Presentazione del volume “Il ramo orvietano dei Manassei” di Santina Muzi
COMUNICATO STAMPA n. 010/19 G.M. del 07.01.19
Presentazione del libro “Il ramo orvietano dei Manassei” di Santina Muzi
• Giovedì 10 gennaio alle ore 16 presso la Sala Consiliare del Comune di Orvieto
(ON/AF) – ORVIETO – Una scelta non casuale, la Sala del Consiglio Comunale, per presentare giovedì 10 gennaio 2019 alle ore 16 l’ultimo libro scritto dalla concittadina Santina Muzi dal titolo “Il ramo orvietano dei Manassei con note storiche su Corbara, Villanova, Orvieto”.
Amilcare Manassei (1854 – 1911), fu infatti Assessore del Comune di Orvieto, occupandosi tra l’altro di Istruzione. L’appuntamento è patrocinato dal Comune di Orvieto e vedrà l’autrice dialogare con Giuseppe Maria Della Fina.
“Nel libro ‘Il ramo orvietano dei Manassei con note storiche su Corbara, Villanova, Orvieto’ – spiega lo stesso Giuseppe M. Della Fina – l’autrice narra le vicende della famiglia Manassei, dalla seconda metà dell’Ottocento fino quasi ai giorni nostri, attraverso una ricca documentazione d’archivio e raccogliendo le testimonianze di discendenti diretti dei personaggi narrati o di persone che li avevano conosciuti da vicino, o che, a loro volta, ne avevano sentito parlare. Ne scaturisce un racconto dove le vicende personali s’intrecciano con quelle della storia di Orvieto e, ancora più in generale, con quelle dell’Italia”.
Proprio il giovane Amilcare Manassei nel suo diario racconta la presa di Roma da parte delle truppe del Regno d’Italia nella giornata del 20 settembre 1870. Lo fa “in diretta” dal tetto di Palazzo Doria Pamphilj, a Roma, dove abitava essendo il padre Delegato generale per il patrimonio della nobile famiglia. “Ricorda un colpo di cannone finito proprio nel cortile del palazzo e, qualche ora dopo, alle dieci, la bandiera bianca posta sulla cupola della Basilica di San Pietro.
Altre fasi storiche e singoli episodi sono sullo sfondo del racconto: i primi decenni post-unitari, lo scandalo della Banca Romana, la prima guerra mondiale, le tensioni politiche e sociali post-belliche, il fascismo, la seconda guerra mondiale, l’avvento della Repubblica.
Nella cornice della grande storia si muovono i personaggi – uomini e donne – di cui l’autrice restituisce con vivezza le scelte, i successi, le sconfitte, i momenti di gioia e quelli più duri e difficili. Orvieto, infine, appare il palcoscenico principale su cui si è svolta la loro vita in un alternarsi – quasi come in un cambio di scena – tra la campagna (Corbara e Villanova) e il centro storico”.
Santina Muzi oltre che scrittrice è anche insegnante e giornalista pubblicista. Ha collaborato con i mensili “Il Comune Nuovo” e “Il Centro Italia” e per un breve periodo ha scritto per “Il Corriere dell’Umbria”. Ha avuto collaborazioni con la tv locale RTV Aquesio ed ha condotto la rubrica “Minuterie” per Orvieto.it. Attualmente si dedica alla ricerca d’archivio e scrive su “Lettera Orvietana”. Sue, le pubblicazioni “La casa dei silenzi” (Gabrieli Editore), “Passaggio a guado” (Ellemme Edizioni), “Fronte della fame” (Stampa Alternativa), “Ikhiwa. In Zimbabwe e ritorno” e “Canapa italiana” (entrambi per Le Brumaie Editore).
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Ultimo aggiornamento
07/01/2019