Al Mancinelli omaggio a Fabrizio De André nel 20° anniversario dalla scomparsa
COMUNICATO STAMPA n. 015/19 G.M. del 09.01.19
Teatro Mancinelli omaggio degli Hotel Supramonte a Fabrizio De André a 20 anni dalla morte. Venerdì 11 gennaio alle ore 21
(ON/AF) – ORVIETO – Nel 20° anniversario della scomparsa di Fabrizi De André, il Teatro Mancinelli di Orvieto propone Venerdì 11 gennaio alle ore 21 (fuori abbonamento) l’omaggio all’indimenticato artista degli Hotel Supramonte (band riconosciuta ufficialmente dalla “Fondazione De André”), in collaborazione con “AR” Spettacoli.
Nata nel 2013, la band si è andata progressivamente affermando come una delle formazioni più accreditate nella diffusione della musica di Faber – anche in virtù dei tantissimi concerti che si susseguono. Dopo aver calcato i palchi delle province di Viterbo, Terni, Perugia, Roma e Grosseto, la formazione composta da: Luca Cionco voce, chitarra, Edoardo Fabbretti batteria, percussioni, Glauco Fantini basso, Massimiliano Pioppi pianoforte, tastiera, cori, Antonello Pacioni mandolino, bouzouki, chitarra, Serena Di Meo violino, diamonica e Alessandro Famiani fisarmonica ha intrapreso la strada dei teatri: luogo elettivo per la musica di Fabrizio De André, dove i musicisti riescono a creare atmosfere intime ed intense accolte da un pubblico stupito e commosso dal calore con cui i musicisti cercano di restituire il grande patrimonio artistico che il cantautore genovese ha lasciato.
Il concerto è L’occasione per viaggiare insieme tra le parole e le note di “uno dei più grandi poeti in musica del ‘900”.
L’obiettivo del progetto musicale, infatti, è quello di ridare – per quanto possibile – “vita musicale” all’indimenticabile Fabrizio De André, patrimonio cantautoriale di inestimabile valore. Ed è la passione il motore che muove gli Hotel Supramonte: una passione vera, che trascende dalla voglia di palcoscenici, che porta a lavorare su dettagli apparentemente insignificanti o secondari. “La domenica delle salme”, “Disamistade”, ”Il pescatore”, “Giugno ’73”, “La guerra di Piero”, “Bocca di Rosa”, “Créuza de ma’ ”, “La canzone di Marinella”, “Dolcenera”: brani più noti e “chicche” particolari del grande artista genovese vengono reinterpretati dagli affiatati musicisti della band, uniti nel dare corpo a concerti tutt’altro che prevedibili e scontati, nel loro dipanare scalette assolutamente variegate.
Rigore ed emozione, cuore e ragione si ritrovano e camminano assieme, per dare vita ad una dimensione musicale che vada oltre il canonico “tributo” e cerchi di riproporre, nella miglior maniera possibile, le atmosfere e le sensazioni sinestetiche proprie del “canzoniere deandreiano”.
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Ultimo aggiornamento
09/01/2019