Consiglio Comunale approva intervento di somma urgenza in Piazza Buzi

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Consiglio Comunale approva intervento di somma urgenza in Piazza Buzi

 
COMUNICATO STAMPA n. 614/18 C.C. del 02.08.18
Piazza Buzi: Il Consiglio Comunale approva l’intervento di somma urgenza e la relativa copertura finanziaria per la messa in sicurezza dell’area interessata da crollo il 5 luglio scorso 
(ON/AF) – ORVIETO – Il Consiglio Comunale all’unanimità ha preso atto dell’intervenuta approvazione da parte della Giunta del verbale di somma urgenza e della perizia giustificativa della spesa per la messa in sicurezza dell’area di Piazza Buzi, interessata da un crollo della sede stradale avvenuto lo scorso 5 luglio, riconoscendo la legittimità del debito fuori bilancio, derivante dai suddetti lavori autorizzati per il ripristino delle condizioni di sicurezza della piazza, per l’importo di €. 73.200,00 (IVA 22% inclusa) dando atto che il finanziamento trova copertura sul Bilancio di previsione 2018-2020 per € 30.000,00 da provenienti su introiti per versamento del contributo di costruzione ex Legge 10/77; per € 16.609,25 attraverso provenienti da introiti derivanti da sanzioni edilizie e condono, per € 19.590,75 mediante proventi da sanzioni edilizie e per  €.7.000,00 da entrate correnti relative a spese per somma urgenza. 
Frattanto, la richiesta di rimborso delle spese relative ai lavori per la messa in sicurezza della Piazza Buzi in condizioni di somma urgenza, è stata inviata alla Regione Umbria.
Relatore dell’atto è stato il Sindaco, Giuseppe Germani il quale ha ricordato che “la voragine apertasi in Piazza Buzi il 5 luglio u.s. presentava circa 6 metri di diametro ed una profondità variabile da 1 a 5 metri. Il crollo ha messo in luce la presenza di ex cisterne vuote e cunicoli scavati sul substrato geologico nonché opere murarie di vario tipo con profondità comprese tra i 2 e i 5 metri dal piano di calpestio
Nel sopralluogo congiunto effettuato dal Dirigente del Settore Tecnico, Ing. Francesco Longhi, e dal Funzionario Tecnico Responsabile del Servizio Lavori Pubblici e Ambiente, Ing. Roberto Sacco, è stato constatato che il crollo aveva interessato due autovetture, mentre i fabbricati che si affacciano sulla piazza risultavano indenni. L’area è stata subito interdetta al transito pubblico. I  tecnici hanno quindi ravvisato la necessità di procedere, con carattere di somma urgenza, al ripristino delle condizioni di sicurezza mediante l’esecuzione di interventi, effettuati mediante affidamento diretto, che si sono articolati in due fasi:
1° FASE
– Rimozione materiale coinvolto nel crollo che presenta condizioni di equilibrio instabile;
– Monitoraggio dell’area circostante il crollo
– Pulizia materiale all’interno del cratere
– Verifica della consistenza dei cunicoli presenti e della stabilità degli stessi 
2° FASE
– Riempimento con materiale inerte di varie pezzature secondo stratificazioni di diversa granulometria ed adeguatamente costipato, anche in funzione della presenza dei cunicoli e della vicinanza di fabbricati di remota costruzione;
– Saturazione, negli strati più superficiali, con conglomerato cementizio alleggerito;
– Realizzazione soletta in c.a. con rete elettrosaldata  su cui impostare la pavimentazione in cubetti di selci di basaltina idoneamente collocati su strato di sabbia;
Interventi condivisi dal tecnico del Servizio Geologico della Regione Umbria, Dott. Geol. Andrea Motti che lo stesso giorno del crollo, ha verificato il sito con i tecnici comunali. 
Dopo la rimozione dei materiali coinvolti nel crollo, il 13 luglio, si è svolto un ulteriore sopralluogo del Dirigente Comunale e dal Dott. Giovanni Altamore, Funzionario Archeologo della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria (SABAP), in relazione alla più particolareggiata definizione degli interventi, anche in funzione delle evidenze di cronologia antica e medievale messe in luce dal crollo.
Per la realizzazione dell’intervento sono stati reperiti i fondi necessari trattandosi di somma urgenza. Stiamo verificando se possano esserci eventuali responsabilità di privati. Il problema della cavità. Come è noto, viene avanti da molto tempo. Dal censimento effettuato all’epoca degli interventi di consolidamento della Rupe non risultava quella cavità. Da parte del Prof. Cavallo ci fu anche uno studio sull’attribuzione delle proprietà del sottosuolo (pubblica o privata). Allo stato attuale per il pristino della situazione interviene il Comune”.
  
 
 

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Ultimo aggiornamento
02/08/2018