Complanare: Consiglio Comunale approva controdeduzioni ad osservazioni su variante parziale al PRG

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Complanare: Consiglio Comunale approva controdeduzioni ad osservazioni su variante parziale al PRG

COMUNICATO STAMPA n. 304/22 C.C. del 27.04.22 
Complanare: Consiglio Comunale approva controdeduzioni ad osservazioni su variante parziale al PRG per realizzare il secondo stralcio dell’arteria 
(ON/AF) – ORVIETO – Nuovo passaggio in Consiglio Comunale della pratica relativa al secondo stralcio della “Complanare”. Nella seduta odierna, infatti, il Consiglio ha approvato (8 favorevoli, 5 astenuti: consiglieri di minoranza) il Documento Istruttorio redatto dal Responsabile dell’Ufficio Urbanistica e le controdeduzioni alle osservazioni sulla variante parziale al Piano regolatore Generale (parte strutturale e parte operativa) per l’introduzione del nuovo tracciato del secondo stralcio dell’arteria stradale.
L’atto è stato illustrato dal Vice Sindaco e Assessore all’Urbanistica e Patrimonio, Mario Angelo Mazzi che ha comunicato i risultati della pubblicazione della variante, approvata lo scorso novembre, e le relative osservazioni (di cui 9 presentate entro i termini, 1 relativa ad una richiesta di rettifica di alcuni errori, 4 osservazioni pervenute fuori termine e 1 attinente ad una integrazione documentale). All’esito delle controdeduzioni è stata accolta 1 sola osservazione e respinte le restanti. 
“In sede di controdeduzione – ha spiegato – è stato modificato l’art. 80 delle NTA.S ‘Fascia di ingombro della ‘Complanare’ prevedendo che ‘la fascia di ingombro della Complanare rappresenta la superficie entro la quale eventuali spostamenti del sedime stradale non costituiscono variante al PRG.S e PRG.O, inoltre sono stati riportati il retino delle infrastrutture di interesse nazionale e gli ingombri dei tracciati dell’arteria stessa e delle strade di progetto come ‘aree urbane’”.
“La ‘Complanare’ è un’opera pubblica. Si tratta del secondo stralcio funzionale di un opera già realizzata e prevista nell’accordo di programma quadro per la Viabilità Governo-Regione Umbria del 10 aprile 2004 – ha aggiunto – e il Progetto di Fattibilità Tecnico Economica del 2° stralcio è stato redatto nel rispetto del Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo codice della Strada che impone delle fasce di rispetto autostradali (strade di tipo A) fuori dai centri abitati che non possono essere inferiore a 60 m dal confine stradale. A ciò ci si è dovuti attenere. In ragione di ciò, è stato avviato un confronto con gli uffici regionali e con il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile, e si è tenuto un primo incontro con la Società Autostrade per l’Italia per ottenere una deroga alle previsioni di legge sulla fascia di rispetto che solo il Ministero può rilasciare. Per tali ragioni la Variante al PRG adottata viene confermata, non essendo stata rilasciata al momento la deroga, si è però avuto cura di prevedere delle fasce di rispetto della Viabilità Complanare (non autostradale) che permettano, qualora venisse concessa la deroga, la traslazione del sedime stradale il più possibile vicino al confine dell’autostrada. La distanza minima dall’autostrada è prevista di 30 metri al fine di non impedire la futura realizzazione della 3a corsia dell’A1. Nel tratto a monte della Strada Vecchia per Morrano, invece, anche a fronte della deroga ministeriale, il sedime stradale viene confermato nella previsione della Variante al PRG adottata perché l’attraversamento del torrente ‘Albergo La Nona’ costituisce un punto obbligato”.
