Approvato dal Consiglio Comunale il rendiconto di gestione – Anno 2020

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Approvato dal Consiglio Comunale il rendiconto di gestione – Anno 2020

COMUNICATO STAMPA n. 680/21 C.C. del 19.08.21
Consiglio Comunale approva Rendiconto di gestione dell’esercizio finanziario 2020
• Approvata la risoluzione con la quale si dà mandato al Sindaco e alla Giunta di mettere in atto tutti gli atti formali e sostanziali affinché il Comune di Orvieto avanzi istanza di fallimento verso il Consorzio Crescendo 
(ON/AF) – ORVIETO – Con 9 voti favorevoli dei soli consiglieri di maggioranza presenti (assenti quelli di opposizione, due dei quali giustificati), il Consiglio Comunale ha approvato all’unanimità il Rendiconto della Gestione per l’esercizio finanziario 2020 che comprende il Conto del Bilancio, il Conto del Patrimonio, il Conto economico e i relativi allegati.
Con il medesimo esito di voto, è stata approvata la risoluzione proposta dal Cons. Stefano Olimpieri con la quale il Consiglio Comunale di Orvieto da incarico al Sindaco ed alla Giunta di “mettere in atto tutti gli atti formali e sostanziali affinché il Comune di Orvieto avanzi istanza di fallimento verso il Consorzio Crescendo”.  
L’atto è stato presentato dall’Assessore al Bilancio, Piergiorgio Pizzo, il quale ha detto che secondo la normativa vigente, l’Amministrazione ha proceduto al riaccertamento ordinario dei residui attivi e passivi esistenti alla fine dell’esercizio a seguito del quale sono state apportate variazioni agli stanziamenti del bilancio di previsione armonizzato 2021/2023 per la reimputazione dei residui attivi e passivi e del fondo pluriennale vincolato in parte entrata nel rispetto degli equilibri generali e parziali di Bilancio. Inoltre, l’accantonamento al Fondo crediti di dubbia esigibilità è stato effettuato con le modalità di calcolo indicate dalla Corte dei Conti sezione regionale di controllo per l’Umbria relativa ai rendiconti 2017-2019 del Comune di Orvieto, mentre la sentenza della Corte costituzionale n. 80/2021 ha dichiarato illegittimo il dispositivo di ripiano del Fondo anticipazioni di liquidità previsto dal Decreto Legge 162/2019. L’Assessore ha ricordato, infine, che in sede di conversione del DL “Sostegni-bis” è stata concessa la possibilità di riassorbire il maggior disavanzo dovuto alla corretta costituzione del Fondo anticipazioni liquidità in un arco temporale di 10 anni, a decorrere dall’esercizio 2021, anziché nei tre anni previsti dalle tempistiche ordinarie, nonché la costituzione di un fondo di 660 milioni di euro, da ripartire fra gli Enti aventi diritto, stanziato per fronteggiare in parte le esigenze di ripiano dei disavanzi prodotti dalla sentenza della Corte Costituzionale 80/2021.
“Duole dover notare oggi l’assenza della minoranza, così come nella commissione consiliare dei giorni scorsi dedicata alla pratiche di bilancio – ha aggiunto l’Assessore – si tratta infatti di temi di interesse della città su cui avremo avuto piacere ad ascoltare le considerazioni dei gruppi di opposizione. E’ il consuntivo di un anno difficile per tutti, ma che si chiude comunque con prospettive interessanti per lo sviluppo. Viene coperto di debito a seguito delle sentenza della Corte Costituzionale e anziché correre dietro all’uscita dal predissesto, abbiamo atteso il provvedimento delle camere che prevede il rientro del debito in dieci anni. Una conferma quindi di ciò che abbiamo sempre sostenuto. Dopo aver messo una pietra definitiva sulla questione TeMa, stiamo mettendo anche la parola fine sul Consorzio Crescendo, una operazione fallimentare sin dalla sua nascita, ed abbiamo accantonato le risorse per gestire serenamente quella partita fino a mettere la parola fine. Abbiamo continuato ad accantonare risorse per la vicenda dello swap e vedere così una definizione dell’operazione iniziata nel 2009/2010 perché non si possono continuare a portare avanti situazioni di stallo. Altre operazioni significative sono state l’intervento importante sulle tasse, sull’occupazione di suolo pubblico e i bandi per le famiglie più bisognose”. 

