Coronavirus: in Umbria si mantiene una differenza costante tra le due province – incidenza di 1 a 4

COMUNICATO STAMPA (di pubblica utilità) n. 125/21 G.M. del 19.02.21

(ON/AF) – ORVIETO – Primi segnali sulla incisività delle misure restrittive adottate in Umbria emergono dal consueto report settimanale stilato questa mattina nella conferenza stampa di aggiornamento della situazione epidemiologica sul territorio regionale dal direttore regionale alla Salute, Claudio Dario, dal commissario per la gestione dell’emergenza Covid, Massimo D’Angelo, dalla dottoressa Carla Bietta e dal dottor Mauro Cristofori del Nucleo epidemiologico regionale.

Il report redatto dal Nucleo epidemiologico riferisce della differenza costante che si mantenendo tra le due province con un’incidenza di 1 a 4. 

Lo riferisce una nota della Regione Umbria secondo cui il direttore Dario ha confermato che nella giornata di ieri l’Istituto superiore di sanità ha comunicato il sequenziamento dei primi 77 campioni e che su 41 è stata riscontrata la variante brasiliana e su 22 quella inglese. In particolare “in questo caso, rispetto al primo sequenziamento richiesto all’ISS, si tratta di un campionamento, ovvero: sono stati presi con un approccio campionario e statistico dei tamponi, in modo tale che il risultato possa essere rappresentativo della popolazione in generale. I 77 campioni analizzati provengono quindi dai diversi laboratori della regione”. 

Il direttore regionale alla Salute ha evidenziato, infine, come le varianti stiano sostituendo il ceppo originario: “di conseguenza con l’Istituto Superiore di Sanità e con il Ministero si stanno valutando i dati epidemiologici che sono stati inviati 2 giorni fa, per un’elaborazione congiunta”.