Coronavirus: iniziata oggi la sperimentazione di test rapidi decisi dalla strategia della Regione Umbria

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Coronavirus: iniziata oggi la sperimentazione di test rapidi decisi dalla strategia della Regione Umbria

COMUNICATO STAMPA (di pubblica utilità) n. 220/20 G.M. del 30.02.20 
Coronavirus: Regione Umbria dà il via alla sperimentazione di test rapidi. Costituito Comitato di supporto tecnico-scientifico Università-Regione  
(ON/AF) – ORVIETO – E’ iniziata da oggi la strategia della Regione Umbria per contenere la diffusione dell’infezione da Covid-19 mediante l’utilizzo di test rapidi su tutte le persone che arrivano ai Pronto Soccorso degli Ospedali e tutti i ricoverati nelle cosiddette “aree grigie”, soggetti per i quali non è stata ancora riscontrata la positività al Covid-19 attraverso il tampone. 
Lo comunica una nota dell’Assessorato regionale alla Salute secondo cui, a tali soggetti si aggiungeranno gli abitanti delle zone dell’Umbria in cui è stata riscontrata una concentrazione di casi positivi. In questa fase la rilevazione della positività al virus attraverso il test rapido andrà in parallelo con il tampone utilizzato sinora che richiede una metodica più laboriosa con un grande impegno di strumentazione e tempi lunghi di attesa. Tale modalità d’intervento sarà estesa sul territorio cercando di contenere l’epidemia nei luoghi particolarmente sensibili: residenze per anziani e comunità residenziali sanitarie, sociali e religiose al fine di intercettare rapidamente i casi asintomatici o con pochi sintomi che possono diffondere il virus e quindi contenere efficacemente il contagio. 
Al momento la Regione – si precisa nella nota – ha messo a disposizione 5000 test immunologici, ma nell’arco di una settimana il numero dovrebbe arrivare a 10 mila, mentre per la metà di aprile dovrebbero arrivare 15 mila kit per effettuare il test molecolare rapido.  
La strategia regionale – che si svilupperà in un periodo che va dalle 4 alle 6 settimane, visto che sarà estesa in tutto il territorio e si è in attesa anche dei test molecolari – prevede un ampliamento del campo di indagine effettuando il test a tutti i soggetti comunque esposti a contagio che sono stati o possono essere stati a contatto con un caso confermato o probabile di COVID–19, ai dipendenti del sistema sanitario regionale che lavorano in strutture ospedaliere dedicate totalmente o parzialmente alla gestione dei casi COVID e a coloro che lavorano nelle strutture di Pronto Soccorso o di 118.
Saranno effettuati i test anche nelle strutture territoriali, quelle strutture sanitarie e socio-sanitarie, ai medici, farmacisti, operatori sintomatici che operano nelle strutture socio-sanitarie e sociali, lavoratori sintomatici dei “Servizi Essenziali”, con priorità verso quelli con maggiore contatto con la popolazione generale: Vigili del Fuoco e Forze dell’Ordine, Agenti di polizia penitenziaria, volontari della Protezione civile, addetti alle casse dei centri commerciali.
L’azione strutturata che si affiancherà all’uso dei tamponi prevede due fasi: il ricorso ad analisi sugli anticorpi e un’integrazione di test molecolari.
Il progetto prevede l’attiva e costante collaborazione con il Comitato Scientifico costituito dalla Regione Umbria in base alle indicazioni ricevute dall’Università degli Studi di Perugia, grazie alla collaborazione avviata con la firma del “Memorandum d’intesa per la salute – per una visione condivisa di salute e sanità del futuro”, sottoscritto il 22 gennaio scorso dalla Presidente della Regione, Donatella Tesei e dal Rettore, Prof. Maurizio Oliviero.
Il Comitato, composto da esperti, ha il compito di fornire indicazioni e strategie a supporto delle azioni che verranno adottate dalla Giunta Regionale per il superamento dell’emergenza sanitaria e di supervisionare eventuali sperimentazioni che saranno messe in campo dal sistema sanitario umbro.
Il Comitato è composto da: Dott.ssa Paola Casucci, Regione Umbria (Coordinatore); Prof.ssa Antonella Mencacci, Università degli Studi di Perugia – Direttore della Scuola di Specializzazione in Microbiologia; Prof.ssa Daniela Francisci, Università degli Studi di Perugia – Direttore della Scuola di Specializzazione in Malattie Infettive e Tropicali; Prof. Edoardo De Robertis, Università degli Studi di Perugia – Direttore della Scuola di Specializzazione in Anestesia, Rianimazione e Terapia intensiva e del Dolore; Prof. Fabrizio Stracci, Università degli Studi di Perugia – Direttore della Scuola di Specializzazione in  Igiene e Medicina preventiva; Prof. Paolo Puccetti, Università degli Studi di Perugia – Direttore del Dipartimento di Medicina Sperimentale e Coordinatore scientifico della Sezione di Farmacologia; Prof.ssa Cecilia Becattini, Università degli Studi di Perugia – Ordinario di Medicina interna nel  Dipartimento di Medicina. 
Ad essi si affiancheranno altri tre membri: uno nominato dall’Istituto Superiore di Sanità, uno dalla Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica e uno dal Ministero della Salute.

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Ultimo aggiornamento
30/03/2020