All’accesso di Porta Vivaria lapide in ricordo dell’impegno del Sindaco emerito Wladimiro Giulietti per l’approvazione della prima legge per Orvieto

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All’accesso di Porta Vivaria lapide in ricordo dell’impegno del Sindaco emerito Wladimiro Giulietti per l’approvazione della prima legge per Orvieto

COMUNICATO STAMPA n. 877/18 G.M. del 17.11.18 
Scoperta la lapide che ricorda il contributo del Sindaco emerito di Orvieto,  Wladimiro Giulietti per la promulgazione della prima Legge speciale a salvaguardia della Rupe di Orvieto 
(ON/AF) – ORVIETO – Da questa mattina, una lapide commemorativa apposta all’ingresso dell’antica Porta Vivaria (nei pressi di piazza Generale G. Cimicchi) che dal centro storico conduce al Percorso della Rupe, è intitolata al Sindaco emerito del Comune di Orvieto Wladimiro Giulietti (Sindaco della città dal 1975 al 1980) per ricordarne – nel 40° anniversario dalla promulgazione della prima legge speciale per Orvieto e Todi, la n. 230/1978 “Provvedimenti urgenti per il consolidamento della Rupe di Orvieto e del Colle di Todi” – il fondamentale contributo e l’impegno disinteressato da lui profuso nell’arco di molti anni come insegnante ed amministratore pubblico.
Alla cerimonia, svoltasi alla presenza del Sindaco Giuseppe Germani hanno partecipato i figli Annalisa, Mara e Danilo, le nipoti Alice ed Alba Rohrwacher e la pronipote, altri rappresentanti dell’Amministrazione Comunale e molti cittadini
Una cerimonia sobria aperta dalla proiezione dell’intervista che l’allora Sindaco Giulietti rilasciò ai telegiornali nazionali subito dopo i primi gravi crolli della Rupe di Orvieto, seguìta dalla testimonianza del figlio Danilo Giulietti che ne ha ricordato l’impegno al servizio della città improntato al principio del “fare squadra per il bene della città, anche al di là delle visioni ideologiche che, oggi più che mai, deve tornare ad essere un punto fermo”. “Orvieto è un laboratorio in cui città e campagna non sono disgiunte – ha aggiunto – per questo dobbiamo vivere il presente e guardare al futuro non dimenticando il passato e gli insegnamenti che tutti abbiamo il dovere di portare avanti, nel recupero delle nostre tradizioni così come delle eccellenze e partendo da un’azione locale sul territorio”.

“Un concetto che faccio mio” ha detto il Sindaco, Giuseppe Germani. “In occasione dei 40 anni della prima legge per Orvieto, l’Amministrazione Comunale ha programmato una serie di iniziative allo scopo di ricordare quello che è stato un traguardo fondamentale per questa città: la conservazione dell’identità del territorio ed il rilancio della sua immagine. In tale ambito abbiamo voluto dare rilevanza anche alle persone che con grande rispetto verso l’istituzione cittadina si sono adoperate, nell’esercizio delle funzioni pubbliche rivestite, per il raggiungimento e l’attuazione della legge speciale, dimostrando uno straordinario attaccamento verso il nostro territorio.
I 40 anni della legge per Orvieto coincidono con i 10 anni dalla scomparsa di Wladimiro Giulietti. Con l’intitolazione di questo luogo, vogliamo perciò ricordare una persona semplice ma saggia che, con intelligenza, impegno e visione, al di là degli schieramenti e delle convenienze politiche, ha operato affinché Orvieto fosse quella bella città che tutti amiamo, lavorando per l’approvazione di una legge nazionale. Non fu facile, ma nessuno si tirò indietro per convincere le autorità regionali e nazionali e le forze politiche di allora, che Orvieto, senza una legge speciale e tante risorse, avrebbe subìto un inevitabile declino. Quello sforzo iniziale, nel corso degli anni, è stato portato avanti da altri, permettendo successivi finanziamenti statali che hanno consentito il rifacimento dell’intera città.
Oggi, spesso il concetto di una comunità coesa sbiadisce perché sopraffatto da una lotta politica che scredita la città anche su cose positive, creando un danno generale. Ecco perché dobbiamo tornare all’insegnamento che viene dai politici dell’epoca e ricreare le condizioni per vivere ancora una stagione di collaborazione.
Rispetto a quella fase storica, oggi il mio è stato solo un lavoro di coordinamento perché sono convinto che non ci sarà storia senza memoria; e ora il futuro di Orvieto è solo in un sistema di territorio”. 
  

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Ultimo aggiornamento
17/11/2018