaggio raccontando gli aneddoti tratti dalla vita straordinaria di Madame Foer, vissuta fra l’Italia, Cuba, l’America e l’Europa, e costellata di incontri e grandi amicizie con persone fuori dal comune e personaggi famosi, fra il reale e il verosimile. In “Eleganzissima”, essenziali al racconto biografico sono le canzoni che Drusilla interpreta dal vivo accompagnata dai suoi musicisti. Il recital, ricco di musica, svela un po’ di lei: familiare per i suoi racconti così confidenziali e unica, per quanto quei ricordi sono eccezionali e solo suoi. Il pubblico si trova coinvolto in un viaggio nella realtà così poco ordinaria di un personaggio realmente straordinario, in un’alternanza di momenti che strappano la risata e altri dall’intensità commovente.
Domenica 20 febbraio 2022 ore 17
“L’OMBRA DI TOTO’” con Yari Gagliucci
Adattamento e regia: Stefano Reali. Autore: Emilia Costantini. Scena: Carlo De Marino. Costumi: Laura Denavesques. Luci: David Darittoni. Assistente alla regia: Enza Felice
“O mio Dio! Ma quello è… sì quello è proprio lui…”. Napoli, 17 aprile 1967, giorno del funerale di Totò. Nella folla che si accalca lenta, accaldata, ondeggiante in piazza Mercato davanti alla Basilica di Santa Maria del Carmine Maggiore, un fiume di gente attonita, addolorata e scomposta rende l’estremo omaggio ad Antonio de Curtis, morto due giorni prima a Roma. La Questura parla di centoventimila persone, una ressa incredibile ma non imprevedibile, che rende difficile, quasi impedisce alla compagna dell’attore, Franca Faldini, e alla figlia Liliana di seguire la bara. Una donna col fazzoletto nero in testa lancia un grido stridulo, additando un individuo che procede lento dietro al feretro. “Sì! Oddio! È proprio lui!”. Un uomo esclama: Guardate là! Totò è vivo! Totò non è morto! è resuscitato!”. Gli fa eco un’altra popolana che stringe il rosario tra le mani… emozionata, il fiato strozzato in gola, le manca il respiro, si piega sulle gambe e sviene. Ma che sta succedendo? Il personaggio che viene indicato è praticamente sconosciuto ai più, ma per molti anni è stato a fianco del grande attore: lo ha seguito, sostenuto e spesso sostituito, soprattutto da quando Totò divenne completamente cieco. Dino Valdi (al secolo Osvaldo Natale) ne è stato infatti la controfigura, affezionata e devota. Durante il funerale, il secondo dei tre che furono celebrati in onore del defunto, Valdi viene avvicinato da una giornalista del quotidiano Il Mattino di Napoli che, incuriosita dalle urla e dagli svenimenti, gli chiede di rilasciargli un’intervista, proprio per raccontare, a modo suo, la vita del Principe della risata. Lo spettacolo teatrale è un’intervista immaginaria, che intende tracciare una biografia non autorizzata.
La vita di Totò viene raccontata in maniera assolutamente inedita da colui che ne ha rappresentato l’ombra. L’umile Dino diventa, almeno una volta nella sua vita, improvvisamente e inconsapevolmente protagonista assoluto di una storia che non è la sua. Attraverso i suoi ricordi, riemergono i fatti e i personaggi del percorso artistico e familiare, pubblico e privato, del celebre attore.
Domenica 13 marzo 2022 ore 17
“STANNO SPARANDO SULLA NOSTRA CANZONE” con Veronica Pivetti.
Commedia con musiche di Giovanna Gra. Regia Giovanna Gra e Walter Mramor. Con Cristian Ruiz, Brian Boccuni. Luci Eva Bruno. Colonna sonora a cura di Alessandro Nidi
Siamo in America nei mitici anni Venti, anni d’oro e ruggenti. I baci e gli abbracci non sono più un pericolo, l’epidemia di spagnola è un lontano ricordo. In ogni pentola, o quasi, frigge un pollo. Gli scampati corteggiano le sopravvissute. Siamo in pieno proibizionismo, la malavita prospera e con essa un folto sottobosco di spregiudicati. Questa l’atmosfera dello show supportato da una trascinante colonna sonora che va da David Bowie a Gianna Nannini, da Tina Turner a Tiziano Ferro, da Gloria Gaynor a Renato Zero, passando per Cher, Achille Lauro, l’intramontabile Raffaella Carrà e il sempre attuale Elton John. Protagonista di questa Black Story, una sensuale e spiritosa Veronica Pivetti, in arte Jenny Talento, fioraia di facciata ma, in realtà, venditrice d’oppio by night, che finisce col cedere alle avances di un fallito e truffaldino giocatore di poker, Nino Miseria. Rapita dalla passione, Jenny si lascerà trascinare in un mondo perduto fatto di malavita, sesso, amore e gelosia. Fino a quando il gangster più temuto della città, Micky Malandrino, un visionario dal mitra facile, spacciatore di sentimenti e tentazioni, non pretenderà da lei la restituzione di un vecchio debito contratto dal suo amante. Dopo qualche resistenza, la donna cede, ma poi ci ripensa trascinandoci all’epilogo in una resa dei conti salata e non più rinviabile, con un finale in crescendo decisamente esplosivo. Uno spettacolo incalzante dalle atmosfere retrò, travolte e stravolte da un allestimento urban, illuminato da insegne colorate e intermittenti fra occhiali scuri, calze a rete, mitra e canzoni. E dall’esplosiva esuberanza di un mondo risorto alla vita.
