Attrattori culturali diffusi: Nella programmazione regionale inserito anche l’adeguamento e ampliamento del “Museo della tradizione ceramica orvietana” a palazzo Simoncelli

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Attrattori culturali diffusi: Nella programmazione regionale inserito anche l’adeguamento e ampliamento del “Museo della tradizione ceramica orvietana” a palazzo Simoncelli

COMUNICATO STAMPA n. 138/21 G.M. del 23.02.21 
Attrattori culturali diffusi: Adeguamento e ampliamento “Museo della tradizione ceramica orvietana” a palazzo Simoncelli tra i 31 inseriti del programma di interventi della Regione
(ON/AF) – ORVIETO – C’è anche il progetto definitivo di adeguamento e ampliamento del “Museo della tradizione ceramica orvietana” a palazzo Simoncelli tra i 31 inseriti nel programma regionale di interventi strutturali per gli attrattori culturali diffusi, 20 dei quali saranno subito finanziati dalla Giunta regionale con la riprogrammazione dei fondi Por-Fesr; per i restanti 11, tra cui quello presentato dal Comune di Orvieto, sarà predisposto un successivo stralcio attuativo.
“Quello attivato a novembre dall’assessorato regionale alla Cultura – spiega il Sindaco di Orvieto, Roberta Tardaniera un avviso ricognitivo propedeutico alla predisposizione di un programma regionale di interventi di adeguamento strutturale, impiantistico e funzionale legati alla fruizione post Covid. 
Come Comune abbiamo proposto l’adeguamento e l’ampliamento del Centro integrato di documentazione, ricerca e sperimentazione della ceramica orvietana a palazzo Simoncelli che ci consentirà di arricchire di contenuti il Museo Orvieto Vie che, per come è stato utilizzato negli ultimi anni, non ha mai funzionato. In questa prima fase la Regione ha deciso di finanziare 20 progetti privilegiando quelli che riguardavano strutture che facevano già parte della programmazione di settore, con interventi ormai in corso coerenti alla fruizione post Covid. Sugli altri 11 progetti, tra i quali il nostro più articolato e complesso, la Giunta Regionale reperirà le risorse necessarie in un secondo step”. 

Il progetto, redatto dall’Ufficio tecnico e dall’architetto Valentina Satolli, prevede un investimento di circa 600mila euro di cui la metà attraverso finanziamento regionale e l’altra parte mediante cofinanziamento dell’Amministrazione Comunale attraverso l’accensione di apposito mutuo.
L’intervento prevede lo spostamento degli apparati multimediali di Orvieto Vie nel soppalco già adibito a spazio informativo e nell’ultima sala del museo al piano nobile. Al piano terra, dove sono già presenti due forni, saranno allestiti i laboratori del Centro da destinare a seminari, corsi e dimostrazioni da parte dei ceramisti orvietani. Tutte le otto stanze del primo piano saranno destinate al Museo della tradizione ceramica con un iter espositivo che avrà una progressione cronologica dalle ere preistoriche in cui si formarono le argille di base sulle quali si modellò la Rupe di Orvieto fino alle produzioni dei giorni nostri. 
Il secondo e ultimo piano dell’edificio sarà destinato alla Direzione del Centro con una sala riunioni, un grande deposito per le ceramiche di proprietà comunale e un grande ambiente destinato a frammento teca e laboratorio di restauro
Tra i lavori previsti, oltre agli allestimenti e alla segnaletica, la canalizzazione della fibra ottica, l’impianto anti intrusione, l’impianto di videosorveglianza
Per rispondere alle normative Covid saranno posizionati: un laser scanner all’ingresso collegato con una bussola girevole, un conta persone automatico in ingresso e uscita, la realizzazione di una ventilazione meccanica con la posa in opera di scambiatori d’aria a bassa entalpia in ogni sala. Il percorso museale è inoltre studiato per avere un ingresso e un’uscita separati.
“Questo progetto – conclude il Sindaco – si inserisce nel piano di valorizzazione del patrimonio architettonico del Comune e di rifunzionalizzazione dei principali contenitori del centro storico. Inoltre arricchisce l’offerta turistico/culturale della città puntando non solo sull’esposizione di importanti produzioni ceramiche, simbolo della nostra storia, ma anche su laboratori dove i visitatori potranno venire a contatto con i produttori e vivere quell’esperienza autentica che alla base della nostra promozione turistica”.   

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Ultimo aggiornamento
23/02/2021