COMUNICATO STAMPA n. 714/19 G.M.
Al Museo C. Faina “RITAGLI D’AUTORE” mostra espositiva di ceramica dell’artista orvietano Giuliano Baglioni
• Due le sezioni tematiche: “BaglioRi” sulle opere pittoriche e “Nerorvieto” sulle creazioni in ceramica
• Inaugurazione Sabato 19 ottobre alle ore 11:00
(ON/AF) – ORVIETO – 14.10.19 – Sotto il patrocinio del Comune di Orvieto, del Comune di Castel Viscardo e della Fondazione per il Museo “Claudio Faina”, Sabato 19 ottobre 2019, alle ore 11.00, presso il Museo “Claudio Faina” di Orvieto si inaugura la mostra personale di Giuliano Baglioni dal titolo “RITAGLI D’AUTORE”: “BaglioRi” riguardante le opere pittoriche e “Nerorvieto” sulle creazioni in ceramica; esposizione curata da Aldo Lo Presti e organizzata in due sezioni espositive: il Palazzo dei Sette (19 ottobre – 3 novembre) e il Museo C. Faina (19 ottobre – 30 novembre).
Giuliano Baglioni, artista orvietano poliedrico ma con una particolare predilezione per la ricerca pittorica, attratto dalle forme, dal colore, dalla materia, dai linguaggi e dall’espressività del segno artistico, ha iniziato sin da giovanissimo la sua sperimentazione pittorica anche grazie alla frequentazione della Galleria Maitani, storica galleria d’arte orvietana fondata alla fine degli anni Sessanta dai fratelli Montanucci, che è stata un laboratorio di cultura e di arti visive, in galleria si potevano ammirare opere di Maestri contemporanei e talvolta era possibile trovare artisti come Ugo Attardi, Renato Guttuso, Alberto Burri, Lorenzo Fonda, Jules Maidoff, Livio Orazio Valentini, Emilio Greco, Rufino Tamayo, Bruno Canova, Joseph Levin.
Quegli anni di fermento culturale e artistico hanno influenzato la scelta del nome che Baglioni ha voluto dare al suo atelier, “Bottega d’arte contemporanea Maitani”, in ricordo e in omaggio ai grandi che hanno alimentato la sua passione.
La mostra “RITAGLI D’AUTORE” è presentata nelle note critiche di Aldo Lo Presti al catalogo appositamente realizzato: un incuriosisce invitando a visitare l’esposizione di Giuliano Baglioni che si dimostra “un artista compiuto ma non ancora sperso nella foresta dell’ovvio, del già fatto, della routine quotidiana, ripiegato su sé stesso a copiare all’infinito i propri stilemi. Al contrario, le due diverse sedi della mostra racconteranno un’inesauribile gioia creativa che, senza sconti, ha imposto alle sue mani di danzare leggere e sicure tra ‘crete & acrilici’, inseguendo suggestioni e intuizioni che si sono materializzate sia in lavori ceramici, che dalla tradizione etrusca hanno ereditato l’eleganza del ‘Nerorvieto’ nobilitati da patine e screziature morbidissime a movimentarne il decoro, sia in composizioni pittoriche capaci d’incantare chi vorrà lasciarsi meravigliare da ‘sberleffi’ colorati e da velature coraggiose di sorprendenti carte giapponesi”.
Con “RITAGLI D’AUTORE”, “l’artista ha sentito il bisogno di non accontentarsi più di ciò che aveva proposto in passato destinando, ad opere già storicizzate, l’epopea della rinascita. Ma non semplicemente ritornandovi sopra, a distanza di tempo e luogo, ma facendo un’altra cosa, del tutto nuova: Baglioni ha preso i suoi quadri e li ha ritagliati, distruggendoli e rivitalizzandoli allo stesso tempo, riconoscendovi al loro interno dettagli che dettagli non lo erano più.
Dettagli come lampi improvvisi catturati dall’autore nella rete dei suoi stessi palinsesti senza tradire l’opera ‘sorgente’, ma come trasfigurandola a lumeggiare altri ‘bagliori’. ‘BaglioRi’ che diventano, in questo originalissimo gioco serio (al modo della serietà giocosa e divertita di Bruno Munari) lo specchio di una ricercata ispirazione intesa a rendere illimitata la realtà nella oggettiva limitatezza delle sue ‘nuove’ carte d’Autore. Opere sperimentali e tradizionali allo stesso tempo le sue, in grado, cioè, di sollecitare in chi guarda l’arte del giudizio estetico, lasciando agli spettatori l’ultima parola”.
Ulteriori informazioni
Ultimo aggiornamento