Coronavirus: trend in leggera diminuzione

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Coronavirus: trend in leggera diminuzione

COMUNICATO STAMPA n. 092/22 G.M. del 10.02.22 
Coronavirus: trend in leggera diminuzione    
(ON/AF) – ORVIETO – Dall’odierno report settimanale elaborato dal Nucleo epidemiologico regionale emerge che in Umbria la curva epidemica e la media mobile a 7 giorni, mostrano un trend in leggera diminuzione rispetto alle settimane precedenti, con un’incidenza settimanale mobile per 100.000 abitanti all’8 febbraio pari a 1.084. Alla conferenza stampa hanno partecipato l’Assessore regionale alla Salute, Luca Coletto, la professoressa Daniela Francisci, direttore di Malattie Infettive dell’Ospedale di Perugia e il commissario regionale per la gestione dell’emergenza, Massimo D’Angelo.
Inoltre, l’RDt sulle diagnosi calcolato per gli ultimi 14 giorni con media mobile a 7 giorni diminuisce attestandosi ad un valore di 0,80, mentre l’andamento regionale dell’incidenza settimanale mobile per classi di età evidenzia tassi superiori alla media regionale tra coloro che hanno età compresa tra 03-44 anni, con un trend in leggera diminuzione per tutte le classi d’età.
Infine, rispetto alla settimana precedente non vengono osservate variazioni sostanziali nell’impegno ospedaliero regionale, mentre dal 31 gennaio al 6 febbraio si sono verificati 34 decessi.
 
Lo comunica una nota della Regione, secondo cui per la prima volta questa mattina, presso la Clinica di Malattie Infettive dell’Ospedale di Perugia, è stato prescritto ad una giovane donna che presenta fattori di rischio, il secondo trattamento antivirale orale contro il Covid-19, ovvero il farmaco Paxlovid e che ci si aspetta una buona tollerabilità della paziente al farmaco evitando così il ricovero. Il ciclo di trattamento prevede 300 mg di PF-07321332 (due compresse da 150 mg) con 100 mg di ritonavir (una compressa da 100 mg) da assumere insieme per via orale ogni 12 ore per 5 giorni. 
Questa somministrazione riguarda pazienti che hanno forme lievi, ma che presentano fattori di rischio di progressione verso forme gravi di malattie. Quanto alle terapie anti Covid 19 sono a disposizione sia gli anticorpi monoclonali come il Sotrovimab (efficace anche per la variante Omicron) sia i due antivirali orali, il Paxlovid e il Lagevrio (Molnupiravir) la cui somministrazione è iniziata il 5 gennaio. Da gennaio, a Perugia sono stati prescritti 107 trattamenti con monoclonali e 99 antivirali. 
La prescrizione di Paxlovid che deve essere somministrato il prima possibile dopo la diagnosi di COVID-19 ed entro 5 giorni dall’insorgenza dei sintomi – è stato precisato – è affidata ai centri autorizzati da ciascuna Regione, ed è sottoposta a registro di monitoraggio AIFA. Il farmaco è sottoposto a monitoraggio addizionale per permettere la rapida identificazione di nuove informazioni sulla sicurezza, in tal senso attraverso la Rete Nazionale di Farmacovigilanza gli operatori sanitari devono segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta utilizzando.
La selezione del paziente – è stato detto – è affidata ai medici di medicina generale, ai medici delle USCA e, in generale, ai medici che abbiano la possibilità di entrare in contatto con pazienti affetti da COVID di recente insorgenza e con sintomi lievi-moderati. I medici dovranno subito contattare la struttura presso la quale effettuare la prescrizione e trasmettere la scheda precompilata in modo che la prescrizione ed il trattamento possano garantire la somministrazione del prodotto il più precocemente possibile rispetto all’insorgenza dei sintomi, e comunque non oltre i cinque giorni dall’inizio degli stessi.
In Umbria le Strutture individuate per la prescrizione, già censite nei Registri AIFA, sono le stesse individuate per la prescrizione e somministrazione degli anticorpi monoclonali e dell’altro antivirale orale Lagrevio (molnupiravir). Si tratta dell’Azienda Ospedaliera di Perugia, dell’Azienda Ospedaliera di Terni, dell’Ospedale di Città di Castello e dell’Ospedale di Spoleto.
Frattanto è iniziato il monitoraggio dei primi pazienti che a gennaio sono stati sottoposti alla terapia orale, una operazione accurata che, in parte, verrà svolta a distanza, attraverso la telemedicina di contatto. Entro il mese di febbraio dovrebbe anche arrivare un altro monoclonale che potrà essere utilizzato per la profilassi post esposizione per quei soggetti a rischio, fragili, che hanno avuto un contatto con un positivo. Una terapia preventiva da fare entro poche ore, per evitare che si manifesti la malattia.
Al termine dell’incontro, il commissario regionale per la gestione dell’emergenza, Massimo D’Angelo, ha riferito che dopo l’interlocuzione con la struttura commissariale nazionale, ad oggi non si conosce ancora la data esatta di consegna del vaccino Novavax e che i cittadini saranno opportunamente informati appena sarà indicato il giorno della distribuzione in Umbria.  

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Ultimo aggiornamento
10/02/2022