Dibattito del Consiglio Comunale sulle linee programmatiche del Sindaco

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Dibattito del Consiglio Comunale sulle linee programmatiche del Sindaco

COMUNICATO STAMPA n. 535/19 C.C. del 23.07.19
Sintesi del dibattito sugli indirizzi generali di governo del Sindaco, Tardani 
(ON/AF) – ORVIETO – Di seguito si riporta un’ampia sintesi del dibattito del Consiglio Comunale sul documento degli indirizzi generali di governo per il quinquennio 2019/2024 presentato dal Sindaco, Roberta Tardani (vedi comunicato precedente n. 534), i Consiglieri Comunali si sono così espressi:
Dibattito: 
Cristina Croce (Capogruppo “Siamo Orvieto”): “nel precedente Consiglio di insediamento ci aspettavamo che il Sindaco presentasse le sue linee programmatiche. Ci venne detto che lo avrebbe fatto successivamente. Pensavamo che ciò fosse determinato dall’esigenza di dettagliare le linee già illustrate prima delle elezioni. Le linee presentate dal Sindaco ci prospettano cose belle ma anche ovvie e scontate, alcune già realizzate, come il passaggio sull’associazionismo dimenticando che sul territorio esiste già il Forum del Terzo Settore, disciplinato da una norma rinnovata e che va a definire il welfare di comunità che, grazie alle associazioni tutte è stato ed è svolto nell’ottica del principio di sussidiarietà. Al netto di ciò colpisce la totale mancanza di un minimo riferimento alle politiche educative, della scuola e dell’educazione. Anche le politiche sociali vengono relegate in sei righe finali afferenti peraltro anche al capitolo della sicurezza. Mancano riferimenti alle risposte adeguate da parte dei Comuni. Nella passata Amministrazione, relativamente allo sport siamo riusciti fortunatamente a presentare dei progetti sui bandi disponibili, ma a fronte dei problemi finanziari nazionali siamo ancora in attesa di risposta. Mancano inoltre riferimenti alla parità di genere. Capisco che questo governo locale risenta delle linee del governo nazionale a trazione leghista, ma non è possibile che il tema della sicurezza sia il solo punto chiave del programma del Sindaco! Auspico pertanto che il Sindaco riesca comunque a governare in maniera autonoma e riesca a portare avanti cose positive che comunque nella passata legislatura sono state costruite e portate avanti”.
Martina Mescolini (Capogruppo PD): “a istanza di un mese circa dall’insediamento ci saremmo attesi linee più coerenti con l’esperienza politico-amministrativa del Sindaco Tardani. Il mio è un intervento fortemente critico visto che d parte nostra ci apprestiamo a fare una opposizione impegnata e costruttiva. Molti dei punti della passata amministrazione vengono ripresi seppure con un linguaggio criticabile perché ironicamente vengono usati termini come la ‘task force’ per il turismo, come se il turismo dovesse essere affrontato con metodologie militari, quando esiste già un lavoro commissionato e svolto da una istituzione pubblica come l’Università di Perugia! Come si può dire che oggi c’è un buco di bilancio, quando l’attuale maggioranza lasciò il Comune in predissesto, e poi oggi dice che farà interventi di sviluppo e lo sportello Europa dove serve una formazione europea, negando che in passato, in questa direzione è stato fatto ogni sforzo. E se oggi queste assunzioni possono essere fatte è possibile solo perché il Comune è uscito dal predissesto con l’Amministrazione Germani. La ZTL privilegiata è cosa degli anni ’90. Le politiche sociali che sono state inserite sotto la voce della ‘città da vivere’ e relegate alla fine non parlano delle famiglie, né di pari opportunità per tutti, nè di donne che devono collegare i tempi di lavoro ai tempi della famiglia. Non ci sono politiche della famiglia, dell’istruzione, della formazione!”.
