COMUNICATO STAMPA del 29.3.23
(COMUNICAZIONE) ORVIETO – Questa mattina, presso la Sala del Refettorio di Palazzo Venezia a Roma, di fronte alla commissione nominata dal Ministero della Cultura, è stato illustrato il dossier di candidatura di Orvieto a Capitale italiana della Cultura 2025 dal titolo “Meta Meraviglia La cultura che sconfina”.
La delegazione della città di Orvieto in audizione era composta dal sindaco e assessore alla Cultura, Roberta Tardani, Cristina Da Milano e Maria Francesca Guida di ECCOM, la società di progettazione che ha assistito l’amministrazione nella redazione del progetto, alcuni dei membri del comitato scientifico, il giornalista e scrittore, Angelo Mellone, l’artista e docente, Cesare Pietroiusti, il regista, conduttore tv e direttore artistico del Teatro Mancinelli, Pino Strabioli, Carla Lodi, responsabile dell’Ufficio Cultura, Vincenzo Carducci, dello staff di Comunicazione istituzionale, la presidente della Fondazione Centro Studi “Città di Orvieto”, Liliana Grasso, e Sophia Angelozzi, rappresentante dell’Associazione “Io ci sono per”. Presente a Roma anche la presidente della Provincia di Terni, Laura Pernazza, e una rappresentanza delle istituzioni e delle associazioni cittadine che hanno collaborato al dossier di candidatura.
“Il progetto che presentiamo oggi – ha detto il sindaco di Orvieto, Roberta Tardani – è il frutto di un processo partecipato ampio, iniziato ormai 3 anni fa, che ha visto coinvolta l’intera città. E’ iniziato tutto dopo la fase di lockdown quando, abbiamo deciso di proporre un nuovo modello di sviluppo della città partendo dalle sue vocazioni culturali. Non poteva essere altrimenti. E’ in quel momento che abbiamo iniziato una analisi attenta dei punti di forza e di debolezza di una città e di un territorio che ha un alto valore culturale ma che aveva bisogno di essere interiorizzato, riattualizzato e governato per proiettare Orvieto in una dimensione che potesse superare lo stato di fatto che la storia gli ha consegnato. La verità – ha aggiunto – è che realtà come le nostre, così piene di storia e di bellezza, rischiano di dare per scontata l’eredita culturale che possiedono. Abbiamo avvertito il bisogno di aprire una nuova narrazione della città che potesse stimolare la creatività e nuove visioni in grado di immaginare un futuro per la nostra città e dare una nuova forza alla sua centralità da un punto di vista culturale, sociale, storico, geografico. Al suo essere luogo di connessioni e cerniera, luogo di transito ma anche di sosta. Grazie a questo lavoro di confronto con tutte le articolazioni sociali ed economiche della città si è sviluppata una nuova energia ed è accresciuto un fermento che abbiamo voluto convogliare in qualche cosa che potesse diventare un modello di sviluppo sostenibile e virtuoso che coinvolgesse soprattutto le nuove generazioni”.
“C’era certamente una base solida da cui partire – ha proseguito – la storia della città. E Orvieto è stata sempre crocevia di storie, culture, linguaggi diversi. Orvieto era la sede del Fanum Voltumnae, il santuario federale delle città etrusche, è stata sede Papale e da qui è stata promulgata la festa cristiana del Corpus Domini. La città è stata fonte di ispirazione per tanti che l’hanno visitata: la bellezza degli affreschi del Duomo ha ispirato Michelangelo per la Cappella Sistina e stimolato le teorie sulla psicoanalisi di Freud. Il titolo di Capitale italiana della Cultura è quindi parte di un processo e rappresenta una opportunità da una parte per valorizzare e consolidare e mettere a sistema quello che già esiste e che attualmente è dominato dai principali attrattori culturali e dall’altra lo sviluppo di una nuova produzione culturale che sarà arricchita per creare nuove opportunità di scambio e collaborazione. Vogliamo che la cultura sia coinvolgente, che entri nella quotidianità e non sia solo destinata a momenti particolari. E vogliamo che diventi la leva di sviluppo del territorio e opportunità di futuro per i nostri giovani che oggi lasciano realtà come le nostre alla ricerca di altro. Probabilmente perché non ancora consapevoli che l’altro è qui, è potente e ricco di possibilità. Ed è in questa ottica di coinvolgimento di pubblici diversi e soprattutto dei giovani la necessità di rinnovare il racconto e la proposta culturale della città, guardando alla contemporaneità, alle nuove tecnologie e a sfide come quella del Metaverso, che noi guardiamo in una ottica di miglioramento dell’accessibilità dei nostri attrattori culturali e sostenibilità nelle gestioni”.