Dibattito:
Cons. Stefano Olimpieri (Capogruppo “Gruppo Misto”): “colpisce l’assenza dei colleghi di opposizione soprattutto in un giorno dove si discutono pratiche importanti per la città e si fa un consuntivo di un anno difficile per tutti come è stato il 2020. Il Consiglio deve dare indirizzi politici all’Esecutivo, quindi l’assenza oggi dei gruppi di opposizione, al di là delle polemiche, va comunque stigmatizzata. Io stesso, talvolta, sono stato da solo ma non per questo mi sono sottratto al confronto. Desidero precisare che il mio ragionamento non vale per il Cons. Franco Raimondo Barbabella che è stato colpito da un lutto familiare perla Cons.ra Donatella Belcapo che ha giustificato la sua assenza per ragioni di salute. Oggi parliamo del consuntivo ed anche della sostenibilità dei conti del Comune. E allora: fu una operazione improvvida quella dell’uscita anticipata dal predissesto che si è poi rivelata sbagliata tanto che, con una sentenza della Corte Costituzionale dello scorso anno, viene certificato che sì l’operazione del 2017 era sbagliata. Va ricordato, peraltro, che la politica nazionale è intervenuta verso tutti quegli enti locali che si trovavano in situazioni simili al nostro comune. Oggi dunque confermiamo che il Bilancio al 31 dicembre 2020 è in equilibrio. Altro elemento fondamentale è quello relativo al ‘Consorzio Crescendo’, rispetto al quale presento una risoluzione per chiedere di procedere con l’istanza di fallimento e chiudere questo carrozzone, che peraltro è stato un fallimento acclarato, i cui beni valgono zero. Un fallimento non si può portare avanti all’infinito, ritengo quindi che il Comune di Orvieto si faccia capofila di altri enti per portare a termine questa operazione. La Giunta ha fatto un atto politico importante postando in bilancio una somma adeguata per ripianare il Consorzio della quota di spettanza del nostro comune in quanto socio dello stesso copnsorzio. Il fatto politico più rilevante è quello di dover oggi ragionare con l’assenza di quelle forze politiche che furono protagoniste di quelle scelte fallimentari. Altro capitolo di quell’epoca storica è quello dei derivati o swap RBS e BLN e allora va ricordato che fu bravissimo l’Assessore al Bilancio, Maurizio Romiti durante la Giunta Concina, nel chiudere gli swap con l’accordo transattivo con una banca scozzese, e lungimirante  l’attuale Amministrazione Tardani che ha mosso causa a BNL, vinta in primo grado, e per la quale stiamo accantonando risorse in attesa del pronunciamento del secondo grado. Sono operazioni strutturali con le quali diciamo alla città che abbiamo cambiato passo rispetto al passato. In definitiva, la politica si fa con gli atti motivati in Consiglio Comunale dove, ribadisco, è necessario il confronto. Mi rammarico quindi dell’assenza non giustificata di alcuni consiglieri di opposizione”. 

