COMUNICATO STAMPA n. 918/19 C.C. del 30.12.19
Il Consiglio Comunale ha ratificato le variazione d’urgenza al Bilancio di previsione 2019/2021 per acquisto di un bene strumentale per il Servizio di Protezione Civile, per maggiori trasferimenti dalla Regione per i Servizi Sociali e per maggiori entrate per proventi derivanti dalla gestione dei beni
(ON/AF) – ORVIETO – Il Consiglio Comunale ha approvato (10 favorevoli: maggioranza; 4 astenuti: opposizione) le delibere di Giunta n. 266 e n. 278 rispettivamente del 21 e 28 novembre scorso inerenti la “Variazione d’urgenza al Bilancio di Previsione 2019-2021 – annualità 2019” per acquisto di beni per la Funzione Associata di Protezione Civile e la “Variazione d’urgenza al Bilancio di Previsione 2019-2021 – annualità 2019 – per maggiori trasferimenti dalla Regione per i Servizi Sociali e per maggiori entrate per proventi derivanti dalla gestione dei beni”.
Le pratiche sono state illustrate dall’Assessore al Bilancio, Piergiorgio Pizzo il quale ha spiegato che “la prima delibera è riferita alla spesa di 16.000,00 Euro, finanziata dai contributi dei Comuni, per la fornitura del Modulo Container Cucina, bene strumentale di cui dotare il Servizio Associato di Protezione Civile, prendendoli da una entrata straordinata dei diritti di segreteria per le licenze edilizie, bene del valore di circa 50 mila euro, in parte cofinanziato dal Comune e in parte dalla Protezione Civile.
La seconda riguarda, invece, da un lato l’aumento della previsione di spesa di 118.242,15 Euro inerenti l’assegnazione da parte della Regione Umbria al Comune di Orvieto dei trasferimenti per le funzioni relative all’assistenza agli alunni con handicap nelle scuole di secondo grado, una spesa questa per i Servizi Sociali che è molto cresciuta negli ultimi anni e che è già all’attenzione dei Sindaci della Zona Sociale dell’Orvietano i quali, per il nuovo anno, dovranno valutare come organizzare nuove entrate.
L’altro intervento riguarda lo stanziamento della somma di 9.000,00 per le spese di riscaldamento del Teatro Comunale ‘Luigi Mancinelli’ in conseguenza delle gestione diretta degli eventi teatrali già programmati per il periodo di Umbria Jazz Winter e altri appuntamenti invernali. Ricordo infatti che il teatro funziona regolarmente mentre è la TeMa che ha problemi. Il teatro continuerà a funzionare nel 2020 con una gestione diretta del Comune. La spesa in questione doveva essere volturata al gestore, ma in realtà per la situazione finanziaria del’associazione, queste utenze non erano mai state conteggiate e prese in carico. Il teatro dunque resta aperto, sarà sempre più aperto a disposizione dei cittadini, a partire da una nuova stagione teatrale che ci apprestiamo a preparare”.
Dibattito:
Stefano Olimpieri (“Lega – Salvini per Orvieto”: “al di là dell’importo di 9 mila euro che è minimale, questa cifra assume un carattere politico fondamentale ed evidenzia un cambio di passo radicale per la gestione del teatro. Innanzitutto è una risposta a chi, in modo strumentale, diceva che il teatro non si sarebbe più aperto, che Umbria Jazz Winter non si sarebbe fatto e così via. C’è quindi la volontà, concretizzata da parte dell’Amministrazione Comunale, di tornare alla gestione diretta dei cosiddetti ‘asset’ della città e questo potrebbe essere anche per altre situazioni. Ciò dimostra che c’è la volontà politica di fare dei passi importanti e rimettere il Comune al centro della gestione culturale della città. Le formule verranno studiate in corso d’opera. Questo però è un primo segnale politico importante. Su questa strada si può veramente non parcellizzare la gestione culturale/turistica della città e quindi tornare a rimettere il Comune al centro delle decisioni e delle progettualità di prospettiva a cui è legato un percorso di sviluppo della città stessa”.
Martina Mescolini (Capogruppo “Partito Democratico”): “l’atto di per sé non stravolge il bilancio dell’Ente, tuttavia per come sta venendo avanti il dibattito sono doverose delle precisazioni. Sui 16 mila euro destinati alla Protezione Civile vorrei sapere come avvengono ora queste procedure essendo la protezione civile una Funzione Associata, ovvero se tale cifra proviene dal solo Comune di Orvieto o se invece è frutto di una compartecipazione di altri Comuni. Trattandosi di risorse cospicue finalizzate a una questione importante vorremmo capire come il comune gestisce la Funzione Associata.
Circa le risorse sui Servizi Sociali accogliamo favorevolmente la decisione. Le maggiori entrate da parte della Regione, sono frutto, diciamolo, anche del lavoro positivo fatto dalle passate amministrazioni di cui oggi si possono cogliere i frutti positivi. Nel 2020 abbiamo delle problematiche per il mantenimento dei servizi socio-assistenziali per i 12 Comuni, quindi da subito dobbiamo metterci al lavoro per reperire le risorse che possano garantire il rispetto del livello dei servizi raggiunti, anche di quelli per l’integrazione scolastica.
