COMUNICATO STAMPA (di pubblica utilità) n. 273/21 G.M. del 01.04.21
XIV Giornata Mondiale della consapevolezza dell’Autismo, 2 Aprile 2021: Palazzo Comunale e centro “Il Girasole” di Morrano illuminati di blu dal 2 al 6 aprile
• Durante l’emergenza sanitaria, realizzate nell’Orvietano azioni rivolte a soggetti affetti da disturbo dello spettro autistico nell’ambito del Servizio per l’integrazione scolastica
(ON/AF) – ORVIETO – Domani 2 aprile è la XIV edizione della Giornata Mondiale della consapevolezza dell’autismo (World Autism Awareness Day) indetta il 18 dicembre 2007 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite per sensibilizzare l’opinione pubblica alla consapevolezza e alla vicinanza alle persone con disturbo dello spettro autistico ed in particolare alle loro famiglie che, soprattutto durante l’emergenza Covid-19, subiscono maggiormente le misure di distanziamento sociale o isolamento domiciliare o ospedalizzazione in caso di contagio, con ulteriore sofferenza. Di qui l’importanza di diffondere conoscenza e consapevolezza per rimuovere gli ostacoli e lo stigma sociale e contrastare ogni forma di discriminazione.
Il Comune di Orvieto aderisce all’appuntamento annuale illuminando di blu (colore scelto dall’Onu) da venerdì 2 a martedì 6 aprile la facciata del palazzo comunale.
Di blu si illuminerà anche quella del centro “Il Girasole” di Morrano che da anni promuove la coscienza sull’autismo e che quest’anno ha proposto all’Amministrazione Comunale l’iniziativa che sarà condivisa a livello nazionale da tutte le strutture sanitarie e riabilitative appartenenti al Tavolo Cei Autismo.
“Conoscere per capire è il motto che ha sempre accompagnato le nostre iniziative – spiegano dal centro ‘Il Girasole’ – la consapevolezza di questo disturbo cresce nella misura in cui si fanno conoscere le reali caratteristiche dello spettro autistico e come impatta nella vita del soggetto autistico che vive nella famiglia e nella comunità che lo circonda. Al contempo è necessario ridurre gli stereotipi che fanno invece misconoscere questa realtà”.
“L’emergenza socio-sanitaria prodotta dal Covid-19 ha evidenziato l’urgenza di azioni indirizzate a tali finalità” afferma l’Assessore alla Scuola e Servizi Sociali, Angela Maria Sartini che aggiunge “a questo proposito tutti gli atti di programmazione regionale, come il Piano Sociale e il Piano Sanitario, si misurano con la complessità delle problematiche che incontrano le persone con disabilità e le loro famiglie, promuovendo le autonomie possibili e l’inclusione sociale, superando impostazioni eccessivamente settoriali e ricercando una lettura, sia dei bisogni che delle risposte, al fine di cogliere l’unitarietà della persona per realizzare una progettualità coordinata ed integrata tra livelli ed ambiti d’intervento, quali scuola, sanità e il territorio”.
“In tale contesto la diffusione dell’epidemia Covid – prosegue – ha fortemente accentuato i rischi di isolamento e di esclusione sociale delle persone con disabilità, le quali sono per natura maggiormente esposte a situazioni di disagio. Le restrizioni alla mobilità, l’applicazione delle regole di distanziamento sociale disposte dai protocolli di sicurezza ai vari livelli, ha determinato effetti negativi sulla loro capacità di autodeterminazione e sulle dinamiche di inclusione sociale, in special modo sui pazienti affetti da disturbi dello spettro autistico, con conseguente notevole aumento dei carichi di cura gravanti sulle famiglie. Pertanto, alla luce del mutato contesto sociale, è importante sostenere e realizzare attività finalizzate a facilitare le relazioni umane ed il benessere psico-fisico delle persone con disabilità, in quanto su di loro le misure emergenziali hanno avuto maggiori effetti negativi in termini di esclusione sociale anche nel tentativo di prevenire il disagio e di colmare il vuoto di relazioni generato dell’emergenza sanitaria tuttora in corso”.
“Rientra in quest’ottica – evidenzia l’Assessore Sartini – l’intervento denominato ‘Attività sociali in modalità a distanza e/o a domicilio, anche in luoghi aperti per le persone con disabilità’ finanziato con il Piano Straordinario Contrasto alla Povertà Covid-19 POR FSE Umbria che prevede la realizzazione di attività socio-educative e socio-ricreative per le persone con disabilità durante tutta la fase di emergenza e post emergenza in modo tale da contrastare eventuali rischi di isolamento e di esclusione sociale. Nello specifico il Comune di Orvieto, Ente capofila della Zona Sociale n. 12, ha utilizzato le risorse finanziarie attribuite pari a 13.528,49 Euro per implementare il Servizio di integrazione scolastica rivolta ad alunni con disabilità ai sensi della L. 104/1992 che frequentano le scuole di ogni ordine e grado residenti nei comuni della Zona Sociale”.
“Il Servizio per l’integrazione scolastica – conclude – si colloca all’interno dei programmi educativi, riabilitativi e di socializzazione integrati ed individualizzati e si propone di favorire percorsi di inclusione sociale in favore di minori con disabilità tenuto conto della richiesta formulata dalla scuola di appartenenza e previa valutazione svolta in sede di Unità Multidisciplinare di Valutazione dell’Età Evolutiva della USL Umbria; nel territorio della Zona Sociale n. 12 attualmente sono attivi 78 interventi di integrazione scolastica, 21 dei quali rivolti a soggetti affetti da disturbo dello spettro autistico”.
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All’autismo l’Istituto Superiore di Sanità ha dedicato uno dei rapporti sul COVID-19 che contiene consigli e indicazioni per prevenire il disagio e per un appropriato sostegno, nei differenti contesti, delle persone nello spettro autistico e i loro familiari. I principali contenuti del rapporto sono:
A casa – Tra le indicazioni da seguire in casa è importante che le persone nello spettro autistico siano supportate nel mantenere la routine quotidiana: mantenere il ritmo sonno-veglia, partecipare ai lavori domestici, organizzare la giornata attraverso un calendario, essere aiutate ad esprimere i propri sentimenti attraverso attività di scrittura, film o giochi. E’ importante mantenere, quando possibile, gli interventi dei professionisti che li hanno in carico anche da remoto, attraverso video chiamate o telefonate.
Isolamento domiciliare – In caso di isolamento domiciliare è necessaria la collaborazione in un familiare caregiver fornito di adeguati Dispositivi di Protezione Individuale, che gestisca le condizioni di salute, le consuete attività quotidiane e aiuti a prevenire la comparsa di emergenze comportamentali.
Ospedalizzazione – Se è necessaria l’ospedalizzazione, le persone nello spettro autistico devono essere indirizzate verso strutture ospedaliere in cui siano stati precedentemente attivati percorsi di accoglienza specifici per le persone con disabilità e autismo (percorso DAMA).
Strutture residenziali – Nelle strutture residenziali dovrebbero essere sviluppate procedure per ridurre al minimo il rischio di infezione da COVID-19 e protocolli per rispondere alle persone che possono aver contratto l’infezione. E’ indicata, inoltre, la designazione di un referente per la prevenzione e il controllo delle infezioni legate all’assistenza per COVID-19 che garantisca informazioni aggiornate sia agli operatori che agli utenti sulla corretta igiene e sull’uso dei Dispositivi di Protezione Individuale.
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