Consiglio approva la revisione ordinaria della società partecipate

Data:

Consiglio approva la revisione ordinaria della società partecipate

COMUNICATO STAMPA n. 917/19 C.C. del 30.12.19 
Consiglio Comunale approva la revisione ordinaria delle partecipazioni possedute nelle società a partecipazione pubblica 
• Il Comune mantiene le partecipazioni in S.I.I. / Servizio Idrico Integrato, Umbria Digitale e Società Patto 2000 Scarl 
• Ampio dibattito dell’Assemblea 
(ON/AF) – ORVIETO – Il Consiglio Comunale nella seduta odierna ha approvato (10 favorevoli: maggioranza; 4 astenuti: opposizione) la relazione sull’attuazione del piano operativo di razionalizzazione delle partecipazioni societarie, di cui alla normativa vigente (Art. 20 del Decreto Legislativo 19 Agosto 2016 n. 175) che verrà trasmessa al MEF / Dipartimento del Tesoro Patrimonio della PA e alla competente Sezione Regionale di Controllo della Corte dei Conti.  
Da tale ricognizione sulla situazione delle partecipazioni societarie alla data del 31/12/2018, che ha acquisito il parere dei Revisori dei Conti risulta che il Comune di Orvieto dispone il mantenimento della partecipazione nelle seguenti società: S.I.I. SERVIZIO IDRICO INTEGRATO Scarl; UMBRIA DIGITALE Scarl e Patto 2000 Scarl, in quanto preposte allo svolgimento di attività finalizzate alla produzione di servizi di interesse generale, inclusa la realizzazione e la gestione delle reti e degli impianti funzionali ai servizi stessi, ovvero necessarie al perseguimento delle finalità istituzionali dell’Ente. 
L’atto è stato illustrato dall’Assessore al Bilancio, Enti e Partecipazioni, Piergiorgio Pizzo che ha spiegato “si tratta di un atto dovuto. Il Comune partecipa in forma diretta alla data del 31 dicembre 2018 al capitale sociale in cinque società partecipate che fanno parte del gruppo di controllo del Comune di Orvieto: ATC Terni Spa e ATC Servizi Spa non oggetto di rilevazione dato che entrambe sono state messe in liquidazione, attraverso cui viene esercitata la partecipazione di 2° livello non essendo società sottoposte a controllo del Comune; SII Servizio Idrico Integrato Spa, Umbria Digitale e Patto 2000 di cui si propone di mantenere la quota di partecipazione”.
Dibattito:
Cons. ra Donatella Belcapo (Capogruppo “Orvieto 19to24”): “quest’anno questo atto è un po’ diverso dagli altri anni perché c’è una situazione piuttosto complessa che riguarda SII perché il 27 dicembre u.s. i Sindaci della provincia sono stati convocati a Terni dall’AURI per discutere la cessione delle quote 15% di Asm, società partecipata del Comune di Terni all’interno di SII, tale cessione rafforzerà la partecipata privata Umbria 2 che è a maggiorana Acea con la conseguenza che il controllo passerà di fatto da pubblico a privato. 
Mi sono anche documentata rispetto allo studio realizzato da Cittadinanzattiva a livello nazionale da cui risulta che l’Umbria è la seconda regione d’Italia con le tariffe del servizio idrico più elevate e che circa la metà dell’acqua immessa nelle condotte di distribuzione si disperde. E’ quindi urgente una riflessione politica perché, da un lato abbiamo una Discarica da cui non abbiamo ottenuto politiche di investimenti e recupero, né politiche occupazionali o quantomeno il risparmio sulla tariffe dai cittadini, d’altra parte abbiamo un territorio che è una delle riserve idriche più importanti della Regione dove però si pagata una tariffa altissima. Vorrei anche ricordare la decisione catastrofica dello scorso anno, quando in AURI si decise di aumentare del 50% le tariffe dell’acqua per molte categorie, scelta combattuta e fortunatamente congelata. Se 20 anni fa ci fosse stato detto che alcune scelte badate sul fatto che la gestione pubblico/privata serviva per pagare alcuni investimenti, penso che oggi questa scelta si è rivelata fallimentare. Peraltro, molte zone del nostro territorio ancora non hanno il servizio idrico pubblico! Non tornano i conti e personalemte non sono disposta a chiudere gli occhi. Noi ci faremo portatori di iniziative e chiedo che venga convocato un Consiglio Comunale urgente che abbia all’ordine del giorno la cessione di quote ai privati e, ancora meglio di dare seguito alla volontà espressa dagli italiani nel Referendum del 2011”.
