Coronavirus: attuali ricoverati in reparti Covid arrivano in ospedale per altre patologie.

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Coronavirus: attuali ricoverati in reparti Covid arrivano in ospedale per altre patologie.

COMUNICATO STAMPA (di pubblica utilità) n. 250/22 G.M. del 05.04.22 
Coronavirus: attuali ricoverati in reparti Covid arrivano in ospedale per altre patologie. Regione Umbria chiede al Ministero Salute la stabilizzazione delle Usca nella normale dotazione organica del servizio sanitario
(ON/AF)) – ORVIETO – La Regione Umbria continuerà a gestire l’attuale fase di transizione verso la normalità con la massima attenzione, seppure dal 31 marzo è ufficialmente cessato lo stato di emergenza legato al Covid. E’ quanto è emerso nell’odierna conferenza stampa sull’andamento epidemiologico a cui hanno partecipato l’Assessore alla Salute, Luca Coletto, il commissario Massimo D’Angelo, il direttore regionale alla Salute, Massimo Braganti, la professoressa Daniela Francisci e il dottor Marco Cristofori del Nucleo epidemiologico regionale.
Lo comunica una nota d’agenzia della Regione / Assessorato Regionale alla Salute secondo cui, ad oggi, la maggior parte dei pazienti ricoverati nei reparti covid, tra il 50 e 60 per cento, arriva in ospedale per altre patologie e ha pochissimi sintomi legati al Covid, inoltre si scoprono positivi al virus nella fase del triage. Pertanto, la vaccinazione unitamente alle cure si conferma lo strumento più importante contro il virus. Al momento, inoltre, sono stati effettuati oltre 530 trattamenti con antivirali. 
A tale scopo è stata ribadita l’importanza di insistere sulla medicina territoriale per il futuro. Al riguardo l’Assessore Coletto ha confermato di aver chiesto al Ministro della Salute di far rientrare le Usca nella normale dotazione organica del servizio sanitario in quanto, il servizio svolto dalle Unità di sorveglianza in una regione con un’alta percentuale di popolazione anziana come è l’Umbria, è di grande utilità anche per evitare spostamenti ai cittadini e accessi inappropriati ai pronto soccorso.  
Frattanto la Regione ha prorogato fino al 30 giugno, le Usca, il Cts, il Nucleo epidemiologico e il commissario D’Angelo che ha già gestito la situazione nella fase di emergenza.  

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Ultimo aggiornamento
05/04/2022