Consiglio Comunale approva rinegoziazione di due B.O.C. sottoscritti da Intesa San Paolo

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Consiglio Comunale approva rinegoziazione di due B.O.C. sottoscritti da Intesa San Paolo

COMUNICATO STAMPA n. 432/20 C.C. del 22.06.20
Consiglio Comunale approva la rinegoziazione di due prestiti obbligazionari (BOC) sottoscritti da Intesa San Paolo ed i relativi regolamenti
(ON/AF) – ORVIETO – Il Consiglio Comunale ha approvato (11 favorevoli: maggioranza; 3 astenuti: Germani, Croce, Giovannini) la rinegoziazione con Intesa San Paolo dei 2 BOC, dando atto che per l’operazione di rinegoziazione sussiste la condizione di convenienza economica come verificato dalla Società Finance Active Italia srl che gestisce il debito del Comune. Conseguentemente il Consiglio ha approvato i nuovi regolamenti corredati dai relativi piani di ammortamento.
La rinegoziazione dei prestiti avverrà alle seguenti principali condizioni:
• codice IT00039993596:  
– importo nozionale Boc da rinegoziare: €. 11.587.313,98 pari debito residuo al 31/12/2019
– durata complessiva del prestito: 25 anni dal 22/12/2005 al 31/12/2030
– tasso di interesse post rinegoziazione: Variabile pari all’Euribor 6 mesi maggiorato dello 0,224% (r.c.g. “effettivi/360);
– decorrenza della rinegoziazione: 01/01/2020 con pagamento della prima rata rinegoziata al 30/06/2020
• codice IT0004160515:
– importo nozionale Boc da rinegoziare: €. 5.652.303,52 pari debito residuo al 31/12/2019
– durata complessiva del prestito: 25 anni dal 15/12/2006 al 31/12/2031
– tasso di interesse post rinegoziazione: Variabile pari all’Euribor 6 mesi maggiorato dello 0,202% (r.c.g. “effettivi/360);
– decorrenza della rinegoziazione: 01/01/2020 con pagamento della prima rata rinegoziata al 30/06/2020
Il Dirigente del Settore Finanziario effettuerà tutti gli atti necessari per il perfezionamento dell’operazione di rinegoziazione nell’ambito dell’indirizzo deliberato dal Consiglio, in particolare, a negoziare e sottoscrivere atti, emettere le nuove delegazioni di pagamento e apportare a ciascun piano di ammortamento e a ciascun Regolamento dei prestiti obbligazionari le eventuali modifiche non sostanziali che dovessero rendersi necessarie rispetto alle versioni approvate dal Consiglio.
L’Amministrazione inserirà le partite contabili derivanti dalle rinegoziazioni nel redigendo bilancio 2020-2022 e nelle rispettive annualità dei futuri bilanci dell’Ente, per il periodo di anni di durata residua dei prestiti.
L’atto è stato illustrato dall’Assessore al Bilancio, Piergiorgio Pizzo il quale ha richiamato la delibera del Consiglio dei Ministri del 31 gennaio 2020, con la quale è stato dichiarato, per sei mesi, lo stato di emergenza sul territorio nazionale relativo al rischio sanitario connesso all’insorgenza dell’epidemia da COVID-19, e quindi il sostegno alla finanza locale nella gestione dell’emergenza sanitaria e di ripresa delle attività produttive. 
“In particolare – ha spiegato l’Assessore Pizzo – nel corso del 2020, gli Enti Locali possono effettuare operazioni di rinegoziazione o sospensione quota capitale di mutui e di altre forme di prestito contratto con le banche, gli intermediari finanziari e la Cassa depositi e prestiti, anche nel corso dell’esercizio provvisorio mediante deliberazione dell’organo esecutivo, fermo restando l’obbligo di provvedere alle relative iscrizioni nel bilancio di previsione. 