Sulla TeMa apprendiamo oggi che c’è una linea da parte del Comune e cioè quella della gestione diretta. Attendiamo di vedere gli sviluppi. Scelte che sicuramente sono diverse e che portano ad un cambiamento. E’ un fatto che la stagione teatrale 2019/20 non è stata fatta e che questa Amministrazione ha scelto di bloccare scegliendo di bloccare anche tutte le attività della TeMa. I cittadini, pochi o molti che siano, vanno rispettati se esprimono il loro giusto parere. Ad oggi la TeMa non è ancora fallita, è ancora tutto fermo, Intanto, si stanno facendo pagare le colpe di una situazione pregressa all’ultimo CdA. Questo è grave! Vorrei allora ricordare che la TeMa non era un ente privato e che anche il Comune potrà essere chiamato alle sue responsabilità! Prendiamo atto che questo è il cambiamento! Nessuno di noi è contento di vedere ridotte le politiche culturali del Comune riconducendole solo al teatro. Per noi cultura ha un altro tipo di significato, ad esempio quello educativo: ricordo infatti che nell’ultimo anno oltre 2000 studenti hanno potuto accedere ad eventi culturali, ma quest’anno questo non è accaduto!”.
Andrea Sacripanti (Capogruppo “Lega – Salvini per Orvieto”): “stimolato dalla discussione sulla questione TeMa (ancorché fuori tema), nelle settimane scorse sui social sono stati prodotti decine e decine di post da parte di ex amministratori che si rallegravano perché a dicembre non si sarebbero svolti degli eventi. In realtà solo un evento è slittato a febbraio: Orvieto Tango Festival. Il realtà tutto è rimasto come programmato. Quindi è vero che c’era chi gufava? UJW infatti c’è e va alla grande e tutti sono soddisfatti! Il punto vero è che, contrariamente a chi gufava, è stato garantito tutto! Quindi c’è chi si diletta a gufare e chi, come noi, dà delle risposte.
Se avessimo perpetuato la gestione TeMa, in assenza si garanzie, non so come sarebbe finita. Noi stiamo attuando un cambio di passo con nuove prospettive, che io condivido, o almeno noi ci stiamo provando! Rendere più virtuosa la gestione di vari ambiti, compreso il Teatro, è uno degli obiettivi di questa Amminustrazione. Tutta l’opposizione ha letto la relazione dell’esperto consulente in crisi d’impresa che è tra i più qualificati d’Italia. Se avessimo seguito le tesi dell’opposizione e quelle dell’ultimo CdA, a cui va dato atto del lavoro svolto, il debito di 1,5 mln di euro non si sarebbe mai ristrutturato, perché non si poteva ristrutturare grazie al bando che la passata Amministrazione aveva confezionato. Dire che si sarebbe potuto ripianare il debito in due anni significava dire una bugia agli orvietani e prenderli in giro! Da tre mesi nessuno della passata Amministrazione ha speso una parola per gli stipendi dei dipendenti della TeMa che sono fermi a tre mesi fa e che ci sono decine e decine di migliaia di euro di debiti nei confronti del Comune. Nulla è stato detto dai Consiglieri di minoranza che oggi siedono in Consiglio e che ieri erano in maggioranza. Nulla per dare una impronta più virtuosa all’Associazione TeMa è stato fatto se non un bando. Allora andiamo a vedere quando si sono formati i debiti e quando con le alzate di mano le maggioranze di allora, avallavano certe scelte”.
Cons. Cristina Croce (Capogruppo “Siamo Orvieto”): “riportiamo i toni in un clima di rispetto reciproco. Il mio invito è di evitare che si esuli più di tanto da un atto che è prettamente tecnico. Sono anche io costretta tuttavia a rimarcare alcune cose sollevate dallo stesso Assessore Pizzo. Non capisco perché si debba parlare della questione TeMa sempre e solo in queste circostanze, con questi toni e con modalità inconsuete e poco democratiche per discutere di questa cosa. Sono stupita di certe cadute di stile. Pertanto, fateci capire perché e come l’Amministrazione è arrivata alla decisione della gestione diretta, come ci dicono l’Assessore Pizzo e il Consigliere Olimpieri e, soprattutto, se non c’è una modalità diversa e più democratica di discutere in maniera più serena e costruttiva. Annuncio l’astensione”.
Cons. Franco Raimondo Barbabella (Capogruppo “Prima gli Orvietani”): “rimarco il dispiacere nell’assistere a dei comizi, e mi auguro che stasera sia stata una serata particolare. Ma se lo stile della maggioranza è questo, allora invito il Sindaco a riflettere attentamente. Io non parteciperò più a gazzarre come questa, né accetterò provocazioni! Mi auguro che anche lei sia infastidita da questi toni da comizio! Spero che il Sindaco mi dia atto che quando propongo degli atti faccio delle proposte. Quindi mi auguro che sul futuro del teatro ci sia una proposta dell’Amministrazione e una discussione ad esempio sul Teatro, non avvenga di riflesso rispetto ad altre pratiche. Del resto il nostro diritto/dovere di Consiglieri è quello di capire per dare il nostro contributo. In conclusione, prendo atto delle pratiche presentate ma, per favore, sulle strategie impostiamo la discussione in un altro modo”.
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