Vertenza Servizio idrico integrato: Orvieto e altri Comuni del territorio attivano congiuntamente un servizio di assistenza legale altamente specialistico
COMUNICATO STAMPA n. 597/20 G.M. del 21.08.20
Servizio idrico integrato Scpa: Orvieto e altri Comuni del territorio si avvarranno congiuntamente di un servizio di assistenza legale altamente specialistico
• I soci pubblici e privati, dovrebbero pagare oltre 4 milioni di euro entro il prossimo 30 settembre
• Il Sindaco di Orvieto, Tardani: “azione congiunta necessaria a tutelare le ragioni dei Comuni e utile per approfondire possibili scenari su una diversa gestione capace di assicurare una maggiore funzionalità del servizio”
(ON/AF) – ORVIETO – La Giunta Comunale di Orvieto, unitamente ad altre Amministrazioni Comunali del territorio, ha approvato lo schema di accordo per l’affidamento congiunto del servizio di assistenza legale nella vertenza con il Servizio idrico integrato Scpa.
Come noto, con delibera del CdA del 7 aprile 2020, il Sii, a fronte di uno squilibrio finanziario della società, ha disposto l’applicazione dell’articolo 8 dello Statuto nei riguardi dei soci, con escussione dei contributi deliberati dallo stesso CdA e attuando di fatto una compensazione con le partite creditorie degli Enti Locali soci, costituite dai canoni di concessione e dal rimborso delle quote capitale dei mutui.
Complessivamente l’importo richiesto ai soci pubblici e privati, da pagare entro il prossimo 30 settembre, è di oltre 4 milioni di euro.
Alla luce delle significative ripercussioni sui bilanci comunali, i Comuni coinvolti hanno ritenuto necessario avvalersi congiuntamente di un servizio di assistenza legale che possa offrire, data la specialità della materia, un supporto altamente specialistico sia nella attuale fase di pre-contenzioso che nella eventuale fase di impugnativa per l’annullamento della delibera e l’eliminazione dei relativi effetti in capo al Comune.
“La situazione debitoria del Sii accumulata in questi anni – commenta il Sindaco di Orvieto, Roberta Tardani – non può essere scaricata in questo modo sui bilanci dei Comuni né tantomeno, a cascata, sulle tasche dei cittadini soprattutto in un periodo complicato come quello che stiamo vivendo.
L’interlocuzione con i nuovi vertici della società e con il nostro rappresentante all’interno del CdA ha intanto consentito di congelare fino al 30 settembre le richieste del Sii.
L’iniziativa che abbiamo inteso intraprendere oggi, congiuntamente ad altri Comuni soci, è ora necessaria per tutelare le nostre ragioni ma sarà utile anche per approfondire possibili scenari su una diversa gestione in grado di assicurare una maggiore funzionalità del servizio.
Coerentemente con quanto discusso e delineato recentemente in Consiglio Comunale, infatti, chiederemo allo studio legale anche un’attività successiva, di natura stragiudiziale, volta all’individuazione delle migliori soluzioni organizzative in materia di servizio idrico integrato”.
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Ultimo aggiornamento
21/08/2020