L’Amministrazione Comunale ha inteso perseguire una politica di gestione dello stock di debito che consenta l’alleggerimento del peso degli oneri finanziari per mettere in campo ogni possibile intervento volto a garantire il mantenimento degli interventi essenziali per la collettività, in un momento di oggettiva difficoltà del tessuto economico e produttivo, che richiede di valorizzare la funzione sociale del Comune per effetto dell’emergenza sanitaria e a salvaguardare gli equilibri di bilancio soprattutto nell’annualità 2020, riducendo l’incidenza degli oneri di ammortamento delle posizioni debitorie sul complesso delle spese previste nel bilancio 2020/2022, potenziando le capacità di spesa a favore della nostra collettività locale e rimodulare la distribuzione dei flussi di pagamento delle rate nel tempo, in un’ottica di gestione attiva e dinamica dello stock di debito”.
“L’operazione – ha aggiunto – consente di liberare risorse in quanto genera le economie di bilancio nell’anno 2020 per €. 1.302.705,26 derivante della riduzione della quota capitale. Ovvero, a fronte di un costo finanziario complessivo pari ad euro 33.455,59 distribuito sull’arco temporale generato dalla rinegoziazione, sussiste la condizione di convenienza economica dell’operazione, ai sensi dell’art. 41, comma 2, della legge n. 448/2001, così come verificato dalla Società Finance Active che gestisce il debito del Comune di Orvieto. In sintesi, l’intervento che stiamo attuando, prevede la riduzione quasi totale della quota capitale delle rate dei prestiti in scadenza nel 2020, una modifica delle condizioni economiche previste contrattualmente sulla base delle attuali condizioni di mercato e il mantenimento della scadenza del piano di ammortamento originario, con la conseguente rimodulazione delle quote capitali semestrali”. 
“Grazie all’impegno degli uffici – ha concluso – siamo riusciti a portare a compimento una operazione che altri Comuni italiani non hanno potuto realizzare, e non è stato facile concretizzare avendo dovuto confrontarci, anche a livello tecnico, con varie referenti. I Boc si estingueranno nel 2030/2031. Dobbiamo ancora restituire 16 mln di euro ma con un alleggerimento che consente oggi di liberare risorse. Questo Ente è stato in grado di uscire dal predissesto nella passata amministrazione perché c’è una norma che lo ha consentito e i soldi erano stati già accantonati. L’Ente però continua a stare in una situazione deficitaria per 6 mln di euro. Secondo noi gli avanzi di amministrazione si potevano utilizzare per ridare slancio alla città ed uscire dal debito”. 
Dibattito:
Alessio Tempesta (Capogruppo “Progetto Orvieto”: “reputo questi provvedimento una operazione di grande lungimiranza ed opportuna. Voteremo a favore, consapevole che ciò che è stato messo in campo è uno sforzo e una capacità di rinegoziazione con una delle più grandi banche d’Europa che non era affatto scontata. Anche la precedente Amministrazione nel 2015 aveva fatto delle operazioni simili, ma vorrei che la sottolineatura non fosse più quella della contrapposizione politica, ma quella di considerare che tutti lavoriamo per la stessa amministrazione della città che comprende sia la maggioranza che l’opposizione, e il mio auspicio è quello di votare compatti dando alla città una dimostrazione di collaborazione per il bene della collettività”.
Giuseppe Germani (Capogruppo “Orvieto Civica e Riformista”): “ho ascoltato interventi tutti rivolti al passato con l’Assessore continui a ripetere cosa era precedentemente avvenuto. Abbiamo discusso per cinque anni e c’è stato il giudizio degli elettori. Devo dire che l’operazione di rinegoziazione è qualcosa che oggi stanno facendo tutti dalle aziende alle famiglie. Quindi bisogna andare avanti a cominciare da un nuovo bilancio che guardi ad un nuovo tipo di sviluppo. Oggi l’Italia deve riorganizzarsi con un turismo di un altro tipo. Perché ad esempio, non mettiamo a disposizione della città anche i nostri modesti compensi di consiglieri? Continuare a rimestare sull’accaduto è un esercizio sterile. In definitiva, la scelta fortemente criticata dell’uscita dal predissesto fatta dalla precedente amministrazione, si è rivelata importante anche nell’attuale situazione”. 