“La nostra – ha spiegato la prima cittadina – è una proposta che sappiamo di poter sostenere e gestire e che può diventare modello per le città creative fondate su questa nuova visione della cultura come opportunità per mettere a sistema il proprio potenziale e le proprie energie. Abbiamo voluto che ci accompagnassero in questo percorso nomi e volti dell’arte, della letteratura, del giornalismo, dell’enologia, dell’innovazione che hanno avuto rapporti e contatti con la città dal punto di vista personale o professionale e che ciascuno con le proprie competenze e professionalità potrà portare un grande valore aggiunto al progetto. Si tratta di persone che non sono estranee alla nostra città a testimoniare e rafforzare il concetto di Orvieto come crocevia di mondi, una realtà aperta e dinamica che sconfina tra ambiti culturali diversi. In questo viaggio Orvieto è meta, punto di arrivo, ma anche punto di partenza per andare oltre ogni oltre confine fisico e virtuale. Orvieto è Meta Meraviglia, la cultura che sconfina”.
L’audizione è stata trasmessa in diretta straming sul canale You Tube del Ministero della Cultura e seguita anche nelle scuole di Orvieto che si sono collegate.
Di seguito il link per riascoltare la presentazione integrale, gli interventi e le risposte alle domande della commissione.
https://www.youtube.com/watch?v=vnFP_ILtycQ
La proclamazione della Capitale italiana della Cultura 2025 avverrà a Roma, alle 11 alla Sala Spadolini del Ministero della Cultura, venerdì 31 marzo 2023.
Sintesi del dossier
Orvieto, crocevia di culture, incontro di mondi e di connessioni culturali, sociali, storiche, geografiche, virtuali. La cultura sconfina, apre a nuove visioni e orizzonti sostenibili, attiva processi creativi partecipati con giovani, cittadini permanenti e temporanei, nomadi digitali e turisti.
Orvieto con la sua candidatura vuole andare oltre i suoi confini e creare un asse del mondo che attraversa le dimensioni temporali, spaziali, culturali e come dice il titolo: “sconfinare”. Uscire dai limiti territoriali e mettersi in connessione con mondi, prospettive, linguaggi, culture, orizzonti sostenibili e plurali. La città è stata sede di crocevia, di incontri, di storia, di armonia e bellezza, con un passato vivo, fiducia nel ruolo della cultura nella vita umana nel presente e con la volontà di rinforzare trame e legami tra persone, luoghi, imprese, risorse territoriali nel futuro.
La prospettiva della proposta è basata sull’ecologia culturale che pone l’accento sull’equilibrio degli aspetti storico-culturali, ambientali, sull’identità del luogo, le sue comunità e il valore delle relazioni. La candidatura è stata costruita attraverso un processo che ha coinvolto istituzioni, organizzazioni culturali e sociali che operano sul territorio, cittadini.
La strategia culturale punta ad alimentare visioni, immaginari e narrazioni, sperimentare diversi linguaggi per promuovere esperienze di comunità e per far crescere, consolidare processi generativi, partecipati, transgenerazionali, interculturali, inclusivi e sostenibili attraverso la cultura.
La proposta individua 6 assi strategici e 13 linee di intervento, a loro volta generativi di 12 azioni specifiche che promuovono: un’ottica integrata e sistemica dei beni e delle attività culturali, la partecipazione attiva anche attraverso processi creativi e co-creativi (Hub culturale), il rafforzamento della coesione e dell’inclusione sociale, in termini di crescita, produzione e partecipazione (Festival del dialogo, della filosofia, del cinema, città della musica), nuove narrazioni, interpretazioni con il coinvolgimento degli artisti e l’uso di linguaggi del contemporaneo (Parco diffuso di arte contemporanea) e di strumenti innovativi (Metaverso), protagonismo dei giovani nella vita culturale di Orvieto (Young Board).
