Coronavirus: Regione Umbria estende dal 1 al 12 gennaio 2022 programma test antigenici gratuiti a tutti gli studenti fino alle scuole superiori

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Coronavirus: Regione Umbria estende dal 1 al 12 gennaio 2022 programma test antigenici gratuiti a tutti gli studenti fino alle scuole superiori

COMUNICATO STAMPA (di pubblica utilità) n. 1096/21 G.M. del 31.12.21
Coronavirus: Regione Umbria estende dal 1 al 12 gennaio 2022 programma test antigenici gratuiti a tutti gli studenti fino alle scuole superiori 
• Si rafforzano misure organizzative per attività ospedaliere, test e vaccinazioni
(ON/AF) – ORVIETO – Per la identificazione di eventuali casi di positività al contagio da SARS-CoV-2 ai fini della ripresa regolare delle attività didattiche dell’anno scolastico 2021/2022, dal 1° al 12 gennaio 2022 verrà esteso il Programma di somministrazione di test diagnostici antigenici rapidi, su base volontaria e gratuita, agli studenti iscritti alla scuola secondaria di primo e secondo grado, statale e paritaria, e ai percorsi di Istruzione e formazione professionale (IeFP), svolti sia presso gli Istituti professionali statali, in regime di sussidiarietà, che presso le Agenzie formative autorizzate. I test potranno essere effettuati presso le farmacie private e pubbliche che hanno aderito all’accordo con la Regione Umbria.
Lo ha stabilito la Giunta regionale dell’Umbria che in data odierna, ha approvato tre delibere con le quali si mettono in campo ulteriori misure per affrontare il contesto epidemiologico che, in Umbria e nel resto d’Italia, vede una diffusione del contagio in ascesa esponenziale, in gran parte sostenuta dalla variante Omicron, che si avvia a diventare la variante predominante nel territorio umbro, caratterizzata da una elevata contagiosità con una relativamente bassa pressione sul sistema ospedaliero.
Lo comunica una nota d’agenzia della Regione / Assessorato alla Salute, secondo cui le decisioni dell’Esecutivo di palazzo Donini, anticipate alle organizzazioni sindacali, riguardano il rafforzamento delle misure organizzative per le attività ospedaliere per la gestione dell’attuale fase pandemica, al potenziamento dell’offerta dei test per la ricerca di Sars-CoV-2 e al coinvolgimento dei medici in formazione specialistica nella campagna di vaccinazione anti Covid 19.
Attualmente presso le Aziende Ospedaliere di Perugia e Terni, sono attivi Reparti Covid con terapia intensiva e ricoveri ordinari, a Città di Castello ricoveri ordinari e a Foligno per ricoveri ordinari e di terapia semi-intensiva. 
Sebbene la pressione ospedaliera sia, al momento, ancora gestibile – fa sapere la Regione – l’aumentare del numero dei casi positivi comporta inevitabilmente anche un aumento progressivo del numero dei ricoveri con quello che ne consegue in termini di impiego del personale. Per questo viene attuato lo scenario 4 del Piano di gestione dei posti letto della rete ospedaliera per l’emergenza Coronavirus, che prevede l’attivazione complessiva di 197 posti letto dedicati al Covid, di cui 72 all’ospedale di Perugia, dei quali 10 di terapia intensiva; 52 in quello di Terni (6 di terapia intensiva, 30 all’ospedale di Città di Castello, e 42 a Foligno (20 di terapia semintensiva). Prevista l’attivazione anche di 24 posti letto complessivi dedicati Covid nelle Rsa di Perugia e Terni. 
Nel caso di ulteriore incremento di occupazione dei posti letto di area medica e terapia intensiva si passerà allo scenario 5 del Piano, con una rimodulazione flessibile in relazione all’andamento pandemico e alle necessità di ricovero. L’aumento dell’offerta dei posti letto di terapia intensiva è realizzata anche sfruttando i moduli esterni forniti dalla struttura commissariale. 
Gli obiettivi primari della Regione sono: salvaguardare il Servizio sanitario così da tutelare coloro che vi ricorrono e l’operatività del sistema; gestire le attività socio-sanitarie assistenziali territoriali in modo da evitare il ricovero ospedaliero nei casi positivi pauci-sintomatici con adeguate terapie domiciliari e, dove indicati, con anticorpi monoclonali; infine, gestire le attività di tracciamento e testing per contenere l’aumento del numero dei casi positivi. 
Nell’attuale situazione che vede la rapida diffusione del contagio, l’elevato numero di soggetti positivi e di contatti, con un notevole sovraccarico dell’attività legata al percorso “contact tracing prelievo- tampone” e il conseguente allungamento dei tempi per l’esecuzione dei test per SARS-CoV-2, è indispensabile attivare tutte le possibili risorse per far fronte all’aumento del numero di soggetti da sottoporre a test. 
In tal senso la Regione ha disposto il coinvolgimento dei Laboratori privati accreditati e autorizzati all’esecuzione del test molecolare per SARS-CoV-2 nell’attività di testing dei soggetti presi in carico dal Servizio sanitario regionale. Le Aziende sanitarie di competenza territoriale sono chiamate a stipulare con urgenza una convenzione con i laboratori privati, che rivestono, in questa fase, un ruolo specifico nella tutela della salute pubblica. La Giunta regionale ha stabilito l’applicazione della tariffa di 45 euro per il test molecolare con metodica rRT-PCR per Sars-CoV-2 e di 15 euro per il test antigenico
La Giunta Regionale ha approvato anche lo schema del Protocollo d’intesa tra l’Università degli Studi di Perugia, la Regione Umbria, le Usl Umbria 1 e Umbria 2 per il coinvolgimento dei medici in formazione specialistica nella campagna di vaccinazione antiCovid 19 allo scopo di aumentare al massimo le attività di vaccinazione, vera arma contro il contagio e la sua diffusione.
Il rafforzamento delle misure per le attività ospedaliere è stato predisposto con il coordinamento della Direzione regionale Salute e Welfare, insieme alle Direzioni delle Aziende ospedaliere e sanitarie umbre. 

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Ultimo aggiornamento
31/12/2021