Consiglio nazionale Anci approva documento #dignitàperisindaci e le richieste di modifica norme che garantiscano rispetto e dignità al lavoro dei Sindaci

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Consiglio nazionale Anci approva documento #dignitàperisindaci e le richieste di modifica norme che garantiscano rispetto e dignità al lavoro dei Sindaci

COMUNICATO STAMPA n. 575/21 G.M. del  07.07.21 
Consiglio nazionale Anci approva documento #dignitàperisindaci e le sei richieste di modifica norme che garantiscano rispetto e dignità al lavoro dei Sindaci
• Fra queste, l’affermazione concreta del principio di eguaglianza e pari dignità con le altre cariche elettive e di governo
 
(ON/AF) – ORVIETO – Questa mattina a Roma, il Consiglio nazionale dell’Anci ha approvato all’unanimità, il documento #dignitàperisindaci che il presidente Antonio Decaro, insieme a una delegazione di primi cittadini sottoporrà alla presidenza del Consiglio dei Ministri come risultato delle richieste che i Sindaci avanzano al Governo e al Parlamento per chiedere maggiori tutele e rispetto per il loro lavoro.
Nel documento – riferisce una nota di Anci Umbria che ha partecipato alla riunione del Consiglio nazionale con una delegazione di Sindaci, guidata dal Presidente Michele Toniaccini, di cui ha fatto parte il Sindaco di Orvieto, Roberta Tardani – si sottolinea che a fronte di responsabilità cresciute nel tempo e di un rinnovato e maggiore rapporto di fiducia con i cittadini, i Sindaci si sono trovati a operare in un contesto di riduzione di risorse umane e finanziarie e in un quadro di regole spesso confuso e contraddittorio. 
“Così i sindaci, nell’immaginario collettivo – è scritto nel documento – sono i responsabili di tutto, al di là delle proprie effettive competenze. Per questo ci aspettiamo che il legislatore si faccia carico dell’approvazione rapida di alcune norme specifiche, che aiutino tutti noi a svolgere al meglio il nostro ruolo, soprattutto, in modo adeguato a quello che i nostri cittadini si aspettano. 
Da anni si susseguono casi e fattispecie che vedono i sindaci, gli amministratori e i dirigenti destinatari di provvedimenti relativi a imputazioni di responsabilità in sede penale, civile, amministrativa ed erariale che si concludono nella stragrande maggioranza con archiviazioni.  In questo contesto, emerge la debolezza o l’assenza del nesso di causalità fra la condotta censurata e l’evento, mentre i sindaci risultano sempre responsabili per l’esercizio o il mancato esercizio di un potere, molto al di là dei compiti e delle responsabilità. Sostanzialmente, chiediamo l’affermazione concreta di un principio di eguaglianza e di pari dignità con le altre cariche elettive e di governo”.
Su questi temi Anci nazionale ha elaborato sei proposte di norme con cui chiede al Governo e al Parlamento, a tutti i gruppi parlamentari di maggioranza e di opposizione, un impegno formale e concreto che porti all’adozione di un decreto-legge nell’arco dei prossimi tre mesi (vedi documento allegato). 
“L’iniziativa alla quale ho partecipato con una delegazione di Sindaci umbri – spiega il presidente di Anci Umbria, Michele Toniacciniintende tutelare non solo i primi cittadini, ma tutta la comunità regionale, in quanto nel documento che abbiamo condiviso si chiedono le giuste garanzie affinché i sindaci possano lavorare al meglio per il bene della comunità, senza rallentamenti o impedimenti. I Sindaci, in ogni caso, continueranno a tutelare i propri cittadini e le comunità”.

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Ultimo aggiornamento
07/07/2021