Conferenza ISAO “Tesori di Orvieto nelle raccolte d’arte dei Musei Vaticani”
COMUNICATO STAMPA n. 054/20 G.M. del 27.01.20
Conferenza ISAO su Tesori di Orvieto nelle raccolte d’arte dei Musei Vaticani. Venerdì 31 gennaio alle ore 17.30 presso l’Auditorium di Palazzo Coelli
(ON/AF) – ORVIETO – Si svolgerà venerdì 31 gennaio alle ore 17:30 presso l’Auditorium di Palazzo Coelli, sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, la conferenza intitolata Tesori di Orvieto nelle raccolte d’arte dei Musei Vaticani di cui è relatore il Dr. Umberto Utro, Curatore del Reparto di Antichità cristiane dei Musei Vaticani.
Il quarto appuntamento del calendario di incontri promosso dall’Istituto Storico Artistico Orvietano per l’anno accademico 2019/2020 si soffermerà quindi sui Tesori mai visti, molti dei quali conservati nei vasti depositi dei Musei Vaticani. Il racconto del Dr. Umberto Utro sull’importanza di tale patrimonio prenderà avvio da alcuni rari reperti etruschi provenienti da scavi sette-ottocenteschi, custodite nel Museo Gregoriano Etrusco.
Dall’antica Velzna, l’esperto accompagnerà il pubblico nella medievale Urbs vetus, per ammirare l’opera di un raffinato pittore del Trecento, Lello da Orvieto, di cui i Musei Vaticani custodiscono alcuni frammenti di affreschi staccati, di eccezionale qualità, provenienti dalla chiesa romana di Sant’Agnese fuori le Mura e pertinenti alle raccolte d’Arte Medievale e Bizantina. Di Lello da Urbev(etere) si sa che dapprima lavorò a Napoli (Duomo, Santa Maria Donnaregina), chiamatovi da Ramo di Paganello, il primo responsabile artistico dei cicli pittorici e scultorei nel Duomo di Orvieto (ruolo successivamente ricoperto da Lorenzo Maitani), e poi ad Anagni e a Roma, nei mosaici della facciata perduta di San Paolo fuori le Mura e in Sant’Agnese fuori le Mura.
Dopo un passaggio ideale per le rinascimentali Stanze di Raffaello (ricordando il cinquecentenario della sua morte e rivedendo il Miracolo di Bolsena da poco restaurato), il racconto proseguirà negli ambienti della Collezione d’Arte Religiosa Moderna dei Musei Vaticani, voluta da Paolo VI, per scoprirvi un tesoro “orvietano” dimenticato: i pregevoli bozzetti che il pittore romano Cesare Fracassini (1838-1868) preparò per gli affreschi e il sipario del Teatro Mancinelli dove è raffigurato Belisario che libera Orvieto dai Goti, il cui disegno preparatorio: matita e gessetto su cartone, datato 1866, recentemente restaurato e costituisce un capolavoro di questo artista classicista dell’Ottocento italiano, anch’egli scomparso giovanissimo come Raffaello.
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Ultimo aggiornamento
27/01/2020