Andrea Sacripanti (Capogruppo “Lega – Salvini per Orvieto”): “oggi presentiamo le linee programmatiche che, come ben noto, non scendono mai nel dettaglio del governo. Molti obiettivi ovviamente potranno essere realizzati in tempi brevi, altri richiederanno tempi più lunghi. Se i cittadini ci hanno votato ovviamente queste linee sono state condivise e rispecchiano il programma di governo. Quindi nessuna passerella di intenti. Abbiamo detto che saranno aggiornate. Sulle politiche sociali però non accettiamo lezioni da nessuno: il caso Bibbiano fa lezione! Orvieto in questi cinque anni ha perso molte occasioni. Ci siamo fregiati di vari titoli, penso ad Orvieto Città Europea dello Sport. Non esistono solo gli impianti sportivi più conosciuti, esiste tutto il territorio. Quanto allo studio dell’Università di Perugia sono state scritte cose già note come il fatto che Orvieto si trova in una posizione privilegiata! Oggi almeno si parla di dare un assetto alle politiche per il turismo. Le tessere di un mosaico hanno un senso se collocate in un quadro armonico, e le linee di indirizzo del Sindaco lo sono. Lavoreremo per esportare il marchio di Orvieto. Ringrazio il Sindaco per l’attenzione dimostrata sul Corteo Storico simbolo non solo di una storia gloriosa della nostra città, e di appartenenza alla nostra cristianità ma anche simbolo della grandezza della nostra tradizione artistica e artigianale. Orvieto tornerà ad essere protagonista anche nelle questioni di competenza regionale come Ambiente, Trasporti e Sanità. A prescindere da chi governerà la regione l’obiettivo comune a questi tre temi è quello di portare avanti l’interesse dei nostri concittadini”.
Donatella Belcapo (Capogruppo Orvieto 19to24”): “vorrei andare oltre l’analisi del documento che ci è stato illustrato, per capire se queste linee di indirizzo saranno improntate al futuro e alla conquista di un bene comune a cui noi tutti siamo chiamati a dare un contributo. Orvieto 19to24 intende avere un focus su questi temi. Guardiamo con attenzione ad una reale rimodulazione delle vostre linee di governo. Ed io accetto la sfida. Consci delle difficoltà e della situazione in cui sta la nostra città, consci di quello che è stato fatto in passato, intendiamo già da oggi dare il nostro contributo propositivo su alcune tematiche che, come altri hanno detto, non vanno lasciate indietro. Mi riferisco a documenti su temi fondamentali quali: l’economia del territorio dove, ricordiamo,  Orvieto ha la necessità di tornare ad avere una banca del e per il territorio (negli ultimi anni la nostra banca ha vissuto, infatti, un modello in base al quale i centri decisionali erano lontani dal territorio), quindi l’identità del territorio deve riconoscersi in un modello di credito che lo rispecchi. Ben venga poi il marchio territoriale. Il tema delle Infrastrutture non può prescindere dalla Complanare  e dalla creazione di connessioni di collegamento tra Roma e Firenze. Il Comune deve vigilare sul sistema ferroviario ed attivare una commissione permanente sul pendolarismo, stando attenta ai disservizi ed aprendo una vertenza con i ministeri competenti. Per l’ambiente ed energia, concordo sulla riacquisizione del Comune e dei comuni del comprensorio e contigui in tema di piano energetico comune, al fine di chiudere definitivamente l’epoca delle discariche e aprire quella del riuso e del riciclo, da cui Orvieto dovrà avere i giusti vantaggi in termini di salvaguardia ambientale, economica e occupazionale. Altro tema che ci sta a cuore è il Distretto Turistico dell’Etruria Meridionale rimasto ‘congelato’ ma che costituisce, invece, una buona occasione da riprendere in mano, prevedendo soprattutto sgravi fiscali riconosciuti per le aziende che fanno parte del distretto stesso. Reputo positiva la decisione di costituire dei presìdi decentrati dall’Amministrazione dove attivare degli uffici di relazione del territorio per un rapporto permanente fra Amministrazione e realtà frazionali. Infine, la difesa comune dell’Ospedale da sola non basta, serve aprire un confronto serrato con la Regione per ridare dignità al nostro ospedale”.