Cons. Stefano Olimpieri (“Lega – Salvini per Orvieto”): “il problema è come lo ha descritto da Belcapo. L’ordine del giorno del Cons. Barbabella pone un problema serio perché è ora di finirla di mettere al centro la questione delle privatizzazioni per i servizi essenziali. Nei primi anni 2000 venne fatta un’orgia di privatizzazioni, ora la situazione è diversa ma i Comuni si portano ancora addosso certe scelte. Non è accettabile che il soggetto privato abbia la possibilità di nominare i l’AD ed anche il Direttore il quale avrebbe potere assoluto. Per quanto mi riguarda, capisco che il Comune di Terni è in dissesto, ma non può fare cassa sulle spalle dei cittadini della provincia di terni. Non possiamo essere sudditi né di Perugia né di Terni ma occorre avere il coraggio di andare negli enti di secondo grado che, per certi aspetti, sono i più perniciosi. Se passano le modifiche statutarie proposte i Comuni si troveranno sotto scacco dei soggetti privati e questo non è possibile per i beni e servizi pubblici primaria essenziali come l’acqua. Serve quindi un confronto serio con il delegato del nostro Comune dentro il SII che dovrà spiegare molte cose, e in base a questo il Consiglio Comunale deve confrontarsi e trovare una linea comune per mandare i nostri rappresentanti ad un confronto con  questi enti partecipati. Questa egemonia perugina e ternana non è più accettabile. Ad esempio, si dice che qualche anno fa è stato spostato il costo di circa 800 mila euro per il personale dall’ASM alla SII. Ecco questo è impossibile. Serve un cambio di passo da controllare come Amministrazioni Locali”.
Cons. Franco Raimondo Barbabella (Capogruppo “Prima gli Orvietani”): “mi attengo all’atto in approvazione, tuttavia non posso non rilevare che l’Assessore non ci ha proposto una visione completa. Ci dice che manteniamo la nostra presenza nel SII. Ma quali sono i motivi? C’è da parte della Giunta un’analisi della situazione o no? In che cosa consiste questo nostro aderire al SII, comunque? Lo mettiamo in discussione o no?Il Consigliere Olimpieri pone un problema politico che è molto serio. Io ho presentato un ordine del giorno che discuteremo più avanti, ma di rete anche una interrogazione sulle questione delle tariffe riguardante e il numero degli utenti del sistema rifiuti che attiene all’AURI, che sovrintende a diverse altre questioni. Non possiamo certo restare indifferenti rispetto alle decisioni che prendono altri quando incidono anche alle nostre questioni. Quindi quale è il senso del nostro stare nel SII? 
C’è poi la questione ATC Terni Spa. Stando alla relazione che stiamo trattando: ‘….riscontrate le difficoltà oggettive evidenziate dallo stesso Liquidatore della Società circa i manifestati ritardi nell’approvazione dei bilanci e nello svolgimento dell’attività straordinaria di liquidazione della Società che si sono palesai sia nel corso del 2018 che nel corso dell’anno2019, risulta presumibile la conclusione delle procedura di liquidazione oltre l’esercizio 2020…’. Insomma, quanto deve durare questa liquidazione? Vorrei avere qualche garanzia che queste cose vengano seguite e che si siano certezze in termini di tempi. Non voterò l’atto”.
Cons. Alessio Tempesta (Capogruppo “Progetto Orvieto”): “condivido quanto detto dai consiglieri Belcapo e Olimpieri e da Barbabella che con il suo ordine del giorno ci dà la possibilità di fare un ragionamento sulla permanenza del nostro comune nel SII. La questione dell’acqua come bene pubblico è una questione annosa che merita massima attenzione da parte del Consiglio Comunale. Sono certo che l’Amministrazione abbia tutta la volontà e l’interesse di porsi in modo deciso di fronte al SII per invertire la tendenza e tornare ad essere padroni di questo bene pubblico. L’atto va votato perché pensare oggi di uscire dal SII significa perdere anche quella minima percentuale di partecipazione, quando invece dobbiamo batterci stando all’interno del SII per invertire le logiche di un sistema. Siamo quindi favorevoli all’atto pur ribadendo la necessità di un atto di indirizzo politico chiaro e deciso”.
