COMUNICATO STAMPA n. 936/20 C.C. del 29.12.20
Consiglio Comunale approva il Consuntivo della Gestione Rifiuti 2019, il Piano Finanziario e la relazione della determinazione dei costi del Servizio di gestione dei rifiuti urbani per il 2020
(ON/AF) – ORVIETO – Il Consiglio Comunale ha approvato (11 favorevoli; 4 astenuti: Germani, Mescolini, Giovannini, Croce; 1 contrario: Barbabella) il consuntivo della gestione rifiuti 2019 nonché il Piano Finanziario e la relazione sulla determinazione dei costi del servizio di gestione dei rifiuti urbani per l’anno 2020, che contiene gli interventi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani per l’anno corrente che ammonta complessivamente a € 4.175.532,00.
I documenti sono stati illustrati dall’Assessore al Bilancio, Piergiorgio Pizzo il quale, relativamente al Consuntivo della gestione rifiuti 2019, ha evidenziato che “dal 1° gennaio al 31 dicembre 2019 la produzione dei rifiuti suddivisa per frazioni merceologiche e per le diverse modalità di trattamento fa emergere un costo effettivo sostenuto che ammonta a 4.087.246,89 Euro ed una percentuale di raccolta differenziata pari al 69,69%”.
Quanto alla relazione sulla determinazione dei costi del servizio di gestione dei rifiuti urbani per l’anno 2020 (composta da una parte introduttiva, una descrittiva sul funzionamento del servizio di gestione dei rifiuti e nel quadro economico, in cui vengono determinati i costi fissi e variabili da recuperare attraverso la tariffa), l’Assessore ha richiamato la Legge n. 205/2017 che attribuisce all’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente / ARERA, anche le funzioni di regolazione ed aggiornamento del metodo tariffario per la definizione dei corrispettivi del servizio integrato dei rifiuti e dei singoli servizi che costituiscono attività di gestione, a copertura dei costi di esercizio e di investimento.
“In tal senso in base alla previsione del gestore del Servizio nel 2018 – ha aggiunto – Auri ha approvato e validato il Piano Economico Finanziario del Comune di Orvieto. In base a tale Piano viene determinato un costo teorico di applicazione del nuovo metodo tariffario ARERA secondo i costi comunicati dal gestore pari a € 4.640.659,00 ed un costo complessivo finale di 4.175.532,00 Euro, risultante dall’applicazione del tetto alla crescita annuale delle entrate tariffarie pari a 1,20%; il costo complessivo finale è quindi determinato in 4.175.532,00 Euro, suddivisi in costi variabili (€ 2.952.374) e costi fissi (€ 1.223.158). L’onere viene coperto dalla riduzione della Tari dal 40/50% e vengono sterilizzati gli aumenti, quindi per i cittadini non ci sarà nessun conguaglio come avevamo già anticipato. La Giunta, inoltre, ha deciso di mantenere il regime di Tari anche nel 2021 slittando al 2022 la tariffa puntuale su cui ci sono ancora forti perplessità rispetto a come misurare la qualità della raccolta dei rifiuti in special modo per i condomini e su come affrontare il tema dell’abbandono dei rifiuti. Abbiamo la possibilità di lavorare per un anno ancora e verificare durante l’anno l’andamento del servizio per poi decidere. Altro tema è il recupero dei bollettini non pagati che creano il fondo svalutazione crediti, nel caso della tariffa puntuale questo aspetto viene messo in capo al gestore. Si tratta di una grande criticità sia per il gestore che per Asm i quali dovrebbero affidare alle società di recupero crediti le poste esigibili”.
Dichiarazioni di voto, Stefano Olimpieri (Capogruppo “Gruppo Misto”): “voto a favore perché le bollette in questo anno non sono aumentate e perché durante questo anno grazie al lavoro dell’Amministrazione Comunale, la Tari per le imprese e per i cittadini non è aumentata. La questione che desidero invece sollevare è il differenziale che esiste tra l’importo approvato dall’Auri che paghiamo al gestore e la richiesta fatta dal gestore dal 2016 da cui risulta uno scarto di 500 mila euro. Una questione che va comunque affrontata prima di trovarci di fronte ad un contenzioso. Rispetto alle maggiori somme richieste del gestore, che il Comune non paga non avendo effettuato apposti accantonamenti nei tre anni 2016/2017/2018, trattandosi di problemi che esistono, chiedo che in tempi brevissimi vengano presi in considerazione ed affrontati per evitare che il Comune debba sborsare somme importanti a favore del gestore. Mi chiedo quali siano le cause che abbiano determinato questo delta importante, chiedo perciò all’Assessore Pizzo un maggiore e ulteriore impegno per chiarire, qualora l’Ente dovesse sborsare maggiori risorse, il rapporto tra Auri, Comune e soggetto gestore a fronte di un contratto quindicinale in essere”.
Franco Raimondo Barbabella (Capogruppo “Prima gli Orvietani”): “la relazione dell’Assessore non è soddisfacente perché a parte la sua consueta esaltazione della capacità di gestire il bilancio, di fatto restano delle incertezze e delle cose non chiare, come quella citata poc’anzi da Olimpieri. Ad un anno e mezzo dal suo insediamento, l’Amministrazione Comunale dovrebbe fare chiarezza su un tema di prospettiva quale è la gestione del sistema dei rifiuti, a fronte di una discarica in esaurimento, di un sistema di tariffazione barbaro, e di un divario di 500 mila euro tra quello che chiede il gestore e quello che nei fatti approva l’Auri. Serve chiarezza! Annuncio voto contrario”.
Andrea Sacripanti (Capogruppo “Lega – Salvini per Orvieto”): “voto a favore ma ovviamente con mille riserve sul funzionamento del servizio rifiuti nella sua complessità, da come sono state gestite in questi anni le modalità di raccolta e smaltimento e su come si prefigura il futuro. Un servizio scadente con strade sporche. Nel 2014 l’ex Sindaco Germani si trovò costretto a sottoscrivere un contratto della durata di 15 anni per cui ora abbiamo le mani legate verso chi era già inadempiente nella gestione del servizio con un risultato scadente. E’ vero la tariffa puntuale presenta ancora risvolti oscuri ma in realtà appare la cosa più lineare in quanto il cittadino pagherebbe il servizio in base ai rifiuti prodotti, quindi perché non dovrebbe essere applicata nella nostra realtà? In sede Auri, al di là della retorica, penso che questa Amministrazione abbia operato in modo brillante. Il mio voto sarà favorevole ma è opportuno aprire un fronte di discussione per dialogare sui tavoli che contano e trovare soluzioni vantaggiose per la nostra comunità”.
Cristina Croce (Capogruppo “Siamo Orvieto”): “non voterò a favore dell’atto condividendo alcune valutazioni espressi da altri consiglieri. Ricordo che nel 2014 l’Amministrazione fu costretta a sottoscrivere il contratto pena esporsi a conseguenze più sfavorevoli. Non condivido la rinuncia ad applicare la tariffa puntuale, perché bisognerebbe cominciare ad affrontarle le criticità senza nascondersi dietro la questione del Covid o ai problemi dei condomini. Eviterei anche i toni trionfalistici optando piuttosto per una visione futura a valere anche sugli anni successivi”.
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