Sabato 14 dicembre alle 10 l’iniziativa che rientra nel progetto di accoglienza e integrazione promosso dal Comune di Orvieto e dalla Zona sociale n.12
(COMUNICAZIONE) ORVIETO – Si svolgerà sabato 14 dicembre alle 10 presso la Sala Digipass della Nuova biblioteca pubblica “Luigi Fimi” la mostra “Maschere dell’Umano-Le forme che attraversano la storia”. In esposizione ci saranno le opere realizzate dai minori stranieri non accompagnati del Progetto SAI del Comune di Orvieto e della Zona Sociale n. 12, momento conclusivo di un percorso iniziato a luglio presso la Comunità Xenia che ha visto la partecipazione di 10 minori stranieri non accompagnati.
L’idea di questo laboratorio d’arte nasce dall’Associazione Culturale Aìtia in collaborazione con la cooperativa sociale il Quadrifoglio, ente gestore della comunità Xenia nell’ambito del Progetto SAI – Sistema di Accoglienza ed Integrazione del Comune di Orvieto. Attraverso la rielaborazione del legno, argilla e altri materiali di riciclo i partecipanti intraprendono un percorso di ricerca della propria identità senza alcuna distinzione rispetto al paese di provenienza. “L’iniziativa – spiegano i promotori – ha una forte connotazione educativa e relazionale poiché, attraverso un percorso espressivo che comprende una ricerca interiore dell’autenticità connessa alla valorizzazione e al risveglio del senso di appartenenza individuale in maniera collettiva, ha l’obiettivo di stimolare l’autostima, la conoscenza profonda dell’altro, la creazione dei rapporti, la cooperazione e la comprensione tra persone culturalmente e socialmente differenti”.
L’evento sarà aperto dall’assessore ai Servizi sociali del Comune di Orvieto, Alda Coppola, e a seguire vedrà gli interventi di Antonella Pasquini, referente dell’Area tutela minori per il Comune di Orvieto capofila zona sociale n. 12, e di Emanuele Mosconi, referente dell’èquipe educativa della Comunità Xenia.
Dopo la proiezione del video del laboratorio interverranno Salvatore Ravo e Agnieszka Zawisza dell’Associazione culturale Aìtia e docenti del laboratorio d’arte, lo storico dell’arte Daniele Martinuzzi, e Doriana Barbanera, coordinatrice della Comunità Xenia.
“L’umanità – afferma l’assessore ai Servizi sociali, Alda Coppola – ha da sempre cercato di raccontare se stessa, di esplorare la propria identità e di trasformarla attraverso le maschere, simboli senza tempo che attraversano le epoche e le culture. Questo straordinario viaggio sarà al centro di questa iniziativa, un progetto che ci invita a riflettere sulle innumerevoli facce dell’essere umano e sul ruolo delle maschere nella storia dell’arte, della società e della spiritualità. Le maschere non sono semplici oggetti, ma ponti tra l’individuo e il collettivo, tra il reale e il simbolico”.