Coronavirus – “Fase 2”: Protocollo Regione Umbria su esecuzione test sierologici presso i laboratori privati

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Coronavirus – “Fase 2”: Protocollo Regione Umbria su esecuzione test sierologici presso i laboratori privati

COMUNICATO STAMPA (di pubblica utilità) n. 317/20 G.M. del 05.05.20
Coronavirus – “Fase 2”: Regione Umbria ha definito il Protocollo recante le prescrizioni per l’esecuzione dei test sierologici presso i laboratori privati
(ON/AF) – ORVIETO – La Regione Umbria ha redatto il Protocollo per l’esecuzione dei test sierologici presso i laboratori privati contenente una serie di prescrizioni. 
Lo riferisce una nota d’agenzia della Regione che spiega i contenuti del documento e l’attività delle strutture private. Ovvero: il test per rilevare la positività al virus dovrà essere eseguito previa prescrizione di un medico e l’esecuzione dell’esame deve avvenire nel rispetto di rigidi protocolli di sicurezza e protezione, definiti dal laboratorio, per evitare la diffusione del contagio. Inoltre, deve essere raccolto il consenso informato del soggetto all’esecuzione del test e alla trasmissione dei risultati ai Servizi dell’Azienda Sanitaria Locale ai fini del controllo epidemiologico e di sanità pubblica.
L’informazione al soggetto al quale viene effettuato l’esame deve specificare le caratteristiche del test e le finalità, nonché i limiti e il significato dei risultati dell’esame e la necessità di isolamento in caso di test positivo. 
In caso di positività (sia per IgM, che per IgG, che per IgM+IgG), si deve invitare il soggetto a rientrare al proprio domicilio e quindi a mantenere l’isolamento, anche dai propri familiari, mentre il laboratorio che ha effettuato il test sierologico deve immediatamente segnalare il caso positivo al Servizio di Igiene e Sanità Pubblica competente per i provvedimenti del caso; la tracciabilità della prestazione deve essere garantita anche per i test sierologici rapidi in immuno-cromatografia. E’ richiesto, inoltre, un referto firmato, contenente le specifiche del test utilizzato. 
L’esito dell’esame, sia positivo che negativo, deve essere comunicato all’Azienda Sanitaria tramite inserimento nei sistemi informatici regionali di biosorveglianza.
Il documento, infine, prevede la costituzione di un Comitato per il controllo e monitoraggio dell’attuazione di tutte le disposizioni e dei risultati dei dati elaborati dal sistema di sorveglianza. Il documento sarà soggetto, inoltre, a rivalutazione in relazione all’evoluzione degli scenari epidemiologici e delle conoscenze scientifiche e in base all’esito del monitoraggio previsto dal Decreto del Ministero della Salute del 30.4.2020 “Emergenza COVID-19: attività di monitoraggio del rischio sanitario connesse al passaggio dalla Fase 1 alla Fase 2”.

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Ultimo aggiornamento
05/05/2020