Stefano Olimpieri (Capo Gruppo “Gruppo Misto”): “giusto non guardare indietro ma questo vale per tutti. La delibera dispone la rinegoziazione dei due prestiti obbligazionari (B.O.C.) e libererà per le casse del Comune di Orvieto nel corso del 2020 risorse pari a 1,3 milioni di euro. E’ un fatto di grande rilevanza finanziaria perché, non solo questa rinegoziazione genererà economie sul bilancio per questa cifra ma anche perché rimane invariato il termine della scadenza del piano di ammortamento e, soprattutto, perché la Società Finance Active che gestisce il debito del Comune ha certificato che per questa operazione sussiste la condizione di convenienza economica. Se dalla delibera si evince chiaramente il grande risultato finanziario per le casse del nostro Comune, va anche detto che alla base del provvedimento c’è un risultato politico di primo livello, tutt’altro che scontato. Orvieto,  infatti, è uno dei pochissimi Comuni italiani a raggiungere un traguardo così rilevante, soprattutto perché l’inizio del procedimento è datato 30 marzo 2020con una richiesta formale avanzata dall’Assessorato al Bilancio, quindi ben prima del 19 maggio quando il Palamento ha approvato dal Parlamento il D.L. 34/2020 che all’art. 113 autorizza la possibilità di rinegoziare anche i contratti  di mutui con banche, mentre il rapporto tra enti pubblici e Cassa Depositi e Prestiti di fatto è già normato. Sta qui la valenza tecnica e politica di questa operazione. Nel 2015, invece, anche se ai fini erano costruttivi, venne caricato il debito sulle nuove generazioni. A contrario, oggi liberiamo una somma una importante. Per trovare risorse tali da contrastare l’eccezionale contrazione delle entrate per le casse comunali, quali: parcheggi, imposta di soggiorno, Pozzo di San Patrizio, per effetto della pandemia, l’Assessore al Bilancio aveva già individuato un percorso per dare ossigeno al bilancio e per reperire risorse ‘nuove’ finalizzate ad intervenire sulle criticità finanziarie. Da ricordare che, mentre la legge dispone interventi determinati e standard in merito ai mutui contratti da tutti i Comuni italiani con Cassa Depositi e Prestiti, la rinegoziazione dei BOC con Banca Intesa è stata un’operazione concepita, strutturata e definita in via esclusiva tra la stessa Banca e l’Assessorato al Bilancio. Riuscire a liberare 1.300.000 euro nel bilancio 2020 è dunque un risultato che va a vantaggio di tutti i cittadini orvietani e dimostra come con la serietà, la competenza e la tenacia si possono raggiungere risultati di grande rilievo, sia sotto il profilo finanziario che sotto quello politico. L’Accordo con Banca Intesa e l’accordo transattivo con BRS è un fatto importante che ha liberato risorse fino al 2032 e la possibilità di avere un bilancio che dà maggiore tranquillità a tutti”.
Cons.ra Cristina Croce (Capogruppo “Siamo Orvieto”): “ringrazio l’Assessore Pizzo che ha sgombrato il campo da alcuni infingimenti che sono stati portati avanti dal passato. Forse però ha equivocato sul reale significato di alcune affermazioni dei giorni scorsi. Noi abbiamo semplicemente sollevato alcune perplessità su alcune modalità della rinegoziazione. Ci sono risorse liberate che potranno essere utilizzate come spesa corrente, quindi giova fare alcune riflessioni: questa misura non poteva essere accompagnata da una variazione di bilancio provvisorio mettendo subito in campo il loro utilizzo? il piano di ammortamento poteva essere fatto secondo una distribuzione più equa? Tra le condizioni imprescindibili per andare alla rinegoziazione c’è quella dell’uscita dal predissesto, quindi meno male che l’uscita anticipata raggiunta nel recente passato ci consenta oggi anche questa operazione. Aspetto questo che poteva essere riconosciuto dall’attuale Amministrazione!”
Cons. Federico Giovannini (“Partito Democratico”): “concordo con i Consiglieri Germani e Croce nel ribadire che è una soluzione sulla quale non ci troviamo affatto contrari, visto che è importante trovare soluzioni idonee per la nostra città. Quindi evitiamo polemiche che entrano sempre nel tecnicismo e guardiamo avanti. E’ vero un grazie minuscolo poteva essere espresso anche dall’Assessore che dovrebbe riconoscere che, anche noi, lo scorso mese di marzo avevamo prospettato l’idea della rinegoziazione. Quindi dobbiamo ringraziare tutti gli enti e le istituzioni che hanno dato ai Comuni degli strumenti efficaci e idonei per uscire dalla fase post Covid. Si tratta di riconoscere quelli che sono dati di fatto”.