Venerdì 8 aprile 2022 ore 21
“LA PRIMA VOLTA” con Paolo Conticini
Regia: Luigi Russo. Autore: Paolo Conticini e Luigi Russo
Paolo Conticini, legge, canta e racconta un po’ di sé: la famiglia, gli studi, i suoi primi lavori, poi l’incontro con Christian De Sica, che gli dà la possibilità di esprimersi come attore. E’ solo l’inizio di un percorso artistico in continua evoluzione, ricco di soddisfazioni nel cinema, in tv e in teatro. Tra un aneddoto e l’altro, Paolo legge e racconta le sue prime volte, ma è come se raccontasse la vita di tutti noi: le sue prime volte, sono le nostre prime volte, i suoi dubbi, sono i nostri, così come le occasioni perse e le piccole soddisfazioni. Coincidenze incredibili che narrano cose credibili. Congiunzioni astrali favorevoli che hanno determinato eventi unici, le cosiddette Sliding doors che ognuno di noi ha incontrato nella vita, che hanno inconsapevolmente costruito la struttura portante di una vita originale. Paolo ci confida le sue insicurezze, ci mostra le sue paure e le sue fragilità, permettendoci di vedere cosa c’è dietro l’immagine dell’attore bello e atletico, e ci fa scoprire l’essere umano tanto simile a “quel nostro amico della porta accanto”. Divertenti, poetiche, drammatiche esperienze che ci fanno riflettere su quanto è sorprendente la vita. Paolo, inoltre, condivide con il pubblico un’altra sua passione, il canto. Propone alcune canzoni che hanno un significato particolare nel suo mondo e che confermano le sue doti di artista a trecentosessanta gradi. Un breve e ironico bilancio di un uomo che a cinquant’anni ha imparato a fare della sua esistenza ciò che ha sempre sognato, e a metà del suo cammino sceglie con coraggio di condividere le sue esperienze, i suoi errori e giocare a fare progetti per il futuro, perché consapevole che nella vita niente è facile ma nulla è impossibile.
Un leggìo e una chitarra, storie e canzoni, gli ingredienti principali e leggeri di una performance di ottanta minuti circa, in cui Paolo ci fa dimenticare temporaneamente un momento storico difficile per tutto il mondo.
Martedì 12 aprile 2022 ore 21
“MANOLA” di Margareth Mazzantini. Con Nancy Brilli e Chiara Noschese
Regia Leo Muscato
Due sorelle gemelle in contrasto tra loro, come due pianeti opposti nello stesso emisfero emotivo. Anemone, sensuale e irriverente, che aderisce ad ogni dettaglio della vita con vigoroso entusiasmo, e il suo opposto Ortensia, uccello notturno, irsuta e rabbiosa creatura in cerca di una perenne rivincita. Le due per un gioco scenico si rivolgono alla stessa terapeuta dell’occulto e svuotano il serbatoio di un amore solido come l’odio. Ed è come carburante che si incendia provocando fiamme teatrali ustionanti, sotto una grandinata di risate. In realtà la Manola del titolo, perennemente invocata dalle due sorelle, interlocutore mitico e invisibile, non è altro che la quarta parete teatrale sfondata dal fiume di parole che Anemone e Ortensia rivolgono alla loro squinternata coscienza attraverso un girotondo di specchi, evocazioni, malintesi, rivalse canzonatorie. Una maratona impudica e commovente, che svela l’intimità femminile in tutte le sue scaglie. Come serpenti storditi le due finiranno per fare la muta e infilarsi nella pelle dell’altra, sbagliando per l’ennesima volta tutto. Perché un equivoco perenne le insegue nell’inadeguatezza dei loro ruoli esistenziali. Un testo sfrenato che prevede due interpreti formidabili per una prova circense senza rete. Ma che invoca l’umano in ogni sua singola cellula teatrale.
Prezzi
– Poltrona e Palco I ordine 25 euro + 3 euro di prevendita
– Posto palco II e III ordine 15 euro + 2 euro di prevendita
– Posto palco IV ordine e loggione 10 euro + 2 euro di prevendita
Modalità di acquisto
– On line sul circuito TicketItalia
– On site presso la biglietteria del Teatro Mancinelli nella settimana dello spettacolo
Contatti
Biglietteria corso Cavour 122
Telefono 3312309061 (attivo nei giorni di apertura della biglietteria)
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