Coronavirus: 51% di vaccinati in Umbria, regione al IV posto in Italia per adesioni alle vaccinazioni
COMUNICATO STAMPA (di pubblica utilità) n. 513/21 G.M. del 17.06.21
Coronavirus: 51% di vaccinati in Umbria, regione al IV posto in Italia per adesioni alle vaccinazioni
(ON/AF) – ORVIETO – Il 71% della popolazione vaccinabile in Umbria ha aderito alla campagna di vaccinazione e la regione è al IV posto tra le regioni italiane con il 51% dei cittadini vaccinati. E’ quanto è emerso nell’odierna conferenza stampa settimanale di aggiornamento epidemiologico e andamento della campagna vaccinale alla quale hanno partecipato l’assessore alla Salute della Regione Umbria, Luca Coletto, il direttore regionale alla Salute, Massimo Braganti, il commissario Covid, Massimo D’Angelo e i medici del Nucleo epidemiologico, Carla Bietta e Marco Cristofori.
Lo comunica una nota d’agenzia della Regione che riferisce in merito al rispetto, in Umbria, del programma definito per la campagna di vaccinazione con la prima dose ai 50enni entro la metà di giugno e la vaccinazione entro la fine del mese dei 40enni.
Intanto sono state avviate le vaccinazioni sui luoghi di lavoro: a partire dalla Thyssen di Terni e dall’azienda Cucinelli nel perugino che, intensificherà le vaccinazioni con l’apertura serale dalle 20 alle 24 da lunedì prossimo e per due settimane.
Sono partite anche le vaccinazioni degli over 60 nelle farmacie, mentre da lunedì i medici di medicina generale avvieranno le vaccinazioni con Moderna.
Relativamente ai dati relativi alle sospette reazioni avverse ai vaccini, il commissario ha reso noto che dal 1° gennaio al 15 Giugno 2021, in Umbria, risultano inserite nella Rete Nazionale di Farmacovigilanza (RNF) 1.485 casi di sospette reazioni avverse (ADR) ai vaccini anti Covid-19 su un totale di 628.605 dosi somministrate. La percentuale di segnalazioni sul totale delle dosi somministrate è dello 0,24%. Il tasso di segnalazione per 100.000 dosi in Umbria, pari a 236/100.000 dosi, è in linea con il dato medio nazionale che è di 204 segnalazioni per 100.000 abitanti.
Nel 79% dei casi la reazione avversa ha interessato il sesso femminile, con un rapporto Femmine/Maschi pari a circa 3:1. Nel 93% dei casi (1383/1485) di segnalazione si è trattato di una reazione avversa giudicata “non grave”.
Circa la tipologia di reazione avversa, sono state segnalate quelle già note per questi vaccini, principalmente: reazioni locali o sistemiche (febbre, brividi, dolore in sede di iniezione, stanchezza, malessere) in circa il 32% dei casi; reazioni che interessano il sistema muscoloscheletrico (mialgia, artralgia) circa il 19% dei casi; disturbi di interessamento del sistema nervoso (cefalea, parestesie) circa il 18% dei casi; disturbi del tratto gastrointestinale (nausea, diarrea) nel 7% dei casi, disturbi della cute e del sottocute (eruzione cutanea, orticaria) nel 4% dei casi.
Nella maggior parte dei casi il segnalatore della Reazione Avversa è stato il medico (46%), seguito dal cittadino (28%), dal farmacista (15%) e da altro operatore sanitario (11%).
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Ultimo aggiornamento
17/06/2021