Cons. Andrea Sacripanti “Capogruppo “Lega – Salvini per Orvieto”): “l’intervento della Consigliera Croce è stato conciliante però non si può non porre l’accento su alcune inesattezze che si sono palesate. Rinegoziamo due Boc con una banca privata che è altra cosa di quello che la minoranza aveva sollecitato a marzo, cioè Cassa Depositi e Prestiti. La stessa calma e pacatezza si dovrebbe usare quando si diffondono notizie non esatte e previsioni catastrofiche, attraverso comunicati e post sui social, dipingendo scenari apocalittici. Accanto alla liberazione di 1,3 mln ci sono anche misure compensative. Come facciano a chiedere la variazione di un bilancio che ancora dobbiamo approvare? Non è assolutamente possibile! Il Comune non ha potuto cancellare l’Imu, ma già andato incontro con altri provvedimenti alle giusti richieste di cittadini e operatori economici postergando le scadenza di alcuni pagamenti. I mancati introiti su entrate importanti dovranno essere compensate e l’Amministrazione ci sta ragionando. La situazione del predissesto doveva coincidere con l’uscita dal deficit, ma così non è! Siamo usciti da lacci e lacciuoli ma il deficit è ancora pesante. Oggi però è una giornata importante con la politica con la ‘P’ maiuscola fatta di impegno e di assunzione di responsabilità”.
Replica Assessore Pizzo: “ringrazio tutto il Consiglio Comunale che ci ha dato la possibilità di chiudere questa operazione. Il 18 giugno è pervenuto l’assenso di Banca Intesa di qui la convocazione urgente di questo Consiglio Comunale, convocato d’urgenza perché purtroppo i tempi erano molto stretti. Oggi, infatti, è l’ultimo giorno utile per la valutazione dell’ufficio legale di Banca Intesa a cui oggi stesso verrà trasmessa la delibera”. 

Per dichiarazioni di voto, Croce: “ho sempre cercato di usare toni concilianti anche nei miei post. Il Tuel consente la variazione di bilancio nell’esercizio provvisorio. Preannuncio l’astensione”.
Olimpieri: “voto favorevole. Penso che i post fatti su face book vanno tenuti fuori dal dibattito consiliare, in sede istituzionale parlano gli atti e ribadisco la lungimiranza avuta dell’Assessore. Ribadisco che Cassa Depositi e Prestiti è una cosa diversa da Banca Intesa. Nel Centro Italia Orvieto è stata l’unica amministrazione che ha portato a termine questo importante risultato. Ora il confronto serio avverrà rispetto a come verranno utilizzati questo soldi in sede di bilancio preventivo. La rinegoziazione ci dà la possibilità di liberare risorse importanti per ammorbidire il colpo pesantissimo dato dalla pandemia alle famiglie e alle imprese. E quì sarà importante creare sinergie!” 
Giovannini: “alla rinegoziazione dei Boc ci siamo arrivati perché siamo usciti dal predisssesto. La questione di Cassa Depositi e Prestiti è stata messa in campo dal Governo nazionale per affrontare in modo analogo. Dichiaro l’astensione”.
Tempesta: “dispiace apprendere dell’astensione. Croce nella sua dichiarazione di voto ha detto che questa operazione sposta il debito sulle future generazioni, in realtà rimodula un debito che andrà a scadere nello stesso termine indicato. Il dato politico è che non spostiamo il debito sulle future generazioni e liberiamo risorse da immettere sull’economia. Una operazione vantaggiosa s cui votiamo a favore”.
Sacripanti: “favorevoli. Pensavo che anche l’opposizione accogliesse questa delibera, pur con tutte le precauzioni del caso. Se non votiamo a favore di misure che produrranno una boccata di ossigeno, mi chiedo su cos’altro dovremmo votare all’unanimità? Si perde un’occasione. Invito a ripensare questa posizione”.
Germani: “una operazione che già altri hanno fatto. E’ una scelta legittima. Vediamo fra un mese come l’Amministrazione intende investire le somme disponibili”.

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Ultimo aggiornamento
22/06/2020