Al teatro Mancinelli OTTAVIA PICCOLO porta in scena “Occident Express (Haifa è nata per star ferma)”

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Al teatro Mancinelli OTTAVIA PICCOLO porta in scena “Occident Express (Haifa è nata per star ferma)”

COMUNICATO STAMPA n. 852/18 G.M. del 07.11.18 
OTTAVIA PICCOLO con l’Orchestra Multietnica di Arezzo al Teatro Mancinelli  in OCCIDENT EXPRESS (Haifa è nata per star ferma)
• Domenica 11 novembre alle ore 17 
(ON/AF) – ORVIETO – Ripercorre l’odissea di una migrante in fuga dalla guerra, lo spettacolo OCCIDENT EXPRESS (Haifa è nata per star ferma) in scena domenica 11 novembre alle 17 al Teatro Mancinelli di Orvieto. 
Protagonisti del racconto di una storia vera, scritto dal drammaturgo Stefano Massini saranno OTTAVIA PICCOLO, raffinata artista dalla lunga carriera che ha collezionato premi prestigiosi tra cui un David di Donatello e due Nastri d’Argento e gli otto musicisti dell’ORCHESTRA MULTIETNICA DI AREZZO: Gianni Micheli clarinetti e fisarmonica; Massimo Ferri (oud, cümbüs, bouzouki, chitarra); Luca Roccia Baldini (basso e contrabbasso); Mariel Tahiraj (violino); Leidy Natalia Orozco (viola); Maria Clara Verdelli (violoncello); Massimiliano Dragoni (salterio e percussioni) ed Enrico Fink (flauto) che eseguiranno dal vivo le musiche, composte da Enrico Fink. Lo spettacolo è coprodotto da Teatro Stabile dell’Umbria e Officine della Cultura.
 
Occident Express è la storia di una migrazione vissuta realmente da Haifa, un’anziana donna irachena in fuga dalla guerra insieme con la nipotina di 4 anni. Un viaggio di 118 giorni intrapreso nel 2015, lungo 5.000 km, dall’Iraq al Baltico, attraverso la “rotta dei Balcani” che cambierà per sempre la vita di entrambe. E’ l’incredibile avventurosa cronaca di questo viaggio: il diario di una terribile fuga per la sopravvivenza, l’istantanea su un inferno a cielo aperto. E’ soprattutto una storia vera, un piccolo pezzo di vita vissuta che compone il grande mosaico dell’umanità in cammino. Una storia, cruda, di orrore che, tuttavia, attraverso la poesia del teatro, Ottavia Piccolo rende comprensibile facilitando l’immedesimazione degli spettatori nell’orrore rappresentato che non potrà mai essere come l’orrore vissuto. Un racconto spietato fra parole e musica, senza un solo attimo di sosta: la terribile corsa per la sopravvivenza.
 
Stefano Massini – drammaturgo di fama internazionale, Premio Ubu 2015 per Lehman Trilogy e autore delle più recenti produzioni del Teatro Stabile dell’Umbria, 7 minuti e L’ora di ricevimento – ha conosciuto la vicenda di Haifa Ghemal nel 2016, quando un importante quotidiano europeo gli ha commissionato un pezzo sul tema. Dopo aver raccontato l’agghiacciante e formidabile vicenda in un articolo, l’ha trasferita in teatro “trattando la realtà dei fatti come un terreno fertile – spiega – da cui far sorgere la pianta verde di un’epica moderna. … Il viaggio di Haifa si aggiunge a quella lista di miti davanti a cui ogni Omero chinerebbe la testa: sono leggende già pronte; impossibile non dargli forma scritta”.
“La musica – aggiunge Enrico Finkcontribuisce a raccontare i mille luoghi attraversati dalla protagonista nel suo viaggio; la fantasmagoria di ambienti, climi, spazi diversi, il mosaico delle città europee contemporanee, poste di fronte alla sfida delle identità, delle culture, delle differenze”.
“Rimandiamoli a casa loro”, “Aiutiamoli nel loro paese”, “Che ci vengono a fare qui?” “Per rispondere a chi ha affermazioni del genere – spiega Ottavia Piccolovoglio raccontare questa storia. Mi aiuta a non voltare la testa dall’altra parte. Mi metto in cammino con Haifa e dopo non sarò più la stessa”.
 
Per informazioni sullo spettacolo www.teatromancinelli.com   https://bit.ly/2yRxGbt   Biglietteria tel. 0763.340493 (orari: giovedì e venerdì 10-13  16-18; sabato 10-13)  biglietteria@teatromancinelli.it 
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Al Teatro Mancinelli prosegue intanto la campagna abbonamenti per la Stagione Teatrale 2018/2019. Per informazioni www.teatromancinelli.com  https://bit.ly/2N6SJuH

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Ultimo aggiornamento
07/11/2018