COMUNICATO STAMPA n. 378/20 C.C. del 03.05.21
Consiglio Comunale approva atto di indirizzo su attuazione di Progetti Utili alla Collettività (P.U.C.)
(ON/AF) – ORVIETO – Il Consiglio Comunale ha approvato all’unanimità (14 favorevoli) l’atto di indirizzo per l’attuazione dei Progetti utili alla collettività (PUC) di cui al Decreto Ministeriale 22 ottobre 2019, promosso dai gruppi consiliari di maggioranza: “Lega Salvini per Orvieto”, “Fratelli d’Italia”, “Forza Italia”, “Progetto Orvieto” e “Gruppo Misto” attraverso la mozione che impegna il Sindaco e la Giunta comunale a dare seguito alle procedure previste dando mandato ai Dirigenti/Responsabili dei Servizi/Settori dell’Ente di predisporre Progetti Utili alla Collettività, le cui attività dovranno essere individuate a partire dai bisogni e dalle esigenze della Comunità, tenuto conto anche delle opportunità che le risposte a tali bisogni offrono in termini di crescita delle persone coinvolte.
Illustrando l’atto di indirizzo contenuto nella mozione, il Cons. Andrea Sacripanti (Capogruppo “Lega Salvini per Orvieto”) ha richiamato la normativa vigente in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni (legge n. 26/2019) e il Decreto del Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali (22 ottobre 2019) inerente la “Definizione, forme, caratteristiche e modalità di attuazione dei Progetti utili alla collettività (PUC)”.
“Il Reddito di Cittadinanza prevede per i beneficiari la sottoscrizione di un patto per il lavoro o di un patto per l’inclusione sociale – ha precisato – all’interno di tali Patti è prevista, per i tenuti agli obblighi, la partecipazione a Progetti Utili alla Collettività, quali ‘progetti a titolarità del Comune, utili alla collettività in ambito culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni, cui il beneficiario del Rdc è tenuto ad offrire la propria disponibilità ai sensi del decreto-legge n. 4/2019. I PUC sono da intendersi come attività di restituzione sociale per coloro che ricevono il beneficio del Reddito di Cittadinanza e rappresentano un’occasione di inclusione e di crescita per i beneficiari e per la collettività. L’art. 4 del decreto, condiziona l’erogazione del medesimo beneficio alla dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro, nonché ad un percorso personalizzato di accompagnamento all’inserimento lavorativo e all’inclusione sociale secondo le modalità ed i requisiti previsti, ai fini della realizzazione dei cosiddetti ‘Patto per il lavoro’ e ‘Patto per l’inclusione sociale’”.
“Il principio cardine dei PUC – ha aggiunto – è che le attività previste nell’ambito dei progetti non sono in alcun modo assimilabili ad attività di lavoro subordinato o parasubordinato o autonomo. Il progetto prevede l’organizzazione di attività da parte dei Comuni e degli altri soggetti individuati dalla normativa, non sostitutive di quelle ordinarie e riguardanti sia nuove attività che potenziamento di quelle esistenti. I progetti devono partire dai bisogni della collettività, devono prevedere occasioni di ‘empowerment’, tenendo conto delle competenze individuali, e possono essere attuati negli ambiti culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni. Le attività previste dai progetti possono avere differenti durate, a seconda delle caratteristiche e degli obiettivi dei progetti stessi. Ogni cittadino beneficiario del Reddito di Cittadinanza tenuto agli obblighi è tenuto ad un impegno di almeno otto ore settimanali e fino ad un massimo di 16 ore settimanali, a seguito di accordo tra le parti.
Nei progetti a titolarità comunale, i Comuni, singoli o associati, sono responsabili dell’approvazione, dell’attuazione, del coordinamento e del monitoraggio degli stessi, con le modalità indicate nel decreto 22 ottobre 2019. I progetti possono essere attuati anche con l’apporto di altri soggetti pubblici e del privato sociale, come definiti nel D. Lgs. n. 117/2017 recante il Codice del Terzo Settore. Il decreto 22 ottobre 2019 ritiene auspicabile, infatti, il coinvolgimento degli Enti del Terzo settore, individuati attraverso procedura ad evidenza pubblica, nel rispetto dei principi di trasparenza, imparzialità, partecipazione e parità di trattamento.
L’attivazione della procedura pubblica sarà curata dal Comune di Orvieto sia in proprio sia eventualmente quale Comune capofila dell’Ambito sociale di zona, qualora si ritenga di coinvolgere nel progetto l’intero ambito sociale n. 12; gli oneri diretti (copertura assicurativa, formazione sicurezza, fornitura dotazione e quant’altro necessario) per l’attivazione e la realizzazione sono posti a carico del Fondo Povertà e del PON Inclusione in base alle indicazioni fornite dai rispettivi atti gestionali e saranno sostenuti e rimborsati per il tramite dell’Ente capofila per l’attuazione del Piano di Zona”.
“Per i gruppi proponenti tale ordine del giorno – ha concluso – la predisposizione ed attuazione di Progetti Utili alla Collettività costituiscono un’importante opportunità per la collettività locale. Per legge, tali P.U.C. dovranno riguardare i seguenti ambiti: sociale; culturale; artistico; ambientale; formativo; tutela dei beni comuni ed altre attività di interesse generale purché coerenti con le finalità dell’ente, tra le quali: organizzazione di attività turistiche (ambito culturale), radiodiffusione sonora a carattere comunitario (ambito culturale), prestazioni sanitarie e sociosanitarie (ambito sociale), cooperazione allo sviluppo (ambito sociale), agricoltura sociale (ambito sociale), tutela dei diritti (ambito sociale), protezione civile (ambito ambientale), promozione della cultura legalità e non violenza (ambito formativo) e attività sportive e dilettantistiche (ambito formativo)”.
Dibattito:
Sindaco, Roberta Tardani: “accogliamo ed esprimiamo apprezzamento per la mozione. Siamo arrivati un po’ in ritardo ma stiamo provvedendo tramite bando pubblico all’affidamento per la gestione dell’intera procedura e supportare così gli uffici”.
Replica Sacripanti: “ringrazio il Sindaco e l’Amministrazione tutta che hanno colto il valore della proposta. Ribadisco che la mozione presentata dalla Lega è stata condivisa da tutta la maggioranza”.
Franco Raimondo Barbabella (Capogruppo “Prima gli Orvietani”): “il reddito di cittadinanza è uno dei due provvedimenti di bandiera del Governo Conte e penso che, come quello sulla ‘quota cento’ sia sbagliato. Il reddito di cittadinanza, anche se comprensibile è risibile. La questione dei navigator non andrebbe nemmeno ricordata per quanto è triste. Quella dei PUC è una pezza per dare un po’ di senso a soldi che vengono dati senza certezze sui controlli. Non sono contrario ad utilizzare questa opportunità ma va affermato con altrettanta forza che è una pezza a un provvedimento assolutamente irrazionale e sbagliato, che non affronta né il tema dell’assistenza né quello di condizioni diverse per trovare lavoro attraverso gli uffici di collocamento. Lo voterò, ma come pezza ad un provvedimento sbagliato. Quantomeno mi aspetto che l’operazione sia finalizzata e soprattutto controllata”.
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