Consiglio Comunale approva mozione per dare attuazione alla co-progettazione e co-programmazione come strumenti di sviluppo di comunità

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Consiglio Comunale approva mozione per dare attuazione alla co-progettazione e co-programmazione come strumenti di sviluppo di comunità

COMUNICATO STAMPA n. 922/22 C.C. del 30.11.22

Mozione per la co-progettazione e la co-programmazione come strumenti di resilienza sociale e sviluppo di comunità

(ON/AF) – ORVIETO – Il Consiglio Comunale ha approvato all’unanimità la mozione presentata dalla Cons.ra Cristina Croce (Capogruppo “Siamo Orvieto”) con la quale si impegna il Sindaco e la Giunta, in applicazione della normativa del Codice del Terzo Settore, nel rispetto dell’art 118 della Costituzione e viste le linee guida recentemente approvate in materia, a:

–  dare continuità al percorso già intrapreso dall’amministrazione con l’approvazione del regolamento per l’amministrazione condivisa dei beni comuni, mediante la predisposizione di appositi percorsi di co-progettazione e co-programmazione di interventi sociali e di sviluppo di comunità avvalendosi anche della progettazione partecipata già attivata sul territorio da parte del mondo associazionistico della società civile;

–  inserire tali linee di intervento all’interno del percorso di finanziamento predisposto dal PNRR con particolare riferimento alla Missione n. 5 riguardante il comparto Inclusione e Coesione che prevede specificamente la possibilità e l’opportunità per le Pubbliche Amministrazioni di avvalersi degli Enti appartenenti ad esso, nell’ottica di un reciproco scambio di competenze ed esperienze.

Illustrando la mozione, la proponente ha ricordato che “con il termine co-progettazione si intende quell’istituto mediante il quale la Pubblica Amministrazione instaura un rapporto di collaborazione con un ente del Terzo settore al fine di realizzare specifici progetti di servizio e soddisfare esigenze comuni pubblico/private. Il Comune di Orvieto ha anticipato nel tempo alcuni iniziali processi di co-programmazione e di co-progettazione attraverso patti e accordi di collaborazione con associazioni del Terzo Settore in particolare dopo l’approvazione, con delibera del Consiglio Comunale n. 126 del 29 dicembre 2014, del regolamento per l’amministrazione condivisa dei beni comuni.

Dopo l’entrata in vigore del Codice del Terzo Settore e soprattutto dopo la sentenza della Corte Costituzionale n. 131/2020 che ha valorizzato il concetto di ‘Amministrazione condivisa’ le Pubbliche Amministrazioni sempre più spesso ricorrono a questo strumento che vede coinvolte anche le risorse del privato sociale nonché una compartecipazione in termini di risorse tecniche e culturali”.

“La crisi economica tuttora in atto e le nuove forme di fragilità sociali che emergono – ha aggiunto – impongono, oggi più che mai, un ripensamento degli interventi del welfare locale, diretti ad innovare e a riprogettare le politiche sociali in modo da integrare fortemente l’intervento di carattere meramente assistenziale e ripartivo. Con il D.M. del Ministero del lavoro e delle politiche sociali n. 72 del 31 marzo 2021 sono state finalmente approvate le ‘Linee guida sul rapporto tra pubbliche amministrazioni ed enti del Terzo settore negli articoli 55-57 del decreto legislativo n. 117 del 2017’ (Codice del Terzo Settore) che presentano un inquadramento generale degli istituti e delle misure di sostegno e collaborazione, appunto, tra gli Enti del Terzo Settore e le pubbliche amministrazioni. Nelle Linee Guida, al punto 3, è descritto il procedimento di co-progettazione che prevede la pubblicazione da parte della PA di un avviso, all’interno del quale siano fornite le istruzioni relative alla modalità di presentazione dei progetti, la loro valutazione nonché le regole sullo svolgimento della procedura.

La Missione 5 del PNRR riguarda il comparto ‘Inclusione e Coesione’ cui sono dedicate rilevanti risorse ed in essa si legge che: ‘l’azione pubblica potrà avvalersi del contributo del Terzo settore attraverso la pianificazione in co-progettazione di servizi, sfruttando sinergie tra impresa sociale, volontariato e amministrazione: ciò consentirebbe di operare una lettura più penetrante dei disagi e dei bisogni delle persone al fine di venire incontro alle nuove marginalità e fornire servizi più innovativi, in un reciproco scambio di competenze ed esperienze che arricchiscano sia la PA sia il Terzo settore’.

Sempre con riferimento al PNRR nel capitolo ‘Rigenerazione urbana e Housing sociale’ – ha concluso si legge che l’intervento è finalizzato a fornire ai Comuni (con popolazione superiore ai 15.000 abitanti) contributi per investimenti nella rigenerazione urbana, al fine di ridurre le situazioni di emarginazione nonché di migliorare la qualità del decoro urbano oltre che del contesto sociale e ambientale. E ancora: l’investimento può riguardare diverse tipologie di azione, quali: manutenzione per il riutilizzo e la rifunzionalizzazione di aree pubbliche e strutture edilizie pubbliche esistenti a fini di pubblico interesse, miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale, anche attraverso la ristrutturazione edilizia di edifici pubblici, con particolare riferimento allo sviluppo di servizi sociali e culturali, educativi e didattici, o alla promozione di attività culturali e sportive”.

Dibattito:

L’Assessore alle Politiche Sociali, Alda Coppola: “intendiamo accolta la mozione. Io posso rispondere per quanto riguarda il periodo in cui ho iniziato a svolgere le deleghe che mi sono state assegnate e posso già dire che questa modalità è completamente utilizzata nell’ambito degli uffici del sociale e che i progetti si stanno realizzando sia nel contesto Pnrr laddove Orvieto è sia promotore sia co-progettatore. Sul tavolo della Politiche giovanili ad esempio è stata fatta la richiesta di una co-progettazione per ripartire in questa direzione”.

Replica, Croce: “ringrazio l’Assessore che conferma di un percorso virtuoso già presente in molti altri enti”.

Andrea Sacripanti (Capogruppo “Lega – Salvini per Orvieto”): “voterò a favore ma francamente tanti termini roboanti si muovono in un quadro di grande complessità tenendo presente la questione degli anziani che sono in percentuali molto importanti e le problematiche giovanili che certamente esistono sono prevalentemente legate alla mancanza di lavoro. In questi anni qualcuno ha mai detto che il filone turistico apre al lavoro? Bene allora la co-progettazione ma si deve lanciare un appello di prospettiva e di sviluppo per i giovani prima che entrino in progetti assistenziali, entrando invece da protagonisti. Sono certo che l’intento della mozione sia quello di azioni propositive ma occorre lanciare messaggi chiari affinché chi può faccia di più”.

 

 

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Ultimo aggiornamento
30/11/2022