COMUNICATO STAMPA n. 736/18 G.M. del 01.10.18
Per l’edizione 2019 del “Festival Nazionale del Gioco e delle Tradizioni” si punta al coinvolgimento dei comitati Uisp di tutta la Penisola
• Mentre la 2^ edizione chiude con un bilancio positivo, gli organizzatori sono già al lavoro per l’appuntamento del prossimo anno ad Orvieto “capitale del gioco e delle tradizioni”
(ON/AF) – ORVIETO – Giocare piace, piace a grandi e bambini. E riscoprire i cosiddetti “giochi di una volta” piace ancora di più. Ma piace anche riflettere su giochi tradizionali e schegge di futuro in una società che evolve velocemente e non sempre positivamente. Tutto questo è stato possibile ad Orvieto che, nel week end 21/23 Settembre u.s., è stata “capitale del gioco e delle tradizioni” grazie alla 2^ edizione del “Festival Nazionale del Gioco e delle Tradizioni” organizzata dal Comitato UISP Orvieto-Medio Tevere, dalla Struttura di attività nazionale Giochi UISP e dal Comitato regionale UISP Umbria, con il patrocinato del Comune e la partecipazione attiva di una rete nazionale e locale di associazioni.
Dopo il successo dello scorso anno, anche la 2^ edizione del festival chiude con un segno positivo in termini di partecipazione: l’evento ludico-sportivo ha trasformato le piazze del centro storico in una palestra a cielo aperto con bambini, genitori e nonni impegnati in giochi da tavolo come il biliardino, i flipper, il tennis tavolo, e in giochi di movimento, dal tiro con l’arco, al tiro alla fune, passando per i birilli, i carrioli, il twister e molto altro ancora. Inoltre, il Festival si è aperto con un momento di riflessione stimolante sul tema dei videogames che ha messo a confronto specialisti del settore ed ha visto la partecipazione di varie classi delle scuole primarie, medie inferiori e superiori di Orvieto.
Per tre giorni il Festival ha saputo creare una sorta di “magia” che molti si augurano di rivivere prestissimo. Per tre giorni, Piazza del Popolo, Piazza Duomo e Piazza Vivaria si sono trasformate in “stazioni” del gioco dove sono state allestite varie tipologie di attività ludiche al quale hanno partecipato oltre mille ragazzi delle scuole, insieme a tantissimi cittadini e visitatori, con un vero e proprio “tutto esaurito” nella giornata conclusiva di domenica. Straordinaria anche la partecipazione allo “Street Workout”, fitness outdoor in un percorso interamente cittadino svoltosi nella mattinata di domenica che ha richiamato centinaia di amanti del fitness anche da fuori regione! Ottime le adesioni al torneo di burraco, con partecipanti provenienti da fuori i confini cittadini. Successo anche per lo spettacolo di Syria & Pino Strabioli “Perché non canti più” – concerto spettacolo per Gabriella Ferri al Teatro Mancinelli e per la “Compagnia de la panatella” che ha fatto conoscere ad un più ampio pubblico la sua musica folk. Molto apprezzate, infine, anche le degustazioni de “Il pasto del posto”.
Nello stilare il resoconto finale della manifestazione, intanto, gli organizzatori annunciano di essere già al lavoro per il 3° appuntamento del 2019.
“Con il Festival nazionale del gioco e delle Tradizioni – dice Stefano Rumori, presidente Uisp Umbria e membro direzione nazionale Uisp – la UISP vuole rilanciare valori importanti per la società odierna, e soprattutto per le nuove generazioni. Dove il gioco va inteso come riscoperta della socialità, dello stare bene insieme, della condivisione di esperienze positive e buone pratiche. Il gioco come occasione di integrazione e partecipazione, recuperando il passato e guardando al contempo al futuro. La manifestazione vuol essere sempre più un evento di carattere nazionale per la UISP, tanto che dal prossimo anno si pensa di inserirla tra i grandi appuntamenti nazionali, con il coinvolgimento dei comitati che su tutta la Penisola portano avanti le tante attività e proposte sportive, ludiche e motorie”.
Dello stesso avviso la presidente del Comitato Uisp Orvieto Mediotevere, Federica Bartolini che afferma: “Dopo il successo di partecipazione di questo secondo anno del Festival, siamo già a lavoro per organizzare l’edizione 2019. Ringrazio l’Amministrazione Comunale di Orvieto, le Scuole e tutta la rete locale e nazionale di associazioni che hanno collaborato con noi per la riuscita dell’evento, in particolare, Ali per Giocare, Associazione Gio.Na, Associazione TeMa Orvieto, Folkfest, Associazione Piccoli Passi, Unitre Orvieto, Associazione Sul Filo e Collettivo Teatro Animazione. Doveroso poi il ringraziamento alla macchina organizzativa Uisp, fatta dai volontari e collaboratori locali ma anche da più di cinquanta operatori qualificati del gioco provenienti da tutta Italia. Vogliamo proseguire su questa strada, sperando che il Festival possa sempre più caratterizzarsi come un appuntamento di rilievo nazionale che trovi un posto fisso nel calendario degli eventi della nostra città e del nostro territorio”.
“Un’iniziativa che vuole promuovere il gioco consapevole e che permette ad una comunità di ritrovarsi. Questo è il gioco che piace all’Uisp, socialità e divertimento. Senza rinunciare all’innovazione” aggiunge Vincenzo Manco, presidente nazionale Uisp.
“Legare l’immagine di Orvieto ad eventi di respiro nazionale collegati alle tradizioni del nostro Paese anche nel campo del gioco è una bellissima strada da percorrere che, come Amministrazione Comunale, condividiamo e sosteniamo, assicurando, sin da ora, la nostra collaborazione al team organizzativo della Uisp locale, regionale e nazionale” afferma da parte sua la V. Sindaco e Assessore allo Sport, Cristina Croce che aggiunge: “la dimensione formativa, educativa e culturale della manifestazione è infatti l’elemento che va senz’altro valorizzato sotto tutti gli aspetti legati all’attualità del nostro tempo. Appuntamenti come il convegno ‘L’azzardo non è un gioco’ svoltosi lo scorso anno e quello proposto quest’anno dalla Uisp con il progetto ActiveVoice, su ‘E-sport, il futuro è tutto qui? Videogames tra reale e virtuale: opinioni a confronto’, sono temi importantissimi su cui, come società, siamo tutti chiamati ad interrogarci: istituzioni, scuola, genitori, associazionismo ai vari livelli e su cui dobbiamo investire molto, creando ulteriori spazi di riflessione e di azione nell’interesse delle giovani generazioni”.
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