Consiglio Comunale ratifica accordo copianificazione per ampliamento di un giacimento per estrazione di basalto

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Consiglio Comunale ratifica accordo copianificazione per ampliamento di un giacimento per estrazione di basalto

COMUNICATO STAMPA n. 336/21 C.C. del 20.04.21 
Consiglio Comunale approva ratifica accordo copianificazione per ampliamento di un giacimento per estrazione di basalto
(ON/AF) – ORVIETO – Il Consiglio Comunale ha ratificato (8 favorevoli, 3 astenuti, 1 contrario) l’adesione all’accordo di Copianificazione del 25 marzo scorso relativo alla richiesta dalla Basalto La Spicca S.p.A., che costituisce approvazione della variante urbanistica al PRG ai sensi dell’Accertamento dei giacimenti di cava di cui alla L.R.  2/2000 “Norme per la disciplina dell’attività di cava e per il riuso di materiali provenienti da demolizioni”. 
Illustrando l’argomento il Vice Sindaco e Assessore all’Urbanistica, Mario Angelo Mazzi ne ha ripercorso l’iter a seguito della richiesta di accertamento di giacimento per i terreni situati in località “La Spicca” del Comune di Orvieto presentata nel 2019 dalla Basalto “La Spicca S.p.A.” ai sensi della citata Legge Regionale. Alla richiesta è seguita la convocazione della Conferenza di Copianificazione da parte della Direzione governo del territorio della Regione Umbria, successivamente la stessa Direzione regionale ha deciso di adottare le risultanze della Conferenza di Copianificazione svoltasi il 25 marzo scorso, e quindi la disponibilità del giacimento di cava attiva per una durata prevedibile presunta di 20 anni, nel rispetto degli elaborati tecnici di giacimento sottoscritti in sede di Copianificazione.
“L’atto in approvazione – ha concluso l’Assessore, Mazzi – è quindi la ratifica dell’accordo relativo alla conferenza che si è tenuta fra Asl, Arpa, e nove uffici della Regione, per determinare la facoltà da parte della società di ampliare il sedime del giacimento per l’estrazione del basalto. Un ampliamento della situazione ormai esistente da tanti anni. Poiché non interessa una zona attualmente non prevista nel PRG, con tale atto si consente di operare per l’estrazione mentre i progetti definitivi per l’esercizio dell’attività estrattiva dovranno essere sottoposti alla procedura di VIA come avvenuto nel passato, in quanto nella progettazione definitiva e successivo sfruttamento del giacimento dovranno essere rispettate le condizioni ambientali e le prescrizioni tecniche impartite dalla Conferenza di Copianificazione. Le fasi successive dovranno avere una puntuale attività di riambientazione”.  
Dibattito:
Franco Raimondo Barbabella (Capogruppo “Prima gli Orvietani”): “parliamo di un intervento mitigativo previsto nell’arco di venti anni su un terreno di 70 ettari con una cubatura totale lorda di oltre 12 mila metri cubi di movimento terra corrispondenti a oltre 5 mila metri cubi utili. Io mi chiedo questo intervento è necessario per cosa? E’ compatibile con una strategia di uso del territorio? E quale è la strategia di uso del territorio? Infatti, oltre a questa proposta di intervento estrattivo, assistiamo contemporaneamente ad una proposta di insediamento di 40 ettari di fotovoltaico in zona San Faustino e ad una proposta di trasformazione di rifiuti speciali in zona industriale, chiedo pertanto all’Amministrazione: c’è una politica di territorio? Come intendiamo utilizzare il nostro territorio? Non credo che sia una giustificazione dire che l’attività è trentennale. Oggi le cose sono cambiate. Quale è il beneficio per la collettività da questa attività estrattiva? La procedura è durata molto, è iniziata a fine 2019, ma io ne sono venuto a conoscenza ora, quindi mi chiedo perché sia stata autorizzata dall’Amministrazione fino ad arrivare alla conferenza di copianificazione”.
Replica Assessore Mazzi: “una volta che la società ha presentato la richiesta c’è stato un iter con ben tre pubblicazioni compresa quella all’Albo Pretorio. Nella richiesta che è stata avanzata c’è una estensione del sito esistente in quella zona dando continuità all’impianto già esistente. Il lavoro della cava è quello di creare asfalti drenanti per le strade e materiali per le massicciate delle ferrovie. Il sito è nato in quel punto per le esigenze strategiche legate alla presenza sul territorio di tali infrastrutture”.
