COMUNICATO STAMPA n. 685/19 C.C. del 28.09.19
Il Consiglio Comunale approva il Bilancio Consolidato 2018 del Gruppo Amministrazione del Comune di Orvieto
(ON/AF) – ORVIETO – Secondo la normativa vigente (D.Lgs. 118/2011) (armonizzazione contabile) il Consiglio Comunale ha approvato a maggioranza (9 favorevoli; 4 astenuti) il Bilancio Consolidato 2018 del Gruppo Amministrazione del Comune di Orvieto composto dal Conto economico e Stato patrimoniale, dalla relazione sulla gestione consolidata e dalla nota informativa sugli strumenti derivati.
L’atto, che è stato sottoposto al parere dei revisori dei conti, è stato illustrato dall’Assessore al Bilancio, Piegiorgio Pizzo il quale ha ricordato che con l’introduzione delle normative concernenti l’armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio della Pubblica Amministrazione, nel 2014 viene inserito anche il bilancio consolidato per gli Enti Pubblici, che è un documento contabile a carattere consuntivo che rappresenta il risultato economico / patrimoniale e finanziario del Gruppo Amministrazione Pubblica destinato a rappresentare, attraverso opportune eliminazioni dei rapporti interni al Gruppo, le transazioni effettuate con soggetti esterni al gruppo stesso.
L’Assessore ha poi elencato i criteri che associazioni/società/enti devono avere per essere inclusi nel Gruppo Amministrazione, ovvero:
– organismi con autonomia contabile ma privi di personalità giuridica
– enti strumentali controllati dalla P.A. ( Te.Ma. e CSCO)
– enti strumentali partecipati dalla P.A. (Consorzio Crescendo)
– società controllate dalla P.A. (Umbria Digitale)
– società partecipate dalla P.A.
precisando che nella stesura del bilancio consolidato sono considerati “irrilevanti” le società del Gruppo Amministrazione che hanno un’incidenza inferiore al 3% rispetto al bilancio del Comune nel Totale attivo, nel Patrimonio netto e nel Totale ricavi caratteristici.
Inoltre, la sommatoria delle percentuali dei bilanci di tutte le società considerate irrilevanti deve avere un’incidenza inferiore al 10% rispetto ai 5 parametri suddetti.
Ha proseguito ricordando che già nel 2016 la Giunta Municipale ha composto il Gruppo Amministrazione con: Comune di Orvieto, Centro Studi Città di Orvieto, Associazione Te.Ma. escludendo i due enti strumentali dal consolidato in quanto il loro bilancio risultava irrilevante ai fini della rappresentazione veritiera e corretta della situazione Gruppo Amministrazione.
Lo stesso accadde nel 2017 nelle verifiche fatte a marzo/ottobre/dicembre.
Nel 2018 vennero inserite nel consolidato solo la controllata UMBRIA DIGITALE e l’ente strumentale CSCO.
L’Assessore ha concluso dicendo che con l’atto in approvazione il Gruppo Amministrazione Pubblica, in base alle normative vigenti è così composto: Comune – Consorzio Crescendo – Umbria Digitale – Fondazione Centro Studi Città di Orvieto – Associazione Te.Ma.
Vengono inseriti nel perimetro di consolidamento solo: Comune, Umbria digitale, Fondazione Centro Studi Città di Orvieto.
Sono irrilevanti: Associazione Te.Ma. e Consorzio Crescendo sia per i valori individuali del 3% sia per quelli complessivi del 10% su Totale attivo, Patrimonio netto, Totale ricavi caratteristici.
Ha poi aggiunto che relativamente ai contratti swap l’allegato al bilancio consolidato è analogo a quello presentato nel 2018, spiegando che per gli swap ancora in essere il Comune ha accantonato ad oggi 2,7 mln di euro.
Sintesi del dibattito:
Il Cons. Franco Raimondo Barbabella (Capogruppo “Prima gli orvietani”) ha detto che fuori del bilancio consolidato ci sono il consorzio Crescendo, rispetto al quale è in corso la procedura di liquidazione, e TeMa che invece esiste ed è qualcosa che deve stare molto a cuore a tutti. In proposito nel prendere atto che il bilancio della TeMa ha subìto minori ricavi nel 2018 e sta al di sotto del 3%, ha richiamato una sua interrogazione di inizio consiliatura finalizzata ad avere un chiarimento sulle partecipate e, nello specifico della TeMa, di dati acquisiti sul bilancio che fossero forniti quanto prima al Consiglio Comunale. Ha proseguito dicendo che a suo tempo era stato detto che la TeMa ha perdite pregresse importanti che, non essendo state ripianate, ne hanno cambiato di fatto la natura giuridica. Auspicando che sia stato valutato l’aspetto delle eventuali ricadute sui CdA che sino ad oggi hanno gestito l’Associazione, ha raccomandato e chiesto che prima di prendere una qualsiasi decisione la questione sia trasformata in un tema di valore generale che coinvolga anche i gruppi consiliari per uscirne in positivo, perché la cosa è già seria e sta diventano sempre più seria.
