COMUNICATO STAMPA n. 921/18 C.C. del 30.11.18
Interrogazione per la richiesta di riapertura parcheggi in Piazza del Popolo alla luce dell’entrata in vigore della nuova disciplina di carico/scarico merci
(ON/AF) – ORVIETO – Il Consiglio Comunale ha trattato la questione della nuova disciplina del carico/scarico merci nel centro storico a seguito dell’interrogazione presentata dal Cons. Andrea Sacripanti (Capogruppo “Gruppo Misto”) che ha chiesto al Sindaco “se non sia praticabile l’ipotesi di ripristinare, almeno in via sperimentale nei mesi invernali, alcuni dei parcheggi già a suo tempo soppressi in Piazza del Popolo così da compensare l’ulteriore diminuzione degli stalli che da sosta ordinaria saranno adibiti al carico e scarico delle merci”.
L’interrogante ha osservato che “è entrata in vigore la nuova disciplina di carico/scarico merci nel centro storico che, come da dichiarazione degli Assessori competenti, prevede la creazione di ulteriori stalli da adibire alla sosta per il carico e scarico merci per un tempo non superiore ai 60 minuti.
In particolare, rispetto ai 30 stalli riservati già esistenti ne saranno ricavati altri 14, di cui numerosi in zone centralissime, fra cui Piazza Ippolito Scalza, Piazza Ascanio Vitozzi, Piazza Vivaria, piazza Cahen ed altre, sottraendoli di fatto all’attuale destinazione di parcheggio ordinario.
Ciò rischia di creare ulteriori problemi a residenti e visitatori vista l’insufficienza dei parcheggi a strisce bianche e blu che si è venuta a determinare, in particolar modo, a seguito della chiusura dei circa 50 posti auto in Piazza del Popolo.
Non è un mistero, infatti, che l’aver liberato Piazza del Popolo dalle auto, oltre a non aver raggiunto l’obiettivo di disincentivare il traffico nel Centro Storico, ha provocato l’inevitabile conseguenza di ingolfare vicoli, vicoletti ed altre Piazze di auto parcheggiate in modo che definire selvaggio appare riduttivo e fuorviante.
Pur condividendo la scelta di regolamentare il traffico e la sosta dei veicoli commerciali, divenuti inaccettabili attesa la mole del via vai per il Corso di Orvieto ad ogni ora del giorno, è convinzione del sottoscritto che la sottrazione alla sosta ordinaria di ulteriori 14 stalli rischia seriamente di aggravare una situazione già emergenziale in tema di disponibilità di parcheggi sulla Rupe.
Pertanto, a fronte di una persistente crisi conclamata che è generale, specie nei periodi dell’anno quando non c’è turismo e la città è vuota, perché non restituire alla città i posti auto tolti a Piazza del Popolo? Al netto di tutte le considerazioni non sarebbe utile, almeno in via sperimentale nei mesi invernali, consentire di parcheggiare in piazza Popolo?”.
L’Assessore al Traffico, Andrea Vincenti ha risposto: “questo è un tema che per anni ci ha tenuto molto impegnati. Non c’è una crisi del centro storico che riguarda tutti gli operatori bensì è in atto una trasformazione sulla quale occorre intervenire in maniera consapevole. Se è vero, come è vero, che in questa città i prezzi degli immobili sono aumentati in maniera vertiginosa e stanno continuando ad aumentare, ciò è incompatibile con una situazione di crisi generalizzata. Il numero degli esercizi commerciali che aprono, rispetto a quelli che chiudono, non dimostra che c’è un calo numerico, dimostra invece che cambia la natura delle attività che aprono. E’ evidente che l’aumento dei flussi turistici ha consigliato alcuni commercianti di dirottare le proprie attività su altre destinazioni. Fa piacere che il Cons. Sacripanti condivida la giustezza del provvedimento sul carico/scarico merci. Dopo la fase di sperimentazione non escludiamo che alcune piazzole individuate a questa finalità, possano essere riportate a stalli per parcheggi. Per il resto, l’Amministrazione conferma la volontà di mantenere Piazza del Popolo così come è stata impostata”.
Il Cons. Andrea Sacripanti si è dichiarato: “insoddisfatto rispetto ad una risposta prevedibile. Quando si parla di vivibilità e di costo degli immobili cosa si intende se questi restano vuoti e/o invenduti? E’ un dato oggettivo che c’è lo spopolamento, che il tasso di ultra 60enni è importante e che i giovani si allontanano. Come possiamo dire che siamo felici? Per queste ragioni chiedevo una sperimentazione”.
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