Conferenza ISAO sul tema Eurasia: tra Mito e Storia. Un argomento di grandissima attualità!

COMUNICATO STAMPA n. 322/22 G.M. del 02.05.22

(ON/AF) – ORVIETO – Eurasia: tra Mito e Storia. Un argomento di grandissima attualità! è il tema della conferenza del Prof. Giancarlo Baffo dell’Università di Siena, che si terrà Venerdì 6 Maggio alle ore 17:30 presso l’Auditorium di Palazzo Coelli (sede della Fondazione CRO in Piazza Febei, 3), promossa  dall’Istituto Storico Artistico Orvietano e dall’Associazione ex alunni del Liceo Classico “F.A. Gualterio” di Orvieto.  

Eurasia è un concetto nato inconsapevolmente nell’odierna Russia forse già nel periodo, molto lontano, dell’occupazione mongola. Ma fu rinsaldato dalle riflessioni di grandi pensatori a cavallo del ‘900, come Vladimir Solov’ëv e Pavel Florenskij. E che sembra aver preso piede in tutte le parti dell’attuale società russa, che in fondo sono convinte che la loro civiltà non sia né europea né asiatica, ma appunto “eurasiatica”. 

Lo stesso Solov’ëv, amico ed ispiratore di Dostoevskij, elaborò una nuova filosofia che (sua la definizione) tendeva a unire la perfezione logica della forma occidentale con la pienezza di contenuto delle concezioni religiose dell’Oriente. Spiega anche tutto ciò l’attuale contrapposizione tra Russia e Occidente, con l’Ucraina che si è venuta a trovare nella drammatica posizione (è l’etimologia del suo stesso nome!) di terra di difficile “confine”?

Giancarlo Baffo è docente di Filosofia morale presso il Dipartimento di Studi sociali, politici e cognitivi dell’Università di Siena. Si occupa principalmente della storia delle tradizioni filosofiche dell’Europa centro-orientale e della Slavia, su cui ha pubblicato, in Italia e all’estero, numerosi saggi, studi e traduzioni. È membro dell’Associazione italiana di romenistica. La sua ultima pubblicazione, appena uscita presso le Edizioni della Fondazione Centro Studi Campostrini di Verona, è l’edizione italiana del volume Dostoevskij e Nietzsche, del filosofo tedesco Walter Schubart, morto in un Gulag sovietico nel 1942.