“In sede di redazione del progetto fattibilità tecnica ed economica – ha continuato – non è stato effettuato lo studio dei flussi perché, come detto, si tratta del secondo stralcio funzionale di un opera già realizzata e il progetto attuale è l’attuazione di una previsione di piano regolatore 2004 allorquando furono svolti gli approfondimenti necessari per tale scelta. La variante è stata sottoposta a procedura di Verifica di Assoggettabilità a VAS, la cui autorità Competente ha determinato la non necessità di assoggettare a VAS la variante, inoltre è stato precisato che l’adempimento alle misure richieste dai vari Enti nell’ambito del processo di VAS ricade nell’ambito della stesura degli ulteriori livelli di progettazione. In tal senso, in riferimento alla compatibilità delle previsioni urbanistiche con le condizioni idrogeologiche ed idrauliche del territorio interessato dalla variante, la Commissione comunale per la Qualità Architettonica e il Paesaggio, che ha espresso parere favorevole, ha prescritto che nei successivi livelli di progettazione definitiva dovranno essere realizzati gli approfondimenti di carattere geotecnico, idrogeologico ed idraulico messi in evidenza nelle relazioni allegate al progetto di fattibilità tecnica ed economica quindi prevederanno i più efficaci accorgimenti progettuali per limitare le alterazioni al contesto ambientale”.
“L’ufficio – ha concluso – è stato molto puntuale per le osservazioni di carattere tecnico, altre invece erano politiche quindi l’ufficio si è limitato a dare semplici indicazione sulla storia di come si è arrivati a questo progetto. La necessità di questa arteria è anche quella di servire la zona industriale di Orvieto, per questo insieme con alcuni uffici comunali ho promosso un’attività di relazione della consistenza e presenza di attività industriali, fotovoltaico, ecc., avvertendo che dobbiamo fare attenzione a non compromettere questa zona con il fotovoltaico. Quanto alla partecipazione sono almeno venti anni che partecipo ad imprese, attività produttive e coltivatori che, attualmente, il tracciato individuato è l’unica soluzione possibile in grado di un futuro all’unica zona industriale che abbiamo. Nel progetto che stiamo verificando per la realizzazione del tracciato è stata mantenuta una fascia molto larga proprio per rispettare quanto più possibile le singole proprietà. Il piano particellare degli espropri è stato già effettuato e dà la possibilità di trattare individualmente con i singoli proprietari”.
Dibattito:
Giuseppe Germani (Capogruppo “Orvieto Civica e Riformista”): “io sono fra quelli che vogliono la Complanare oggi come ieri, quindi non ho dubbi sulla necessità di questa opera, però non è che questo ci deve autorizzare a realizzare un intervento che deturpi in qualche modo il nostro territorio modificandolo. Leggendo le osservazioni e le controdeduzioni, noto che su alcune questioni non ci sono ancora le soluzioni. Ovvero, l’azione politica va fatta verso Anas, Società Autostrade e Ministero delle Infrastrutture; una azione politica che nel 1992 con l’allora Sindaco Concina rese possibile la modifica dello stato normativo da parte del Ministero. Stiamo discutendo quindi di una questione politica e su alcuni aspetti serve di portare avanti alcune idee che l’Assessore ha individuato all’atto della presentazione del progetto, in modo che non si vada a deturpare il nostro territorio. Io ritengo che il secondo stralcio debba essere assolutamente complanare all’autostrada ma questo è un tema che lascio al lavoro politico che va fatto in questi mesi. Altro tema è quello degli espropri, anch’esso un obiettivo da raggiungere così come il piccolo viadotto in corrispondenza del torrente Albergo La Nona, restando più aderenti possibile all’autostrada”. 
Franco Raimondo Barbabella (Capogruppo “Prima gli Orvietani”): “ribadisco alcuni concetti che abbiamo espresso in Commissione. Personalmente ricordo che all’atto dell’adozione della variante, io mi sono astenuto per un atto di fiducia nei confronti dell’Assessore che sta facendo un lavoro che ispira fiducia: con un bilanciamento intelligente rispetto ad interventi che vanno dall’estetico al funzionale in rapporto a chi li usa. Penso che il completamento della Complanare definisce un accesso fondamentale per lo sviluppo del territorio e quindi auspico che si faccia il prima possibile. Ci sono perplessità certamente e cose che spero vengano prese in considerazione perché hanno una visione corretta degli interventi sul territorio. Auspico che si prenda spunto da questo intervento per attenuare quanto più possibile la compromissione del territorio lavorando insieme come esigenza per la sua salvaguardia. Il tema centrale che va affrontato quindi è quello di pervenire ad un orientamento che possa contemplare gli interventi con l’esigenza di salvaguardare l’ecocompatibilità”
Cons. Federico Giovannini (Gruppo “Partito Democratico): “vorrei dei chiarimenti sullo stato della fase interlocutoria con la Società Autostrade e il Ministero delle Infrastrutture in quanto siamo di fronte non più al secondo stralcio presentato alcuni mesi fa per cercare di arrivare a un tratto quanto più contiguo alla sede autostradale. Si tratta di una novità, quindi se è vero che c’è la volontà e la possibilità concreta che il tracciato venga ad essere insediato a 30 metri dalla sede autostradale questo è un elemento importante di salvaguardia per quanti hanno in quella zona colture di pregio ad esempio. Vorrei che in sede di replica l’Assessore precisasse meglio gli aspetti del ridimensionamento delle rotatorie e come coinvolgere i soggetti che possano valutare le opzioni possibili per un rientro verso i 30 metri dall’autostrada. Chiedo infine di spiegare con esattezza la differenza tra il progetto di originario e quello attuale e i rapporti intercorsi con il Ministero e la Società Autostrade”.