Il Cons. Stefano Olimpieri ha poi illustrato la seguente risoluzione:
“Il Consorzio Crescendo è una struttura consortile a totale partecipazione pubblica a cui partecipano diversi Comuni della Provincia di Terni, la Regione Umbria, tramite la società strumentale Sviluppumbria, la Provincia di Terni e la Comunità Montana;
Il Comune di Orvieto è socio del Consorzio con una percentuale di circa il 13%;
Dal 2013 il Crescendo è stato posto in liquidazione in quanto lo stesso Consorzio aveva decretato la impossibilità di continuare nella gestione ordinaria a causa di un monte debiti al di sopra di ogni limite accettabile.
Nel 1999 il Consorzio era nato come strumento che avrebbe dovuto creare sviluppo ed occupazione ed invece ha creato debiti su debiti e gli investimenti effettuati si sono rilevati fallimentari, tanto che la liquidazione che ormai viene avanti da otto anni non riesce a vendere i beni di proprietà dello stesso Crescendo perché sono fuori mercato.
Se è vero, come è vero, che la liquidazione viene avanti da otto anni e non si è ancora trovata una soluzione operativa per tornare in bonis, gli Enti Pubblici hanno il dovere morale e politico, oltre che economico, di ‘tirare una linea’ e fermare questi lento stillicidio della liquidazione che non porta nessun risultato.
Per troppi anni la politica ha chiuso gli occhi: oggi è giunto il tempo di invertire la marcia e chi ha responsabilità politiche deve agire per dare soluzioni e per uscire da paludi ed immobilismo.
Dalla lettura analitica delle poste inserite nel conto consuntivo 2020, si legge che sono stati appostati nel capitolo del ‘fondo accantonamento per perdite delle partecipate’ circa 376 mila euro, somma che rappresenta l’importo che il Comune di Orvieto dovrebbe sborsare per chiudere definitivamente la propria ‘avventura’ all’interno del Crescendo: in buona sostanza, la Giunta ha inserito nel bilancio del Comune una cifra che potrebbe essere usata per uscire dal Consorzio.
Aver inserito la somma di cui sopra rappresenta un fatto politico innovativo che necessita una spinta da parte del Consiglio Comunale: il Consiglio ha la concreta possibilità di tornare ad essere organo di indirizzo politico e dettare linee guida all’organo esecutivo.
La somma appostata sul fondo perdite partecipate dà la possibilità di poter sollecitare la Giunta ad incardinare tutti gli atti prodromici ad avanzare istanza di fallimento nei confronti del Consorzio Crescendo, al fine di chiudere definitivamente un ‘carrozzone’ pubblico che nel corso di più di vent’anni ha prodotto solo disastri finanziari, economici e politici.
Per quanto sopra esposto si chiede che il Consiglio Comunale di Orvieto disponga al Sindaco ed alla Giunta di mettere in atto tutti gli atti formali e sostanziali affinché il Comune di Orvieto avanzi istanza di fallimento verso il Consorzio Crescendo”.

Cons. Andrea Sacripanti (Capogruppo Lega – Salvini per Orvieto”): “a parte i consiglieri giustificati Belcapo e Barbabella, al quale rinnovo le condoglianze del mio gruppo, dico che quello di oggi è un momento triste per la città perché quanto accaduto è uno sgarbo alla città. Non solo un atto di vigliaccheria che oltraggia le istituzioni ma perché il bilancio è un atto fondamentale ed il consuntivo è l’occasione per confrontarci con franchezza ed evidenziare cosa di buono o meno è stato fatto. Oggi una parte che rappresenta una fetta importante dell’elettorato è assente e questo è un danno. Oggi non ci sono l’ex Sindaco Germani e l’ex Vice Sindaco Croce che non ci danno l’opportunità di confrontarci. La risoluzione di Olimpieri, che voteremo convintamente, dimostra che questi carrozzoni che sono serviti per rapide carriere politiche, sono stati in realtà strutture inutili che nulla hanno prodotto lasciando anzi deserte, aree che dovevano essere polmone per lo sviluppo. Il cambio di passo è che l’attuale Giunta si appresta a tagliare un altro ramo secco. Se le sedi di partito orvietane hanno avuto delle responsabilità pesanti, oggi noi dobbiamo fare uno sforzo ulteriore per alzare la voce in Regione per chiamare in causa chi, nelle passate gestioni della regione, sono stati correi dei disastri creati dal Crescendo. Dobbiamo ripensare a come gestire quell’area, quindi la regione non dovrà abbandonarci e aiutarci in breve tempo attraverso un progetto, a dotarci di una nuova prospettiva. Quello del 2020 è stato un bilancio di sviluppo e le risorse nazionali sono state impegnare per alleggerire il peso tributario per le nostre aziende. Anche questo è segno del cambio di passo perché quando la precedente amministrazione entrava in possesso di risorse si adoperava per impegnarle nell’uscita dal predissesto, deficit che peraltro non è stato ripianato. Nonostante le difficoltà l’attuale Amministrazione ha lavorato al rilancio della città attraverso la promozione turistica e le straordinarie presenze di questo periodo dimostrano la giustezza di questa scelta. La ripresa è in atto, ma la strada è ancora molto lunga e insidiosa. Il turismo è la nostra prima azienda ma dobbiamo incentivarne ancora di più la consistenza e il valore. Non ci nascondiamo delle note dolenti come quella di intere aree del centro storico inutilizzate che potrebbero rappresentare un nuovo asset di sviluppo, mi riferisco ad immobili che attendono soluzioni: la caserma Piave, palazzo Monaldeschi che va valorizzato. Un bene che non è del Comune, ma in questo caso dalla Diocesi di Orvieto-Todi proprietaria dell’immobile e dal Vescovo auspico che giungano dei segnali. Inoltre, in Senato una commissione intergruppo, sta lavorando per ridare fiato ai Tribunali nell’ottica della giustizia di territorio, ovvero si sono riaperte speranze per i tribunali minori ed eventuali possibilità di riapertura Come è noto dopo la riforma degli ultimi anni, di fatto la giustizia è stata rallentata, i costi sono aumentati perché i tribunali che hanno accorpato le sedi hanno avuto bisogno di prendere altri locali in affitto. Quindi dobbiamo ragionare anche su questo tema, personalmente mi metto a disposizione per costruire contatti istituzionali volti al raggiungimento di un risultato. La politica si deve interessare di queste grandi questioni non perché il Consiglio Comunale è depositario della verità ma perché tutti dobbiamo ritrovare il senso della ragione ed avere ben saldi i valori del rispetto per chi ci ha eletto e per coloro che ci hanno preceduto su questi scranni. Sulle grandi questioni è giusto che si apra il dibattito con la città e le categorie”. 

