“Presepe nel Pozzo”. La XXX edizione è intitolata “L’Angelo delle cose perdute”

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“Presepe nel Pozzo”. La XXX edizione è intitolata “L’Angelo delle cose perdute”

946/2018 G.M.
COMUNICATO STAMPA
Ad Orvieto XXX edizione del “Presepe nel Pozzo” dal titolo “L’ANGELO delle cose perdute” – 23 dicembre 2018 al 13 gennaio 2019
• Come ogni cinque anni, l’Angelo di Luce torna all’interno del Pozzo della Cava, ma quest’anno sarà affiancato da un altro angelo narrante Raziel 
(ON/AF) – ORVIETO – 07.12.18 – Tra gli eventi collaterali alle manifestazioni orvietane del periodo tra Natale e l’Epifania, nell’ambito del circuito dei presepi “La Natività ad Orvieto” – dal 23 dicembre 2018 al 13 gennaio 2019 con orario continuato dalle 9,00 alle 20,00 – si svolgerà la 30^ edizione del presepe-evento nel Pozzo della Cava che, sotto il titolo “L’ANGELO delle cose perdute” prosegue il ciclo dei TESTIMONI inaugurato tre anni fa, ovvero la narrazione del primo Natale fatta da alcuni personaggi secondari che raccontano quella storia secolare dal loro insolito punto di vista.
 
Nel cuore del quartiere medievale di Orvieto, il singolare percorso archeologico delle grotte del Pozzo della Cava, ricche di ritrovamenti archeologici etruschi, medievali e rinascimentali, da 30 anni racconta e interpreta la Natività in modo sempre originale con grande suggestione ed effetti naturali (e speciali), suscitando emozioni vere tra i visitatori. 
Quest’anno il narratore d’eccezione sarà Raziel, l’angelo dalle cui mani Maria si cibava nei sotterranei del Tempio di Gerusalemme. Saranno le sue parole ad accompagnare i visitatori lungo le 
Sarà lui a presentare Gavriel, l’angelo dell’annunciazione e ad accompagnare lungo le tappe salienti della vita di Maria e Giuseppe, fino all’ultima grande grotta del complesso ipogeo, alta 14 metri, dove si potrà assistere alla Natività come la visse Raziel, scoprendo infine che la chiave di lettura del presepio 2018-2019 sarà la nostalgia, da cui il titolo “l’Angelo delle cose perdute”.
Non mancherà la precisa ricostruzione storica di usi e costumi della Palestina del primo secolo che, in tante edizioni, il presepio-evento di Orvieto rappresenta proponendo tematiche ogni anno differenti, con allestimenti sempre nuovi e suggestivi. E non mancheranno gli effetti scenici che hanno reso famoso l’evento natalizio ospitato nei sotterranei di Via della Cava: personaggi meccanici a grandezza naturale, eseguiti da professionisti degli effetti speciali teatrali e cinematografici, che hanno reso famoso l’evento natalizio, soprattutto dopo l’introduzione degli animatroni realizzati appositamente dall’artista marchigiano degli effetti speciali e dei parchi a tema Andrea Giomaro e da uno staff di collaboratori esperti che curano i volti, gli incarnati e il trucco caratterizzando e facendo sembrare vive le creature animatroniche. 
Il visitatore si trova fisicamente dentro la scena, accanto ai personaggi, sia nell’itinerario dei sotterranei con le scene introduttive, sia nell’ultima grotta etrusca, dove, attraverso un percorso a spirale dal basso in alto, può ammirare la scena conclusiva del Presepio.
L’Angelo è l’unico tema che si ripete ogni cinque anni ed ogni volta è spiegato in maniera diversa. In questa 30^ edizione, non mancherà quindi l’atteso angelo di luce appeso dagli speleologi all’interno del Pozzo della Cava, sebbene non sarà lui il narratore.
Sarà un altro angelo che racconterà tutto, facendoci scoprire ai visitatori se le tante piccole cose “perdute” potranno mai essere recuperate.
 
Il Presepe nel Pozzo è patrocinato dalla Regione Umbria e dal Comune di Orvieto.
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In 30 anni, il Presepe nel Pozzo ha proposto vari temi: LA PACE (1989/90), IL FIRMAMENTO (1990/91), LA TERRA E IL CIELO (1991/92), LA COMETA (1992/93), LA FAMIGLIA (1993/94), I DONI DEI MAGI (1994/95), I RUMORI DEI MESTIERI (1995/96), L’OSPITALITÀ DEI POVERI (1996/97), IL CARAVANSERRAGLIO (1997/98), L’ANGELO [trilogia del Giubileo] (1998/99),  SABBATH – il sabato ebraico [trilogia del Giubileo] (1999/2000),  I RE PELLEGRINI [trilogia del Giubileo] (2000/2001), IL MERCATO (2001/2002), SALOMÈ – la levatrice incredula (2002/2003),  L’ANGELO – seconda edizione (2003/2004), BÉÈR – il pozzo (2004/2005), IL CARAVANSERRAGLIO nuova edizione (2005/2006),  LILITH – la prima Eva (2006/2007), BET LEHM – Casa del Pane (2007/2008),  L’ANGELO edizione speciale per il ventennale (2008/2009), GLI ESSENI – i figli della luce (2009/2010), IL LUPO E L’AGNELLO (2010/2011),  IL MISTERO DI GIUSEPPE (2011/2012), L’ALLEANZA edizione speciale per il Giubileo Eucaristico Straordinario Bolsena-Orvieto 2013/2014 (2012/2013), L’ANGELO 25° di Miriàm edizione speciale per il venticinquennale del Presepe nel Pozzo (2013/2015), “L’ALTARE DI FRANCESCO” (2014/2015), “L’Uomo dello Scandalo” (2015/2016), “I 40 giorni” (2016/2017). Il Segno (2017/2018). La 31^ edizione del “Presepe nel Pozzo” dal 23 dicembre 2019 al 13 gennaio 2020 si intitolerà “Lo strumento”.
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Il complesso ipogeo del Pozzo della Cava, che ospita l’evento sin dalla sua prima edizione, è stato riportato alle luce tra il 1984 e il 2003 e reso fruibile dall’impegno della famiglia che ne è proprietaria. Il grande pozzo, che dà il nome alla struttura, è profondo 36 metri e fu fatto scavare da papa Clemente VII sfruttando un preesistente pozzetto etrusco ancora ben visibile. I nove sotterranei che ne costituiscono il percorso di visita ospitano diversi ritrovamenti archeologici, come resti di tombe, cunicoli e una cisterna di epoca etrusca; una cantina e alcuni “pozzi-butto” del periodo medievale. Interessanti anche i locali adoperati nel Medioevo e nel Rinascimento per produrre ceramica: sono state ritrovate due fornaci per la cottura dei manufatti, alcuni utensili e numerosi scarti di lavorazione in terracotta e maiolica, gettati perché presentavano dei difetti di forma o di decorazione. L’allestimento permette di ammirare i ritrovamenti archeologici anche durante lo svolgimento del presepio, che resterà aperto fino a domenica 13 gennaio 2019. I visitatori potranno anche godere del rinnovato allestimento della parte museale del Pozzo della Cava, inaugurato lo scorso 2 febbraio.

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Ultimo aggiornamento
07/12/2018