COMUNICATO STAMPA (di pubblica utilità) n. 185/21 G.M. del 05.03.21
Coronavirus: Regione Umbria confermata in “Fascia Arancione”. Ordinanza Presidente valida sino al 21 marzo. Si allinea a nuovo Dpcm
(ON/AF) – ORVIEETO – La Regione dell’Umbria confermata in “Fascia Arancione” dal Ministero della Salute. Emessa ordinanza, valida sino al 21 che si allinea al nuovo Dpcm e che conferma alcune delle misure già in essere marzo (salvo modifiche anticipate in base al mutamento del quadro epidemiologico).
Lo comunica una nota di Palazzo Donini che riferisce quanto precisato dalla Governatrice, Donatella Tesei: “dal confronto con il Cts, e sentito il ministro della Salute Speranza sono state individuate una serie di restrizioni calibrate in base alla diffusione del contagio. È evidente che in questa tipologia di ordinanza il parere sanitario ha un’influenza determinate e che la volontà è quella di ispirare l’azione amministrativa al principio della massima precauzione al fine di garantire la mitigazione del contagio”.
Rispetto alla precedente ordinanza (vedi allegati), le modifiche riguardano l’adeguamento al Dpcm per l’orario del coprifuoco in tutto il territorio regionale, che sarà dalle ore 22:00 alle 05:00 del giorno successivo, anche allo scopo di facilitare i servizi di asporto, e la possibilità nella sola provincia di Terni di tenere attività corsistiche individuali in presenza (fra questi gli ambiti delle arti musicali, figurative, teatrali, danza, e le attività inerenti le lingue straniere nel rigoroso rispetto delle norme inerenti il distanziamento interpersonale).
Per ciò che concerne il commercio sono confermati i protocolli di sicurezza già in vigore dalla scorsa ordinanza per tutte le attività commerciali. È vietata l’apertura dalle ore 14 del sabato e nella giornata di domenica di tutti gli esercizi commerciali di vicinato, medie e grandi strutture di vendita al dettaglio ad eccezione delle farmacie, para farmacie, presidi sanitari, generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici, edicole, librerie, tabacchi, lavanderie e tintorie.
E’ vietata l’apertura, sempre dalle ore 14 del sabato e nella giornata di domenica, di ogni attività commerciale esercitata su aree pubbliche ad esclusione dei generi alimentari, e prodotti agricoli e florovivaistici.
Nelle giornate festive e prefestive sono chiusi gli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali nonché dei mercati, gallerie commerciali, parchi commerciali ed altre strutture ad essi assimilabili ad eccezione delle farmacie, para farmacie, presidi sanitari, generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici, edicole, librerie, tabacchi, lavanderie e tintorie.
Alcune novità attengono le norme comportamentali e sono: divieto di consumazione di bevande alcoliche all’aperto nei luoghi pubblici ed aperti al pubblico, per l’intera giornata; divieto di assembramento nei luoghi pubblici ed aperti al pubblico nonché in prossimità di pubblici esercizi, esercizi commerciali ed artigianali durante il consumo di alimenti e bevande; divieto di distribuzione di alimenti e bevande, mediante sistemi automatici (distributori automatici), che affacciano nelle pubbliche vie dalle ore 18,00 alle ore 05.00 del giorno successivo; divieto di svolgimento delle attività̀ sportive e ludiche di gruppo, nei parchi ed aree verdi, nonché́ il divieto di utilizzo delle aree gioco dei medesimi.
Sono confermate le prescrizioni già in essere per scuole, attività di laboratorio, sport, attività venatorie e associazionismo.
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