Cons. Alessio Tempesta (Capogruppo “Progetto Orvieto”): “sul bilancio consuntivo avrei gradito che si misurasse tutta l’assise comunale e, al di là di due situazioni ampiamente giustificate, mi rivolgo a quella parte di componenti di questa assise oggi assenti, richiamando il concetto di responsabilità. Un sinonimo di responsabilità è la colpa, ma io voglio sottolineare il significato di assunzione di responsabilità delle scelte che si fanno nell’interesse di tutti i cittadini per il benessere e lo sviluppo collettivo. Trovo che spiegare le proprie ragioni sui social non è il modo di accettare il confronto politico. Ci sono scelte importanti fatte da questa Amministrazione che ha allocato le risorse necessarie per chiudere l’ennesimo carrozzone del Consorzio Crescendo messo in piedi da una politica del passato. Tra le altre scelte fatte dall’Amministrazione Tardani c’è la messa in liquidazione della TeMa, la rinegoziazione dei BOC rimettendo risorse importanti sul bilancio; e ancora l’avvio della procedura per poter uscire dalla Sii, ovvero dal sistema di gestione privata dell’acqua; e poi l’approccio verso l’ex Ospedale per potervi realizzare una piccola struttura di prima accoglienza quando altre amministrazioni volevano farne un albergo aprendo a chissà quali speculazioni. Questa Amministrazione ha chiesto di dare mandato ai nostri legali per rivedere il contratto della gestione rifiuti a Cosp, quando altri avevano svenduto la nostra discarica a Cosp ed Acea; un’altra questione come RPO per la valorizzazione ex caserma è tramontata; con lungimiranza l’attuale amministrazione con responsabilità (e non colpevolezza) ha messo risorse per sollevare imprese dai costi tributari. Oggi diciamo ai cittadini che siamo responsabili verso la città tutta, anche di quella parte che non ci ha dato il consenso. Non è l’amministrazione di una destra che se la canta e se la suona o che sfugge alle responsabilità! Voto favorevole al bilancio e alla risoluzione”.
Presidente Assemblea, Umberto Garbini (Capogruppo “Fratelli d’Italia”): “condivido la risoluzione presentata da Olimpieri a cui riconosco l’impegno e la lungimiranza avuta da molti anni a questa parte sul tema del Crescendo. All’Assessore Pizzo dico che siamo di fronte ad un bilancio in cui viene dettata una linea e si affrontano varie tematiche. Oggi, invece, laddove c’è la necessità di confrontarci mancano i consiglieri di opposizione. Non è normale che vengano sollevati vizi di forma nelle convocazioni del Consiglio. Da Presidente ho l’obbligo di dire che la minoranza deve decidere se vuole far parte dell’Assise cittadina o meno, perché talvolta accade che ad ogni convocazione del Consiglio si accampano problemi procedurali inesistenti. Questo è ostruzionismo. Ricordo una Capigruppo in cui si discuteva dell’alienazione del Castello di Montiolo e la minoranza disertò quell’assise. Forse, come qualcuno mi ha fatto notare, non sono abituati a fare opposizione o a farla in modo corretto. Per la seduta di oggi ho ricevuto telefonate da Barbabella e Belcapo, ma non dagli altri consiglieri di opposizione che contestano e disertano creando solo problemi procedurali inesistenti. Voterò a favore”.  

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Ultimo aggiornamento
19/08/2021