COMUNICATO STAMPA (di pubblica utilità) n. 1081/21 G.M. del 30.12.21
Coronavirus: Dal 31 dicembre test antigenici di fine quarantena presso medici di famiglia e pediatri
• Protezione civile regionale, Comuni e volontari di Prociv impegnati per aumentare attività di “contact tracing”
(ON/AF) – ORVIETO – Il Commissario per l’emergenza Covid della Regione Umbria, Massimo D’Angelo, comunica che da domani, venerdì 31 dicembre, i soggetti positivi al Covid-19, già presi in carico dalla propria ASL, potranno effettuare i test antigenici di fine quarantena anche presso il medico di famiglia o pediatra di riferimento.
Ciò a seguito degli accordi già sottoscritti tra la Regione e i rappresentanti dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta.
I test vanno eseguiti dopo almeno 7 giorni di quarantena nel caso che il soggetto risulti vaccinato con ciclo completo, e dopo 10 giorni nel caso di soggetto non vaccinato.
Il medico di base o pediatra provvederà alla registrazione nel sistema Tessera Sanitaria e in maniera automatica l’esito sarà trasferito all’ASL di competenza.
Il risultato negativo del test determinerà la fine della quarantena, senza ulteriori comunicazioni da parte della ASL.
A tal fine le ASL stanno distribuendo circa 18.000 tamponi ai medici di medicina generale e ai pediatri di libera scelta.
Intanto, la Protezione civile regionale, i Comuni umbri e i volontari di Prociv saranno impegnati per aumentare l’attività dei “contact tracing”. Per far fronte alle molte criticità verificatesi nella seconda metà di dicembre sulla tenuta delle attività delle Aziende Sanitarie, a causa della continua crescita esponenziale dei casi Covid, non solo in Umbria ma in tutta Italia, in queste ore, nel rispetto delle nuove indicazioni nazionali, la Regione sta lavorando per recuperare quanto prima il tracciamento.
In tal senso, attraverso l’impiego di propri dipendenti afferenti al Servizio regionale protezione civile e ulteriori volontari di protezione civile, sarà possibile attuare un significativo incremento dell’attività di tracciamento. L’iniziativa è frutto della collaborazione con i singoli Comuni e i rispettivi Centri operativi comunali (Coc), ANCI Umbria e la Consulta regionale del Volontariato.
Lo comunica una nota della Regione Umbria che ricorda che, tali attività del volontariato di protezione civile, peraltro già impiegato nella distribuzione dei DPI, nelle attività di assistenza alla popolazione presso i centri vaccinali e “drive-in” e presso i Centri operativi comunali (Coc), è stata già sperimentata con successo presso alcuni Comuni umbri, con le opportune attività formative, di accreditamento, di rispetto delle norme sulla privacy e trattamento dei dati personali.
L’attivazione di tale modalità è scaturita dall’odierna riunione del Centro operativo regionale (Cor), coordinata dal direttore regionale per la protezione civile, Stefano Nodessi Proietti, alla presenza presente dell’assessore regionale, Enrico Melasecche, del commissario all’emergenza coronavirus, Massimo D’Angelo, del direttore regionale alla sanità, Massimo Braganti, del presidente dell’ANCI Umbria, Michele Toniaccini, e dei rappresentanti della Consulta regionale dei volontari di Protezione civile, e gran parte dei sindaci umbri o loro delegati. Al “webinar” di formazione al tracciamento, organizzato dalla Protezione civile regionale, in collaborazione con la direzione regionale della sanità e della struttura del Commissario straordinario D’Angelo ha partecipato infatti la quasi totalità dei Comuni dell’Umbria attraverso i rispettivi Sindaci e oltre 330 volontari.
Altri contatti con il Colonnello Marchi della Difesa, riguardano invece la specifica istanza avanzata dalla Regione per la realizzazione di 4 “drive-in” sul territorio regionale con personale militare per la somministrazione dei test antigienici, al fine di poter ridurre il periodo di quarantena per i soggetti interessati. E’ stato anche anticipato, infine, che a breve la Giunta regionale adotterà una delibera relativa ad un accordo con il sistema regionale delle farmacie per disporre la gratuità dei test antigienici per tutti i soggetti in età scolare.
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