All’Unitre Orvieto appuntamento di fine anno con la musica immaginifica degli Old Rock City Orchestra

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All’Unitre Orvieto appuntamento di fine anno con la musica immaginifica degli Old Rock City Orchestra

COMUNICATO STAMPA n. 971/18 G.M. del 18.12.18 
All’Unitre la musica immaginifica degli Old Rock City Orchestra. Giovedì 27 Dicembre ore 17 a Palazzo Simoncelli presentano il nuovo album THE MAGIC PARK OF DARK ROSES 
(ON/AF) – ORVIETO – E’ all’insegna del progressive rock l’appuntamento di fine anno dell’Unitre di Orvieto che, Giovedì 27 Dicembre alle 17 a Palazzo Simoncelli – ingresso libero – ospita la band orvietana degli Old Rock City Orchestra, che il 10 ottobre scorso ha pubblicato il terzo disco intitolato “The Magic Park of Dark Roses”. Il primo della nuova formazione a tre composta da Cinzia Catalucci voce e tastiere, Raffaele Spanetta alla chitarra e Michele “Mike” Capriolo alla batteria. 
Un album popolato di atmosfere psichedeliche, liriche visionarie e un sound heavy-prog di cui gli  Old Rock City Orchestra racconteranno la genesi, ripercorrendo un’attività artistica iniziata  circa nel 2009 dapprima in Italia e subito dopo all’estero; con loro a ripercorrere questa esperienza musicale il giornalista Antonello Romano
L’introduzione e il contributo multimediale è a cura di Alberto Romizi, vicepresidente Unitre che illustrerà la storia e l’evoluzione del rock progressivo, poliedrico genere musicale nato in Inghilterra alla fine degli anni ’60, diffusosi anche in Italia ad opera di gruppi come PFM, Area, Le Orme, Banco del Mutuo Soccorso.
È in questo filone di musica “immaginifica”, ancora attivo e apprezzato in tutto il mondo, che si inserisce la produzione degli Old Rock City Orchestra, formazione che si caratterizza per la fusione delle sonorità tipiche del rock delle origini con la psichedelia, la musica classica, il folk e il blues-rock.
“Il tradizionale appuntamento di fine anno – afferma il Presidente dell’Unitre, Riccardo Cambriquest’anno ha i colori del rock sofisticato e di ricerca. Chi lo avrebbe detto che una giovane e grintosa band orvietana avrebbe potuto presentare la propria Musica Immaginifica presso la sede Unitre? Sono convinto che questa proposta coglierà l’interesse dei nostri associati e di coloro che desiderano conoscere una delle tendenze culturali che ha maggiormente caratterizzato la musica internazionale di fine Novecento”.

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Ultimo aggiornamento
18/12/2018