Stefano Olimpieri (Capogruppo “Gruppo Misto”): “in questi mesi l’Assessore ha messo in atto un lavoro complesso e funzionale a trovare le migliori soluzioni per contenere l’impatto ambientale sapendo che oggettivamente l’area nel corso degli anni è stata già compromessa. Le interlocuzioni in atto con la Regione, il Ministero e l’Anas dovrebbero maturare soluzioni positive per avvicinare quanto più possibile la complanare all’Autostrada. Alcune osservazioni sono legittime altre più strumentali ma confidiamo di avere risposte positive dagli Enti sovraordinati e deputati alle decisioni definitive”.
Replica Assessore Mazzi: “la questione è quella di una visone della valle del Paglia che sia il più possibile coerente con gli interventi fatti in passato. Purtroppo gli sviluppi delle aree industriali con estensioni improprie, con inserimenti di fotovoltaico anche alla luce dei finanziamenti del PNRR in cui le regole dei progetti cambiano con frequenza ravvicinata, impongono la necessità di compenetrare tutte le esigenze che si presentano. Nella realizzazione del primo stralcio, nonostante fosse indispensabile, ad affidamento già effettuato corremmo il rischio di non realizzare l’opera che fu possibile mandare avanti con l’intervento dell’allora Sindaco Concina al Ministero. Oggi per il secondo stralcio ho accertato che verifiche ulteriori erano state già fatte con la Società Autostrade e il Ministero con il risultato che l’opera non poteva essere fatta in aderenza all’A1. Il progetto definitivo sarà valutato dai due enti. Da verifiche fatte il tracciato attuale ha il pregio di rispettare gli attuali insediamenti di terreno e la loro conservazione, se ci spostassimo a ridosso dell’Autostrada andremmo a togliere metà dei vigneti e a ridurre a meno della metà degli appezzamenti in cui si fanno colture di pregio. Quindi affrontare i problemi con le singole proprietà permetterà di dare la migliore risposta”.
Dichiarazioni di voto:
Germani: “dal documento attuale non si evince l’entità della fascia di distanza. Mettiamo in discussione il fatto che oggi volevamo approvare un vincolo di mandato dell’Amministrazione per far stare il tracciato quanto più possibile vicino all’autostrada, fermo restando che le scelte progettuali saranno successive. Annuncio l’astensione”.
Barbabella: “mi asterrò. Valgono sempre le regole e le cose scritte ma penso che vale anche moltissimo la convinzione e l’opera dell’uomo per mandare avanti le cose nel modo più razionale possibile. Il nostro è un atto di fiducia politica perché ci rendiamo conto della delicatezza della situazione e della difficoltà di realizzare un’opera senza correre rischi e nelle migliori condizioni date. Le astensioni non vanno nella direzione della convinzione massima ma sono un atto di fiducia”.
Olimpieri: “Barbabella ha centrato la questione della difesa dell’opera e di tutelare il paesaggio. Il lavoro dell’Amministrazione è proprio questo. In questi mesi, il lavoro fatto ha portato verso una soluzione di miglioramento del tracciato meno impattante possibile. A Germani dico che sulle linee di indirizzo sarebbe stato corretto da parte sua presentare una mozione che desse maggiori indicazioni all’Amministrazione dato che il lavoro è in progress. Voterò convintamente a favore di questo atto, sia per le considerazioni fatte da Barbabella sia per quanto è scaturito in Commissione”. 

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Ultimo aggiornamento
27/04/2022