Replica Assessore Pizzo: “Ribadisco che si tratta di un atto tecnico di mantenimento di quote in società che non nascono da questa Amministrazione e che abbiamo solo ereditato. Abbiamo lasciato fuori Webred ed Umbria Digitale ma siamo ancora dentro per i servizi informatici che ci dà. Parliamo dei suoi bilanci e dei fondi che prende dalla Regione per i servizi che fornisce, poi vediamo come sono. O del fatto che non dà all’Ospedale la fibra perché la dorsale passa sull’asse della Ferrovia Centrale Umbria Terni-Perugia e ad Orvieto non ci arriva. 
Parliamo del Patto 2000 che abbiamo ereditato ma che, prima di uscirne, dobbiamo attendere la conclusione di alcuni progetti. Parliamo di ATC messa in liquidazione nel 2015/2016 e di ATC Parcheggi. Anche per la SII l’Amministrazione si pone il problema di come risolvere tutte le problematiche che sono aperte. La lotta che dobbiamo fare insieme con i Comuni del Comprensorio va fatta stando dunque all’interno del SII. Il problema è di come questa partecipata è stata gestita in questi anni. L’acqua è pubblica ma probabilmente è stata gestita male la società. SII è pubblica, sono i Sindaci a doversi far carico di come viene gestita e a come investire sui territori. La Giunta non ha alcun problema a fare un Consiglio Comunale sull’argomento, ma se il socio privato la fà da padrone, ciò dipende dal fatto che in questi anni non è stato esercitato alcun controllo sulla SII. Oggi, quindi, l’unica soluzione è stare in SII e cercare di cambiare le dinamiche al suo interno con persone responsabili e competenti nella lettura dei bilanci. Orvieto e tutti i Comuni dell’Ambito devono incassare dei soldi da SII che però non ha cassa. Bisogna scongiurare di consegnarci al socio privato. Infine, ricordo che SII è pubblica e consortile quindi il debito ricade in quota parte sui soci cioè sui Comuni. Il punto è che il socio pubblico non ha mai controllato. L’Assemblea dei Sindaci ha discusso e rimesso lo Statuto per le modifiche ai vertici tecnici del SII, abbiamo convocato SII e gli amministratori pubblici che stanno al suo interno, ora si vedrà la situazione finanziaria, poi non avremo problemi per arrivare a discutere in Consiglio Comunale. Il Comune di Terni ha una situazione molto più complessa”.
Dichiarazioni di voto, Barbabella: “se l’Assessore vuole può convocare i nostri rappresentanti del Comune di Orvieto e farci dire come stanno le cose. Prendo atto di quanto affermato dall’Assessore, certamente però mi preoccupa moltissimo la situazione complessiva di tutte queste cose, da cui emerge che noi dobbiamo mettere in discussione tutto l’impianto, tutti i nostri rapporti; non contiamo quasi niente né noi né tutti i piccoli comuni del territorio. Forse è il momento di fare politica di nuovo”.
Belcapo: “ribadisco la richiesta di un Consiglio Comunale urgente e se possibile anche aperto per discutere di queste cose. Giusto invitare i membri della SII che ci dicano cosa sta succedendo a Terni c’è una situazione in stand by su una partita come l’acqua che è un bene pubblico e non può essere privatizzata. Annuncio l’astensione”.
Andrea Sacripanti (Capogruppo “Lega – Salvini per Orvieto”):“voteremo a favore di un atto che è squisitamente tecnico, tuttavia mi sembra che solo oggi la politica sembra scoprire che c’è una SII e che c’è una situazione catastrofica provocata dai governi della sinistra a livello provinciale e al Comune di Terni che oggi si trova in una situazione molto grave e a prendere decisioni altrettanti gravi. Dico questo perché anche la minoranza attuale del Comune di Orvieto, non può non sapere cosa accadeva nelle Istituzioni laddove la sinistra aveva incarichi di governo. Se questo è, allora significa prendersi in giro e soprattutto prendere in giro i cittadini. Anche io sono d’accordo nel pubblicizzare l’acqua ma prima di arrivare a questo occorre sapere che serve una legge nazionale e norme sia regionali sia sulle Autorità d’Ambito! Non si deve ignorare tutto questo. Approvo tutto quello è stato detto sul riprogrammare una nuova stagione di riforme, ma lo hanno già detto i cittadini in modo schiacciante alle elezioni amministrative e regionali. Ignorare ciò che è accaduto nel passato in sessanta anni di governi di sinistra in questa regione, significa disconoscere la storia e noi stessi, e significa non capire come poter procedere per il futuro”.
 

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Ultimo aggiornamento
30/12/2019