Stefano Olimpieri (“Lega – Salvini per Orvieto”): “c’è un termine fondamentale su cui incardinare i nostri ragionamenti ed è quello della sfida che va al di là degli schieramenti partitici. La vera sfida oggi è quella di rimettere Orvieto al centro di un dibattito politico con il territorio, al di là delle singole specificità. La sfida è politica con una prospettiva che è di radicamento territoriale rimovendo l’isolamento a cui  è stata relegata la città, piegata ad un ruolo di vassallo della regione. Lo scontro non è sempre negativo, ma porta alla crescita. Se manca la politica allora ragioniamo del nulla. Mi sarei aspettato da alcuni interventi dell’opposizione un contributo valoriale rifuggendo dai piccoli schemi o le piccole sottolineature. Il Sindaco Tardani è la sintesi di un percorso su cui la città si è incamminata. Una città che dobbiamo far uscire dalle secche in cui è stata relegata. Voteremo a favore”.
Federico Giovannini (PD): “ci aspettavano di più dalle linee programmatiche del Sindaco Tardani e capisco che ci sarà altro tempo per integrale. Buoni auspici li sto vedendo da parte della maggioranza ma per favore evitiamo riferimenti al caso Bibbiano! Se ci saranno idee condivisibili non mancherà il nostro contributo. Effettivamente alcuni temi sulle debolezze e i bisogni delle famiglie meritavano una maggiore attenzione. Nella sanità a proposito della questione dei RAO mi sento di dover dire che dalla Regione e dalla USL stanno già arrivando delle risposte positive, più concrete ed efficaci ai cittadini. Era doveroso dirlo. Ribadisco che ci troverete uniti se saranno portati all’attenzione temi di interesse del territorio”. 
Franco Raimondo Barbabella (Capogruppo “Prima gli Orvietani”): “non è questione delle persone che siedono in questo Consiglio ma concordo con Olimpieri che sostiene quale è la vera sfida che abbiamo di fronte. Per questo trovo debole il documento programmatico. La zona di Orvieto non si salva dai rapporti Istat sulla povertà, l’agenzia AUR dice che se l’Umbria continua così tra 20 anni sparirà l’equivalente della città di Terni. C’è un invecchiamento progressivo e poche nascite ed Orvieto non è estraneo a tutto questo. La recente ricerca dell’Istat fa riferimento alla politica europea che fa sempre più riferimento ai sistemi territoriali che funzionano in modo dinamico. Orvieto è fra i sistemi territoriali dell’Umbria più problematici: due soli funzionano Piegaro e Umbertide. Apprezzo lo sforzo del Sindaco Tardani. C’è bisogno sicuramente di razionalizzare delle cose, ma non bisogna negare che si deve fare manutenzione. Perché non porci poi in un’ottica più ampia: quale è il ruolo di Orvieto, che non è solo locale, ma interregionale tra alto Lazio e bassa Toscana, porta d’ingresso dell’Etruria oltre che dell’Umbria? Come facciamo a creare lavoro se non poniamo le basi sul fatto che ci sono cose che vanno al di là dell’immediato? Giusto fare rapidamente il secondo stralcio della Complanare. Nel documento programmatico di governo del Sindaco non c’è la parola ‘Scuola’. Un tema che deve avere maggiore forza, e che è il grande tema dello sviluppo. Inoltre, non si può iniziare una sfida senza dire cosa pensa la maggioranza sul piano regionale dei rifiuti, o sull’Ospedale!? Vogliamo contestare il PSR e rapportarci con Terni, e dare a Orvieto il DEU di 2° livello? Anche la questione dei trasporti non prescinde anche dalle politiche criticabili del governo. Bene le linee programmatiche nel senso di un intervento immediato teso all’efficientamento, ma queste sono molto lontane dall’idea del rilancio e dell’attrattività delle territorio orvietano. La diminuzione del numero degli abitanti infine, non si farà se non faremo funzionare i servizi”.