Gli assi strategici e le linee di intervento:
CULTURAL HUB – LABORATORIO DI CONNESSIONI CULTURALI DI COMUNITÀ (LAB_COCO)
L’obiettivo è dotare Orvieto di un’istituzione al servizio della collettività e del suo sviluppo, uno strumento aperto al pubblico per costruire comunità e connessioni con il territorio e le diverse comunità. Uno spazio dinamico dove le persone abbiano la possibilità di incontrarsi, di contribuire in modo proattivo alla creazione culturale e di sperimentare.Uno spazio generativo di produzione culturale e innovazione sociale che faccia convivere artigiani e startup, giovani artisti e operatori sociali, nomadi digitali e cittadini, aule multimediali e archivi storici, eventi culturali e corsi di formazione.
CONNESSIONI TRA PASSATO, PRESENTE E FUTURO – AZIONI DI SISTEMA PER I LUOGHI DELLA CULTURA
Sistema Orvieto
L’azione, sostenuta e coordinata dal Comune di Orvieto e da Carta Unica, avrà come “collante” anche l’utilizzo di una piattaforma digitale, nella quale confluiranno anche diverse tipologie di narrazioni dei luoghi della cultura e della percezione che di essi ne hanno turisti e cittadini. Il sistema avrà poi una dimensione “virtuale” che confluirà nelle attività collegate a Orvieto come “città nel Metaverso”.
Exhibition Centre
All’interno del Museo “Claudio Faina” è stato individuato uno spazio – attualmente in parte adibito ad uffici – che diventerà un centro espositivo di 450 metri quadrati, composto da 8 grandi sale di cui 3 con affaccio su Piazza Duomo con affreschi di fine ‘800. La realizzazione avverrà attraverso una progettazione condivisa e sinergica tra il Museo e il Comune, che preveda a monte una programmazione a mediolungo termine del tipo di mostre che lo spazio ospiterà. Nel programma di mostre confluiranno le opere degli artisti contemporanei che saranno in residenza a Orvieto per la CIDC 2025.
Punto di incontro del Mondo
L’obiettivo è valorizzare l’area archeologica del Fanum Voltumnae, in modo da rendere visibile quella linea che collega il passato e il presente in maniera così potente nel territorio, e creare un legame con la tradizione di Orvieto come crocevia e come luogo mistico (Asse del mondo) in cui si incontrano le energie del cielo e della terra. La valorizzazione del Fanum Voltumnae intende riconnettere questo luogo, profondamente legato al sacro ma anche al profano, con il presente e il futuro della città. L’azione prevista nell’ambito del progetto si focalizza sulla fruizione accessibile del sito da parte di un pubblico eterogeneo: in particolare, si prevede la razionalizzazione dei percorsi presenti e la realizzazione/rifacimento di pannelli didattici, realizzati secondo i criteri dell’accessibilità fisica e culturale, del design for all, e la raccolta di storie da parte dei visitatori, sotto forma di digital storytelling.
CITTÀ DELLA CONOSCENZA E DELL’IMMAGINARIO
Festival della Filosofia
Il festival di filosofia rappresenta un momento di coinvolgimento della città e di riflessione sul Mondo. Il 2025 sarà l’anno in cui le attività del “Festival di filosofia in dialogo” rafforzerà la sua offerta che sarà aperta a livello nazionale e internazionale. Una sezione del Festival sarà dedicata ai bambini in collaborazione con il Festival di filosofia dei bambini di Milano per creare una connessione che va al di là dei confini territoriali e mette in sinergia le esperienze. Prevista anche l’istituzione del premio per una prima opera di un giovane filosofo.
Orvieto Cinema Fest
L’edizione 2025 di Orvieto Cinema Fest sarà ampliata e potenziata anche con una sezione dedicata ai documentari e sarà attivata una collaborazione con festival di cinema per ragazzi per favorire lo scambio e la circolazione della comunità giovanile che è protagonista di processi culturali. I programmi delle manifestazioni saranno concordati tra l’amministrazione comunale e lo Young board. Le metodologie prevedono processi partecipati, design for all, formazione peer to peer, call per ragazzi per la realizzazione di prodotti audiovisivi.
CITTÀ CREATIVA E DELLA MUSICA
Durante l’anno 2025 saranno rafforzate le attività culturali che si svolgono già ad Orvieto da molti anni al fine di promuovere una diversificazione dell’offerta e ampliare, potenziare le possibilità di collaborazione e la connessione con altri territori, paesi, partner, culture diverse e pubblici non ancora raggiunti. Tra le attività ci sono Umbria Jazz Winter, Orvieto Sound Festival, Spazio Musica e Orvieto Festival Piana del Cavaliere.