Il Cons. Stefano Olimpieri (“Lega – Salvini per Orvieto”) ha affermato che per il secondo anno il Comune adempie al bilancio consolidato, quindi è fondamentale per il Consiglio Comunale capire a fondo lo stato dell’arte di alcune realtà che non navigano nell’oro. Ha giudicato positivamente la scelta della Giunta di conoscere la situazione finanziaria ed economica oggettiva della TeMa e seguirla passo passo, incaricando un soggetto esterno. Auspicando che questo percorso possa produrre dei benefici. Ha poi precisato che, se per il Crescendo c’è bisogno di capire quale percorso sta facendo il liquidatore e per Umbria Digitale la questione è più di carattere generale in ambito regionale, alla politica locale spetta direttamente il compito di indirizzare e fare delle scelte su TeMa e Centro Studi, quindi non può esimersi dal conoscere i risultati reali. Per la TeMa, in particolare, occorre capire se liquidarla, farla continuare e come farla continuare.
Nella replica l’Assessore Pizzo ha precisato che le classificazioni di enti e organizzazioni sono 5 e che la TeMa sta molto a cuore all’Amministrazione, tanto che, per la prima volta, la Giunta ha fatto un atto concreto per ricercare un professionista che aiuti l’Amministrazione tutta ad affrontare l’argomento in maniera qualificata. Ha chiarito che i dati sui bilanci sono disponibili sui siti del Comune e degli enti ed ha puntualizzato che nella TeMa, il Comune è uno dei tanti soci e che l’Amministrazione potrà esprimere nel consiglio la propria posizione che verrà formata sulla base del report conclusivo fornito dal consulente.
Dichiarazioni di voto:
Barbabella ha preso atto delle spiegazioni e, raccomandando di fare velocemente, ha chiesto se nel bando per la ricerca del consulente esperto sono stati previsti tempi precisi in ordine all’espletamento della consulenza. Ha ribadito che il richiamo ad una rigorosissima e temporalmente precisa soluzione del problema è data dal fatto che la questione è chiara sul piano dello stato dell’arte, lo è meno dal punto di vista delle soluzioni. Poiché la natura dell’Associazione TeMa si è di fatto trasformata e la situazione non è stata affrontata nemmeno nel medio periodo, è necessario evitare che il Comune continui a spendere soldi senza trovare una soluzione.
Andrea Sacripanti (Capogruppo “Lega – Salvinie per Orvieto”) ha affermato che la scelta di nominare un consulente esperto scaturisce dal fatto che per anni il Comune ha svolto un ruolo sostanziale di socio di maggioranza, mentre da un anno a questa parte quello di contraente della TeMa, ovvero: anziché scegliere di procedere ad un bando per la realizzazione della stagione teatrale, dopo anni di indebitamenti portati avanti nel tempo, sarebbe stato più opportuno, un anno fa, cogliere quella opportunità per fare una riflessione approfondita, anziché far sì che la situazione si complicasse ulteriormente. Ha aggiunto che all’attuale CdA va dato atto di aver razionalizzato gli sperperi del passato ma se l’operazione TeMa non dovesse essere più gestibile, in accordo con lo stesso CdA, dovranno essere assunte le necessarie decisioni, poiché la situazione non è più sostenibile. Ha concluso dicendo che da qui emerge il valore della scelta fatta dall’attuale Amministrazione Comunale, cioè conoscere per poi prendere una decisione saggia e, come avvenne anni fa per il CSCO, occorre capire tutti insieme come uscire dalla situazione.
Giuseppe Germani (Capogruppo “Orvieto civica e riformista”) ha precisato che quando nel precedente quinquennio la sua amministrazione ha preso in mano la questione TeMa, questa era già deficitaria e che le scelte fatte negli ultimi cinque anni dal Comune, che hanno consentito tra l’altro di pagare rate di mutui prima non pagate, hanno sicuramente permesso di far fare un grosso passo avanti per risanare la situazione. Ha aggiunto che il punto vero era capire come finanziare la stagione teatrale e l’attività culturale e che il ricorso al bando era inevitabile. Ha concluso sostenendo che adesso occorre capire se le risorse messe a disposizione di anno in anno possano aiutare la stagione teatrale e l’attività della TeMa quindi ben venga il supporto di un esperto per capire come andare avanti per il futuro.
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