Alessio Tempesta (Capogruppo “Progetto Orvieto”): “voteremo le linee programmatiche consapevoli di quanta consapevolezza e buona volontà vi sono dietro e del fatto che possono essere sviluppate in corso d’opera trovando gli strumenti e i mezzi per attuarle e metterle in pratica. L’approccio del nostro gruppo è quello di dare indirizzi di governo e dare le soluzioni per realizzarle come dimostrano le mozioni che io stesso propongo in questa seduta. Sulle linee programmatiche avremo un atteggiamento di contributo propositivo e non ostativo: il nostro approccio sarà quello di costruire condivisioni intorno al governo della città”.

Replica del Sindaco, Tardani: “ho premesso che ad un mese dall’insediamento dell’Amministrazione non potevamo entrare nel dettaglio del Dup di programmazione dal momento che stiamo effettuando delle ricognizioni e verifiche. D’altra parte non posso accettare le sterili critiche di assenza totale di programmazione. Abbiamo sempre detto che la città aveva ed ha bisogno di una azione di pacificazione e di ricreare fiducia nelle potenzialità che ha. Questa città ha chiesto una forte discontinuità con i metodi del passato e ha chiesto alla maggioranza che è stata chiamata a governarla di occuparsi anche dell’immediato quotidiano. I cittadini hanno dato un segnale forte. Io ho parlato di un territorio che ha bisogno di ritrovare autorevolezza nei confronti della Regione. La politica ambientale regionale è stata fortemente contraria al nostro territorio! Sulla sanità sarebbe bello avere un DEU di 2° livello ma se non abbiamo ancora appieno il DEU di 1° livello?! Io voglio difendere questo territorio, indipendentemente dalle pressioni di ciascuna forza politica. E’ vero è un progetto fortemente ambizioso e difficile, ma se non cominciamo mai ad invertire la tendenza che ci ha penalizzati, quando potremo risollevare le sorti di Orvieto? Apprezzo i contributi dei Consiglieri Belcapo e Barbabella che ho ascoltato con molta attenzione. Il mio impegno è di prendere atto di tutte le sollecitazioni che sono pervenute. Faremo incontri con le forze politiche di opposizione se lo vorranno”. 
Dichiarazioni di voto, Mescolini: “ho ascoltato con attenzione gli interventi e nessuno mette in dubbio che l’elettorato abbia affidato alla vostra maggioranza il ruolo di governo, rivendico però il ruolo e il rispetto delle forze di opposizione e proprio per questo ribadisco che oggi ci saremmo aspettati altro. Abbiamo detto che ci sono interventi che appaiono frammentati e scoordinati fra loro. Per questo ho citato il sociale che parte dal principio di sussidiarietà e dalla incentivazione di tutte le forze che sono sul territorio. Quindi adeguiamoci alle sfide che abbiamo di fronte. Serve il coraggio di affrontare tutti i settori che compongono la nostra città ed il dovere di difendere cosa è stato fatto di buono dall’Amministrazione precedente. Cose che restano come ‘Aree Interne’ che ci riconsegnano oggi un territorio molto più ampio con maggiore forza per andare sui tavoli regionali e nazionali. I fatti dimostrano che non c’è stato alcun asservimento alla Regione. Queste linee programmatiche sono purtroppo prive di quelli che sono i nostri principi fondanti. Contrari”.
Giuseppe Germani (Capogruppo “Orvieto Civica e Riformista”): “essendo il documento uno strumento che viene dopo la campagna elettorale, mi attendevo che le linee programmatiche arrivassero più avanti, come era stato lasciato intendere nella prima seduta di questo Consiglio Comunale. Mi aspettavo, ad esempio, che vi fosse ricompressa anche la questione Cassa di Risparmio di Orvieto e Fondazione CRO. Sull’ambiente e le citazioni di principio, capisco che si dica che va tolto di mezzo il passato ma ora occorre dire a cosa si pensa di alternativo. Sulla cultura e la scuola non si dice nulla. Quindi penso che oggi sia stato fatto un documento per ottemperare solamente a delle norme di legge. Gli indirizzi di governo dati dal Sindaco non ci convincono”.