Premio Anna Marchesini
L’azione si inserisce nel solco di azioni volte a sostenere la creatività giovanile, in particolare nel campo dell’arte drammatica, nel solco delle radici delle città, rappresentate dalla figura poliedrica di Anna Marchesini. Il premio sarà riservato a giovani attori che si sono contraddistinti nel 2025, vedrà la sinergia della città con istituzioni rilevanti nel settore dell’arte drammatica, promuovendo la creatività giovanile e favorendo i percorsi professionali dei giovani attori.
CITTÀ DEL CONTEMPORANEO
Previsto un programma di residenze che mira a creare una piattaforma di scambio per stimolare la creazione artistica contemporanea e innovare le forme di produzione culturale, favorire le connessioni, le relazioni tra i diversi linguaggi e tra i tanti aspetti che caratterizzano Orvieto. Un laboratorio aperto per sviluppare nuove idee, nuovi progetti e formati che possano mettere in relazione il passato, il presente e il futuro. L’obiettivo è quello di raccogliere proposte di artisti, designer che con le loro pratiche, possono dar vita a sperimentazioni e forme di dialogo con la città, con le comunità che la abitano e aprire visioni di nuovi mondi con opere d’arte vive e in rapporto di stretta interdipendenza con il territorio, in una relazione simbiotica con i quartieri, le storie, le voci, le memorie, i sogni. Gli interventi potranno essere sviluppati attraverso tre filoni tematici:
Osmosi storica – VIAGGI SENZA TEMPO. Corteo storico, che è l’evento che la comunità riconosce come proprio, Orvieto in Fiore, la Ceramica e il Merletto saranno tra gli altri aspetti con cui gli artisti dovranno relazionarsi per promuovere nuove forme di interpretazione, narrazione.
Ecologia integrata – TUTTO SCORRE. Attivare pratiche artistiche innovative che si sviluppano da un rapporto dialogico tra arte e mondi che abitano Orvieto, un insieme di identità, storie e memorie del territorio. Per Orvieto sarà la possibilità di un nuovo modo di pensare la natura e di relazionarsi con il paesaggio, in particolare con la risorsa acqua. La Rupe di Orvieto diventerà uno dei luoghi in cui saranno realizzati gli interventi di Land Art per renderli visibili e accessibili da diversi luoghi e in diverse modalità. Connettere visivamente il territorio anche attraverso punti di contatto creati dalle opere d’arte diventa un modo per creare delle relazioni anche oltre i confini geografici.
Creati per e nel Metaverso – DOVE OSA L’IMMAGINAZIONE. Valorizzare e rendere accessibile l’ingente patrimonio della città, attraverso la creazione di progetti artistici che usano il Metaverso per implementare le possibilità di fruizione, di narrazione e di intervento ad Orvieto e che metto in connessione dimensioni, punti di vista e visioni anche in una nuova dimensione virtuale.
Sarà lanciata una call pubblica che selezionerà 20 artisti nazionali e internazionali che usano linguaggi diversi e che presenteranno delle proposte sui tre temi scelti. Una commissione composta da esperti di arte e design e da un rappresentante dello Young Board, selezioneranno gli interventi.
CITTÀ APERTA A TUTTI
L’obiettivo è favorire l’accessibilità per tutti e consolidare l’attrattività della città e del territorio in termini di qualità della vita e di autenticità per diverse categorie di persone.
Semaforo Verde, è un’iniziativa sportiva promossa negli anni dal Comune di Orvieto – Assessorato alle Politiche Sportive e le associazioni di settore. Nasce per mettere a sistema degli spazi per l’attività sportiva dedicata a tutti e sostiene pratiche sportive con una particolare attenzione all’inclusione, l’integrazione sociale a favore di soggetti, adulti e minori, con disabilità fisica e psichica prevedendo la partecipazione attiva di volontari, Operatori e Tecnici Sportivi. Il fine è quello di promuovere la salute psicofisica e sociale, costruendo una modalità per l’esercizio dei diritti di cittadinanza, offrendo opportunità per costruire reti di relazioni, aggregazioni e solidarietà. Nel 2025 saranno implementare e rafforzate le attivitàche si svilupperanno lungo tutto l’arco dell’anno, implementati dei percorsi accessibili per tutti con l’abbattimento barriere fisiche, culturali ed economiche per connettere maggiormente i luoghi e le comunità attraverso lo sport.