Dichiarazioni di voto, Federico Giovannini (“Partito Democratico”): “annuncio l’astensione, tuttavia a fronte del posizionamento della cava e delle cubature, chiedo se sono stati valutati tutti i rischi, dal momento che ho troppe perplessità. Concordo con il fatto di rivedere la politica di sfruttamento del territorio e le politiche di valorizzazione dello stesso che non può essere sempre e solo usato, specie in un ambiente molto fragile come il nostro. Ritengo che lo sviluppo sia altro e non lo sfruttamento del territorio in quanto tale. Non si può sempre ragionare in condizioni emergenziali su aspetti così delicati, senza conoscere parametri ambientali, occupazionali e di salvaguardia e sostenibilità del territorio. Vorrei sapere se l’Assessore ha gli stessi nostri dubbi”.
Presidente Assemblea, Umberto Garbini (Capogruppo “Fratelli d’Italia”): “è normale che nascano dei dubbi in presenza di interventi di grandi dimensioni. Tuttavia al Consigliere Giovannini che chiede giustamente la realizzazione di infrastrutture sul territorio, ricordo che i materiali per la loro realizzazione sono questi e che la vicinanza di cave al territorio dove insistono certe infrastrutture è altrettanto basilare e naturale. Nel merito ritengo che se l’iter è proceduto fino a questo punto ci siano le condizioni per farlo. Sarà la Regione a dare il suo parere. Voto a favore”.
Barbabella: “non stiamo discutendo se la cava serve alla costruzione di strade o ferrovie del nostro territorio o del nostro Paese. Diversi sono i criteri ma il punto per me è un altro: quale politica si intende fare per l’uso delle risorse territoriali. Chiediamo che ci si dica quale è la politica che l’Amministrazione sta perseguendo senza dover inseguire le esigenze del momento. Se ci vengono fatte capire le compatibilità con le caratteristiche del territorio allora affronteremo in modo chiaro e serio la politica dell’uso del suolo. Io pongo un problema politico non tecnico”.
Andrea Sacripanti (Capogruppo “Lega – Salvini per Orvieto”): “io invece pongo un problema tecnico. In questo momento particolare è oggettivamente difficile per tutti approfondire le questioni. Personalmente per tutta una serie di ragioni apprendo adesso dell’entità del progetto. Poiché quando si parla di ambiente le preoccupazioni che ognuno di noi avverte sono ampie, affinché tutti possiamo essere responsabili, io chiedo, se possibile, di rinviare di pochi giorni l’approvazione al fine di organizzare una riunione con tutti i consiglieri comunali alla presenza dell’Assessore Mazzi per fornirci ulteriori elementi. In sostanza ho bisogno delle rassicurazioni rispetto a dei rischi che questo tipo di attività può comportare. Al di là della correttezza dell’impostazione della procedura della pratica ritengo che sarebbe un rinvio utile, con il solo scopo di avere tutti noi una convinzione maggiormente definita per come comportarci in sede di voto. Diversamente sarei costretto ad astenermi non avendo la necessaria cognizione di quello che approvo”. 
Garbini: “comprendo la necessità di avere maggiore conoscenza della pratica che però è stata pubblicata più volte, deposita in tempo utile alla presidenza del Consiglio Comunale e sulla quale ci sono state occasioni di confronto in Commissione. Ho iscritto la pratica all’ordine del giorno dell’odierna seduta di Consiglio essendoci una scadenza da rispettare. La Giunta però valuterà la richiesta di rinvio”.
Replica Assessore Mazzi: “si tratta di una ratifica che deve essere effettuata 30 giorni dopo l’accordo di copianificazione. La domanda risale al 2019. Gli atti sono stati pubblicati per ben tre volte. Sostanzialmente con questo atto si dice che in quel territorio può trovare ancora estensione per una attività di estrazione per una cava esistente in adiacenza. Ciò non significa che da domani la società può estrarre ma che può chiedere la possibilità di estrarre, previa presentazione di tutte le necessarie documentazioni. L’eventuale attività di estrazione successiva andrà concordata in tutte le fasi susseguenti. Sull’utilizzo del territorio, sulle energie alternative e altri temi presto usciremo con un confronto anche pubblico con alcune delle società che si interessano di questi problemi dove rappresenteremo la posizione che intendiamo sostenere”.
Barbabella: “abbiamo capito perfettamente che stiamo discutendo della ratifica di un accordo che è intervenuto. Sacripanti ha chiesto un rinvio che la Giunta valuterà, ma se lui che sta in maggioranza pone problemi di ‘meditazione’ qualche ragione immagino ci sarà”. 
Garbini: “se l’Assessore ha ribadito ciò che aveva già detto in sede di relazione introduttiva e non ha ritirato la delibera, dobbiamo procedere alla votazione”.

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Ultimo aggiornamento
20/04/2021