Coronavirus: Task force regionale fissa le indicazioni operative per la gestione dei casi

Data:

Coronavirus: Task force regionale fissa le indicazioni operative per la gestione dei casi

COMUNICATO STAMPA n. 112/20 G.M. del 24.02.20 
Coronavirus: task force della Regione Umbria ha definito documenti con indicazioni operative per la gestione dei casi 
• Le indicazioni della task force per la gestione dei pazienti e le raccomandazioni ai cittadini
(ON/AF) – ORVIETO – Alla presenza dell’Assessore regionale alla Sanità, Luca Coletto, questa mattina la Task Force attivata dalla Regione Umbria per gestire l’emergenza legata alla diffusione dell’infezione da Coronavirus (2019_NCOV), ha predisposto i documenti utili a dare indicazioni ai medici sui possibili comportamenti da adottare e sull’attuale organizzazione dei servizi. 
La documentazione – fa sapere una nota della Regione – si articola in protocolli riferiti a situazioni specifiche che vanno dalla gestione del caso nel territorio, al protocollo d’intervento del 118 e il trasferimento a malattie infettive, procedura di isolamento fiduciario, scheda triage telefonico della centrale operativa 118, scheda triage telefonico per il Pronto soccorso o per altra struttura sanitaria, scheda di sorveglianza attiva del medico di sanità pubblica, indicazioni ai familiari della persona in isolamento
I documenti sono disponibili a partire dalla serata di oggi sul sito della Regione Umbria e delle Aziende sanitarie e ospedaliere. 
Le indicazioni contengono tutti gli spunti a partire dalla definizione di “caso” che attualmente si basa sulle informazioni disponibili e può essere rivista in base all’evoluzione evidenze epidemiologiche e delle conoscenze scientifiche.
Viene quindi definito il caso sospetto, il caso probabile e poi il caso confermato con un esame effettuato presso il Laboratorio di Microbiologia dell’Università di Perugia di riferimento regionale, ovvero il Laboratorio che, con la Sezione di Virologia, già partecipa alla rete INFLUNET di sorveglianza dell’influenza ed è in collegamento diretto con l’Istituto Superiore di Sanità per gli eventuali test di conferma. I protocolli adottati sono stati sperimentati e potranno essere modificati nei contenuti al cambiamento dello scenario epidemiologico.   
“Un lavoro ponderato in tutti gli aspetti – ha detto l’Assessore Colettomagari non siamo tra i primi in Italia ad aver prodotto questa documentazione, ma siamo stati tempestivi nell’attivazione del numero verde dedicato e della task force regionale. Per produrre questa documentazione abbiamo seguito con attenzione tutto ciò che è emerso dal territorio per capire ciò che andava modificato oppure valorizzato. 
Ringrazio tutti i membri della Task Force e il laboratorio di virologia per la grande efficienza nell’aver effettuato in tempi brevissimi i test su pazienti con sospetto di infezione e ringrazio il volontariato, prezioso in questa fase e non solo, visto che svolge un ruolo di grande importanza nella sanità”.
__________________
Di seguito le indicazioni della task force regionale per la gestione dei pazienti e raccomandazioni ai cittadini:
Nell’attuale fase di diffusione della malattia, la Task-Force regionale ha stabilito che qualunque caso sospetto (che risponda ai criteri epidemiologico, clinico e temporale) indipendentemente dalla gravità delle condizioni cliniche, deve essere ricoverato nelle due Cliniche di Malattie Infettive di Perugia e Terni, al fine di prevenire i possibili casi secondari
Sono state prese in esame le diverse possibilità di accesso al Servizio sanitario: nel caso in cui il medico (MMG, PLS o della Continuità assistenziale) venga contattato da pazienti sintomatici che corrispondano alla definizione di caso sospetto, se il paziente non ha bisogno di assistenza urgente non è indispensabile effettuare una visita domiciliare, ma è necessario, in questo caso, allertare immediatamente il 118 che provvederà a contattare il Pronto Soccorso delle due Aziende Ospedaliere di Perugia e Terni che daranno indicazioni per predisporre il ricovero immediato nelle Cliniche di Malattie Infettive nel rispetto del percorso stabilito.
Nel caso in cui i medici vengano contattati da persone asintomatiche che provengono da zone a rischio o che siano state a contatto con casi sospetti da meno di 14 giorni, disporranno, di concerto con i servizi Territoriali (Distretti) e quindi con i Servizi di Igiene e sanità Pubblica dei Dipartimenti di Prevenzione, un isolamento domiciliare fiduciario, fino allo scadere delle due settimane successive al ritorno, motivato da cause di sanità pubblica.
Nel caso di richiesta di soccorso al 118, in particolare da parte di persone in transito nella regione che non possono rivolgersi a MMG, PLS o ai medici della Continuità Assistenziale, per essere trasportati dal proprio domicilio in ospedale, è necessario che l’addetto alla Centrale Operativa 118, sulla scorta delle proprie procedure interne (intervista telefonica), conduca una breve indagine epidemiologica per valutare se corrisponde alla definizione di caso sospetto di malattia da “2019-NCoV”.

Ulteriori informazioni

Ultimo aggiornamento
24/02/2020