Il Festival del dialogo dei giovani, è un’opportunità che consente a studenti di varie scuole di Orvieto di lavorare insieme. Un evento che è organizzato annualmente e durante il quale i ragazzi sviluppano competenze e soft skill come: saper discutere, sapersi confrontare e cooperare. L’edizione 2025 sarà dedicata al dialogo sui valori universali e sulle possibili connessioni (natura, digitale, diversità, ambiente).
Una rassegna di letteratura per l’infanzia e per i ragazzi, l’attivazione di un network nazionale e una Comunità di pratica sull’educazione culturale che si incontra ad Orvieto, luogo simbolo in cui è presente anche il Centro Gianni Rodari che rappresenta un centro di riflessione importante sui temi dell’educazione e che potrà essere un supporto importante per dare rilevanza al momento di incontro e formazione.
Realizzazione di una programmazione a medio-lungo termine di attività mirate all’inclusione sociale, valorizzando il percorso di formazione sugli Interventi assistiti con animali della Fondazione “Centro Studi” integrandolo con interventi di sperimentazione guidata e di innovazione sociale.
CITTÀ VERDE
La Città verde si caratterizza per l’orientamento verso la sostenibilità individuale, sociale, ambientale ed economica che va declinata in vari campi della vita cittadina. L’azione “città verde” si collega anche al progetto Horizon2020 “DivAirCity”26, di cui Orvieto è partner, e che prevede la realizzazione di laboratori di co-creazione con i cittadini sul tema della qualità dell’aria, con finalità legate all’ambiente e all’inclusione sociale) e al “Paese delle Rose”, che prevede un lavoro con le scuole su tematiche ambientali, uno sviluppo dell’attrattività turistica e anche la possibilità di collegamento alla realtà virtuale (Metaverso).
Diario Green, come la sostenibilità fa parte della mia vita. Creazione dei percorsi per ragazzi per ispirare una cultura Green nella vita quotidiana.
Comunità di pratica ecosostenibile per ragazzi. Organizzazione di comunità di scambio e apprendimento tra e per giovani, per rivedere un’economia creativa e verde.
Green Community. Un patto di 9 piccoli borghi che vogliono lavorare insieme per creare una comunità energetica.
Manifesto Orvieto Green. Creare un manifesto della sostenibilità per Orvieto che si aggancia all’Agenda 2030. Previsto un coinvolgimento delle attività produttive locali con obiettivi e strategie condivise, in modo da rinforzare pensiero e programmi green, e la creazione di comunità di discussione permanente sulla sostenibilità con un focus sul settore culturale.
MARCHIO DI COMUNITÀ
La creazione di un marchio di comunità punta a mettere a sistema le energie territoriali, in una logica di programmazione unitaria delle risorse, per rivitalizzare le attività artigianali e produttive. L’obiettivo è di veicolare l’immagine di Orvieto attraverso un unico marchio che mette in relazione la città, le sue peculiarità legate all’enogastronomia (olio, vino, prodotti alimentari) alle tradizioni, design e artigianato (ceramica, lavorazione del legno, merletto), promuove esperienze legate al saper fare e dal fare insieme. In particolare, per quel che riguarda le attività artigianali, il progetto prevede la formazione di giovani in mestieri legati alla tutela e conservazione del patrimonio. Verrà redatto un Manifesto a cui i diversi stakeholder saranno invitati aaderire, ispirato alle migliori pratiche su scala nazionale e internazionale.
Bottega Orvieto: Sostegno alla creazione, di una piattaforma di collaborazione fra produttori, anche di e-commerce, per la valorizzazione delle produzioni tipiche di alto valore.
Design shop Orvieto. Attraverso l’artigianato di qualità e il lavoro dei designer che rielaborano in modo innovativo le antiche tradizioni artigianali. La volontà di creare degli oggetti che hanno una storia che valorizzano il sapere artigianale del territorio in collaborazione con gli artisti. Verrà creata una linea ecosostenibile per favorire produzioni di riuso e riciclo dei materiali di scarto.
Orvieto fashion green. Un ciclo di incontri per sensibilizzare intorno al riciclo creativo e la rigenerazione degli scarti. Un’intera giornata dedicata al savoirfaire, dove le creative mostrano il loro lavoro, in un percorso di laboratori manuali che illustrano in modo fattivo e pratico lo spirito innovativo dei prodotti riciclati. Un evento serale finale centrato su una sfilata collettiva che unisce tutti i manufatti, creando una collezione dal segno artigianale, ecologico e contemporaneo.
