Coronavirus: Andamento epidemiologico tendente alla stabilizzazione

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Coronavirus: Andamento epidemiologico tendente alla stabilizzazione

COMUNICATO STAMPA (di pubblica utilità) n. 218/22 G.M. del 24.03.22 
Coronavirus: Andamento epidemiologico tendente alla stabilizzazione. Oggi all’Ospedale di Perugia la prima somministrazione dell’anticorpo monoclonale Evusheld a protezione dei pazienti molto fragili 
(ON/AF) – ORVIETO – I dati del report settimanale elaborato dal Nucleo epidemiologico regionale mostrano che la curva epidemica e la media mobile a 7 giorni in Umbria tendono alla stabilizzazione rispetto alle settimane precedenti con un’incidenza settimanale mobile per 100.000 abitanti è pari a 1.549 al 23 marzo, RDt sulle diagnosi negli ultimi 14 giorni con media mobile a 7 giorni in diminuzione con un valore di 0,98.
L’andamento regionale dell’incidenza settimanale mobile per classi di età conferma tassi superiori alla media regionale per la popolazione tra 3 e 44 anni: in particolare la popolazione di 6 e 13 anni raggiunge incidenze superiori ai 2500 casi x 100.000 abitanti. Tutte le classi di età presentano una tendenza alla stabilizzazione dei valori e tutti i Distretti sanitari hanno una incidenza superiore a 1.000 casi per 100.000 abitanti.
Infine, rispetto alla settimana precedente risulta un leggero aumento nell’impegno ospedaliero regionale soprattutto a carico dell’area medica (203 ricoveri al 23 marzo, di cui 4 in terapia intensiva). Nella settimana tra il 14 e 20 marzo si sono registrati 15 decessi.
Lo comunica una nota della Regione Umbria / Assessorato alla Salute secondo cui in data odierna è stato prescritto presso la Clinica di Malattie Infettive dell’Ospedale di Perugia, il primo trattamento con l’anticorpo monoclonale Evusheld per la profilassi pre-esposizione del Covid-19 e che il farmaco è stato somministrato questa mattina presso il Day Hospital di Malattie Infettive ai primi tre pazienti seguiti dal reparto di Ematologia. 
L’anticorpo Evusheld – fa sapere il direttore di Malattie Infettive dell’Ospedale di Perugia, Prof.ssa Daniela Francisci – è costituito dall’associazione di due anticorpi monoclonali: Tixagevimab e Cilgavimab entrambi diretti verso la proteina Spike di Sars-Cov-2 che, somministrati insieme prevengono meglio prevenire l’infezione; inoltre, hanno una protezione molto lunga, da sei mesi ad un anno e, a differenza degli altri trattamenti, non vengono iniettati per via endovenosa, ma per via intramuscolare. Infine, questo tipo di monoclonale dovrebbe essere efficace per tutti i tipi di varianti, gli studi sono in corso.
La somministrazione di questo monoclonale diversamente dagli altri trattamenti sino ad ora effettuati è rivolta a persone che non hanno contratto l’infezione da Sars CoV-2, ma che presentano un rischio molto elevato di avere un decorso severo in caso di positività. Ovvero pazienti con marcata compromissione della risposta immunitaria che stanno facendo terapie immunosoppressive e che non hanno sviluppato anticorpi nonostante la vaccinazione, o che, al contrario, non hanno potuto sottoporsi alla vaccinazione per motivi di salute. 
La prescrizione è affidata ai centri autorizzati da ciascuna Regione ed è sottoposta a registro di monitoraggio AIFA, mentre la selezione dei pazienti è affidata ai medici di medicina generale ed ai centri specialistici di riferimento che li hanno in cura. 
 

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Ultimo aggiornamento
24/03/2022