Comune di Orvieto aderisce ad Associazione Dalmati Italiani nel Mondo – Libero Comune di Zara in Esilio

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Comune di Orvieto aderisce ad Associazione Dalmati Italiani nel Mondo – Libero Comune di Zara in Esilio

COMUNICATO STAMPA n. 072/22 C.C. del 07.02.22
Consiglio Comunale approva all’unanimità adesione Comune di Orvieto ad Associazione dei Dalmati Italiani nel Mondo – Libero Comune di Zara in Esilio
• Ne condivide i principi ispiratori nel rispetto delle libertà e del diritto delle genti ispirati agli ideali dell’Unione Europea e della carta dei Diritti dell’Uomo
(ON/AF) – ORVIETO – Il Consiglio Comunale ha approvato all’unanimità l’adesione della Città di Orvieto ai principi ed agli ideali contenuti nello Statuto dell’Associazione dei Dalmati Italiani nel Mondo – Libero Comune di Zara, stabilendo un rapporto di sodalizio tra il Comune di Orvieto ed il Libero Comune di Zara e riconoscendo a tutti gli esuli dalmati ed istriani una “Patria” ideale che li accoglie come cittadini esuli che non hanno mai rinunciato o dimenticato le loro radici italiane. 
In tal senso, saranno programmate congiuntamente con l’Associazione dei Dalmati Italiani nel Mondo – Libero Comune di Zara in esilio incontri ed iniziative allo scopo di rafforzare il vincolo di solidarietà e mantenere viva l’identità storica e culturale della Dalmazia. 
L’Associazione dei Dalmati Italiani nel Mondo – Libero Comune di Zara in Esilio persegue fini patriottici, morali, culturali e assistenziali, con esclusione di ogni fine di lucro. 
In particolare essa opera per: mantenere e rafforzare i contatti fra i cittadini nati in Dalmazia e fra loro i discendenti sparsi in Italia e nel mondo, italiani per tradizione e per sentimento; estendere e ribadire i vincoli di affetto e l’unità d’intenti fra quanti si sentono legati agli stessi ideali, accogliendo coloro che, per vincoli di parentela, per aver soggiornato in Dalmazia e per aver dato chiare manifestazioni di affinità spirituale e di solidarietà, possano essere assimilati ai dalmati italiani; mantenere un saldo vincolo di concordia civica e di fraterna solidarietà, operando per la tutela e la conservazione delle tradizioni dalmate e impegnando i propri iscritti a tramandare e favorire in campo nazionale ed internazionale la conoscenza dei problemi adriatici; mantenere viva, in nome della cultura, dell’arte e della storia, l’identità della Dalmazia, nel rispetto delle libertà e del diritto delle genti, nello spirito dell’Unione Europea e della Carta dei Diritti dell’Uomo. 
Per il raggiungimento di tali finalità l’Associazione opera in accordo ed in unità d’intenti con la Federazione delle Associazioni degli Esuli istriani, fiumani e dalmati, allo scopo di assicurare l’azione di collegamento e coordinamento rientrante nelle attribuzioni della Federazione stessa. 
L’atto di adesione è stato illustrato dal Sindaco, Roberta Tardani la quale ha richiamato la recente proposta di gemellaggio consiliare tra il Comune di Orvieto ed il libero Comune di Zara in esilio presentata in forma di interpellanza il 21 ottobre u.s. dal consigliere Stefano Olimpieri.
“Con questa adesione – ha detto il Sindaco – vogliamo sottoscrivere e unirci idealmente ai principi ispiratori dell’Associazione dei Dalmati Italiani nel Mondo – Libero Comune di Zara in Esilio. Una associazione apartitica che non ha fini di lucro e si è formalmente costituita il 15 settembre 2001 al Raduno di Pescara, per dare evidenza e tutela agli interessi morali e materiali della comunità dalmata di nazionalità italiana ed ha finalità morali, culturali e patriottiche. 
Essa rappresenta infatti, uomini e donne, cittadini esuli, che non possono dimenticare di essere stati costretti ad abbandonare la propria terra d’origine. Terra italiana che, malgrado la divisione, per appartenenza storica e culturale continua ad avere legami strettissimi e indissolubili con la Patria Italiana. Scopo fondamentale dell’Associazione dei Dalmati Italiani nel Mondo è quello di mantenere e rafforzare i contatti fra cittadini nati in Dalmazia e i loro discendenti sparsi in Italia e nel mondo, italiani per tradizione e per sentimento.
Presidente dell’Associazione dei Dalmati Italiani nel Mondo è il Dott. Antonio Concina già Sindaco della Città di Orvieto, dove dopo l’esilio da Zara, ha trascorso insieme ai familiari la sua giovinezza, eleggendo Orvieto come sua patria ideale dove vivere e studiare.