Orvieto Experience. La comunità come fattore di traino di una nuova idea di turismo, dove il viaggio diventa esperienza di cittadinanza e di vita. Sempre più persone cercano esperienze in cui possono dare un contributo alla comunità locale in termini di partecipazione attiva ai progetti. Saranno sviluppate attività legale all’Agrifood in collaborazione con le fattorie didattiche e percorsi di valorizzazione del vino e dell’olio.
NARRAZIONE
Obiettivo del progetto è sviluppare una narrazione organica della città di Orvieto e promuovere un sistema culturale integrato; creare immaginari capaci di stimolare la cultura come elemento chiave della sostenibilità e del futuro del territorio; creare una narrazione della città che valorizzi l’idea di città di connessioni con mondi diversi; creare “circoli narrativi” tra varie categorie di cittadini, storytelling più vicino al territorio e che accompagna le comunità e i turisti in nuove forme narrative.
Orvieto nel Mondo. Un archivio delle memorie viaggianti, molte delle persone che hanno vissuto a Orvieto attualmente si trovano in alcune parti del mondo che il progetto vuole riconnettere. Sarà lanciata una call per raccogliere memorie da implementare sulla piattaforma di Live Orvieto.
Orvieto Città nel Metaverso
Orvieto in un mondo immersivo, interattivo e virtuale in cui potrà mettere a disposizione una serie di servizi a cittadini di tutto il Mondo, un modo per far conoscere una parte della città che altrimenti sarebbe invisibile, inaccessibile o poco conosciuta. Saranno valorizzati luoghi chiusi o parzialmente visitabili, sotterranei o altezze a cui non si può accedere, documenti storici che non sarebbero consultabili per problemi di conservazione.
FORMAZIONE PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE
Obiettivo è superare le carenze in tema di gestione del patrimonio culturale e potenziare un’offerta lavorativa orientata ai giovani, sostenere l’imprenditoria nel settore turistico attraverso la progettazione di servizi, potenziare centri polifunzionali per l’offerta turistica, servizi per l’accoglienza dei visitatori, migliorare quantitativamente e qualitativamente le informazioni e l’assistenza. Nel corso del 2025 il Comune di Orvieto metterà a bando un percorso di formativo orientato alla gestione del patrimonio culturale della durata di 60 ore rivolto a giovani (under 35) residenti nel Comune di Orvieto.
GESTIONE E COORDINAMENTO
Il progetto prevede la creazione di una Cabina di Regia (CdR) composta dalle principali istituzioni della città e il Comune. Inoltre, l’amministrazione comunale istituirà due Advisory Board per la gestione complessiva delle attività legate al progetto, che opereranno in stretta sinergia con il Comune e con tutti gli attori coinvolti. Lo Young Advisory Board sarà un comitato formato esclusivamente da 5 giovani under 35, che potranno interagire con i loro coetanei nella condivisione delle linee strategiche legate al programma della Capitale Italiana della Cultura. L’Advisory Board è composto da 10 personalità di rilevanza nazionale nel settore delle arti visive, del cinema e dello spettacolo dal vivo, della letteratura, dell’enologia e dell’innovazione: Cesare Pietroiusti, Susanna Tamaro, Pino Strabioli, Riccardo Cotarella, Rosella Postorino, Angelo Mellone, Clara Tosi Pamphili, Andrea Occhipinti, Alice Rohrwacker, Maximo Ibarra.
COMUNICAZIONE
Oltre alle attività tradizionali, la peculiarità sarà il coinvolgimento dello Young Board, anche nella redazione del piano editoriale, che si declinerà in una serie di azioni che possano facilitare lo sviluppo di legami identitari con il territorio e la curiosità della comunità locale a “misura di giovani” per favorire un maggior protagonismo dei giovani e la possibilità di valorizzare il loro punto di vista. Le azioni specifiche messe in campo per l’implementazione della strategia di comunicazione sono laboratori di fotografia, videomaking, digital storytelling con artisti e associazioni presenti sul territorio per far emergere letture, interpretazioni inedite e partecipate, la comunicazione peer to peer, che prevederà la diffusione da parte degli stessi ragazzi dei contenuti derivanti dalle attività e del “dietro le quinte” tra cui video, foto, la gestione dei social network dedicati in maniera partecipata da un gruppo redazionale in cui i ragazzi potranno curare alcuni contenuti.