Croce: “non convincono neanche me perché ribadisco che con l’esperienza del Sindaco sono state trascurate molte cose peraltro di sua conoscenza diretta allorché ricoprì il ruolo di Assessore alla Politiche sociali nell’amministrazione Concina. La mia comunque non sarà mai una opposizione strumentale, valuterò di volta in volta le singolare questioni, e ribadisco l’invito al Sindaco a valutare a sua volta in maniera scevra dalla sua maggioranza i vari problemi della città, che non sono solo quelli della sicurezza, ma sono quelli delle politiche sociali, delle politiche di genere, delle politiche di pari opportunità per tutti”.
Sacripanti: “il fatto che non siano dettagliate le politiche sociali non significa che i servizi siano stati chiusi. Al contrario funzionano come sempre. Gli interventi sul terzo settore sta a significare che saranno rese più concrete alcune azioni specifiche. Nel gioco dei ruoli conosco il ruolo della maggioranza e quello dell’opposizione. Colgo i segnali di disponibilità lanciati da Barbabella mi sorprende invece che non siano stati colti gli aspetti concreti di queste linee programmatiche. La sicurezza non è un totem della Lega ma la chiedono i cittadini in ogni parte del territorio. Favorevoli”.
Belcapo: “ritrovare lo spirito di un percorso di condivisione penso che sia la sola strada possibile per realizzare il bene comune della città. Fa piacere che il Sindaco abbia capito lo spirito con il quale abbiamo presentato le nostre proposte. Contrariamente alle aspettative il gruppo ‘Orvieto 19to24’ non voterà negativamente”.
Barbabella: “il Sindaco ha fatto una replica corretta secondo l’impostazione che ha scelto ma che io non comprendo perché non intravedo il salto di qualità. Sappiamo che il punto non è il dettaglio ma la logica che è sottesa alle linee di indirizzo, cioè il senso delle cose. Mi aspettavo che capissimo il senso, la direzione di marcia, il salto necessario, la sfida. Siamo nelle condizioni di trasformare l’esistente? Vogliamo pacificare la città in alto o in basso? Attendiamo l’affermazione di cosa vogliamo fare e per questo indico al Sindaco i seguenti 8 punti: 
1) ruolo interregionale di Orvieto. Territorio Orvietano,cerniera tra alto Lazio e bassa Toscana. Riprendere l’iniziativa per il Distretto dell’Etruria Meridionale; 
2) iniziare le procedure per l’iscrizione di Orvieto (Duomo e complesso rupe-centro storico-territorio) nell’elenco dei siti Unesco ‘Patrimonio dell’Umanità’; 
3) Patrimonio: individuare le destinazioni del patrimonio storico (ex Piave, ex Ospedale, ecc.) in funzione di un nuovo ruolo territoriale della città impedendone vendite speculative; 
4) iniziative per salvare e rilanciare il ruolo della cassa di Risparmio di Orvieto come banca locale dello sviluppo; 
5) chiudere con la centralità della Discarica e passare al ciclo dei rifiuti: il rifiuto da problema a risorsa per ambiente e sviluppo; 
6) Ospedale: far funzionare il DEU di primo livello e nel contempo iniziare la battaglia per il DEU di secondo livello; 
7) Trasporti Trenitalia: affrontare con urgenza sia la questione del pendolarismo nord e sud sia la questione Alta Velocità; 
8) mettere al centro dell’iniziativa la questione Scuole e Formazione come parte essenziale di un progetto di sviluppo territoriale”. 

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Ultimo aggiornamento
23/07/2019