Lo Statuto del Comune di Orvieto contempla all’art. 6 il principio di sussidiarietà, in varie accezioni e, in particolare, prevede all’art, 6 che ‘Il Comune di Orvieto accetta e promuove, nell’ambito delle proprie finalità, la collaborazione dei cittadini singoli o riuniti in formazione sociali, nel rispetto delle loro libertà e dignità esercitando anche, se necessario con gli opportuni controlli, una funzione di sostegno e di aiuto a tutela dei principi costituzionalmente riconosciuti’”.
“Con queste motivazioni – ha concluso il Sindaco – aderiamo ai principi e agli ideali contenuti nello Statuto dell’Associazione dei Dalmati Italiani nel Mondo del Libero Comune di Zara stabilendo  formalmente un rapporto di fratellanza verso gli esuli del Libero Comune di Zara, riconoscendo loro l’appartenenza all’Italia e quindi alla comunità, prima che le vicende della seconda guerra mondiale togliessero  al nostro Stato le terre  che erano la loro Patria e dove avevano le loro radici costringendoli a diventare esuli, sparsi per il mondo”.
Dibattito: 
Stefano Olimpieri (Capogruppo “Gruppo Misto”): “ringrazio il Sindaco e l’Amministrazione che hanno aderito ad una mia richiesta avanzata alcuni mesi fa e nata dal fatto l’ex Sindaco di Orvieto Toni Concina è divenuto presidente dell’Associazione; il quale, obbligato a fuggire con la sua famiglia da Zara la propria terra scelse Orvieto per costruire una nuova vita, gli studi, le amicizie.  Mi onoro quindi di aver presentato questa proposta. Non è un gemellaggio ma un patto di amicizia con il quale il Comune di Orvieto aderisce non solo all’Associazione ma ai valori istituzionali per dare un segnale ai giovani affinché coltivino il ricordo di una vicenda storica drammatica superando le contrapposizioni”.
Franco Raimondo Barbabella (Capogruppo “Prima gli Orvietani”): “aderisco a questa idea che potrebbe sembrare un po’ originale, non solo perché sono amico di Toni Concina ma perché il significato di riconoscere quel dramma storico è una cosa importate. Con Pier Luigi Leoni in tempi non sospetti affrontammo il tema delle foibe serenamente pur nelle differenze, perché ci sono dei segnali importanti di civiltà che vanno oltre le contrapposizioni politiche. Mi auguro che questa cosa che nasce da un rapporto anche personale con Toni Concina e che indica la possibilità di affrontare temi di natura internazionale aventi risvolti di attualità, ci spinga come Consiglio Comunale ad uscire dalla chiusura entro le mura cittadine su temi che invece vanno affrontati”.
Replica Sindaco Tardani: “è vero l’idea potrebbe sembrare originale, ma è importante perché condividere i principi ispiratori di una associazione che ricorda un dramma storico significa aderire a principi di libertà. Questa città ha dato sempre segnali positivi in questo senso quindi auspico una condivisione unanime del Consiglio”.
Olimpieri: “ringrazio Barbabella perché ha detto una cosa fondamentale rispetto alle tematiche di natura internazionale che travalicano i confini della città. Sottolineo che anche questo atto è un segnale di superamento di tante contrapposizioni storiche che non hanno più ragione di esistere. Un segno di grande apertura che aiuta la crescita della città”.
Andrea Sacripanti (Capogruppo “Lega – Salvini per Orvieto”): “quanti mi hanno preceduto hanno ben esplicitato l’atto che andiamo ad approvare con una tempistica che guarda alla celebrazione del 10 febbraio ‘Giorno del Ricordo’. Questo atto non è solo un atto di civiltà ma è anche un sostegno concreto e un atto di solidarietà non solo a Toni Concina ma anche a questi cittadini italiani che hanno inseguito il sogno di ritrovarsi dando vita al libero comune, ed hanno voluto dare visibilità al ricordo che essi hanno di una vicenda drammatica vissuta da bambini e coperta da coltri di silenzi e mistificazioni. Oggi ci troviamo a condividere una memoria che ha visto centinaia di migliaia di italiani sopravvissuti alle foibe, esuli nel mondo che si sono ritrovati in questa associazione. Oggi è una giornata importante per Orvieto che si trova iscritta nella dimensione di civiltà e di valori della carta costitutiva di questa associazione”.
Umberto Garbini (Capogruppo “Fratelli d’Italia”): “sono favorevole sia perché condivido l’atto sia per la mia amicizia con Toni Concina”.
 
 
 
 

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Ultimo aggiornamento
07/02/2022