Coronavirus: Umbria resta in fascia “arancione”

Data:

Coronavirus: Umbria resta in fascia “arancione”

COMUNICATO STAMPA (di pubblica utilità) n. 071/21 G.M. del 05.02.21  
Coronavirus: Umbria resta in fascia “arancione”. Individuate varianti inglese e brasiliana e altre nutazioni. Si studiano “aree rosse” nelle zone più interessate dal fenomeno
(ON/AF) – ORVIETO – In presenza di un bilanciamento dei contagi sul territorio regionale, l’Umbria resta in fascia “arancione”, tuttavia a seguito dei risultati inviati dall’Istituto Superiore di Sanità sui 42 campioni positivi al Sars-Cov 2 che segnalano: 18 casi di variante inglese, 12 brasiliana e 3 con altre mutazioni, saranno idonei nuovi interventi nelle zone più interessate dal fenomeno. 
Lo comunica una nota d’agenzia della Regione riferendo gli esiti della conferenza stampa della Governatrice dell’Umbria, Donatella Tesei, svoltasi in videoconferenza, nel tardo pomeriggio di oggi, alla quale hanno partecipato l’Assessore regionale alla Salute, Luca Coletto, il direttore regionale alla Salute, Claudio Dario, il Commissario per la gestione dell’emergenza Covid in Umbria, Massimo D’Angelo, il capo del Gabinetto della Presidenza, Federico Ricci e il direttore generale della Prevenzione presso il Ministero della Salute, Giovanni Rezza, al quale la presidente Tesei ha rivolto un ringraziamento particolare per la grande attenzione che ha riservato all’Umbria. “Vogliamo ringraziare, oltre al ministro Speranza e al direttore Rezza – ha detto Tesei – anche l’Istituto Superiore di Sanità per aver esaminato con grande celerità i campioni che sono stati inviati dall’Umbria. Il nostro lavoro continua e siamo sempre in stretto contatto con l’Istituto e il ministro Speranza. La situazione è delicata, ma siamo fiduciosi, perché siamo intervenuti in tempo”. 

Il direttore Rezza ha ringraziato a sua volta per la collaborazione con l’Umbria, ed ha spiegato che “il fatto di aver individuato presto la circolazione delle varianti è un fatto importante per tutta l’Italia, visto che la variante brasiliana in particolare, potrebbe compromettere l’efficacia della risposta vaccinale, anche se va detto che non l’annulla. Fare contenimento in questo momento è importante anche per le province circostanti. L’Umbria rimane arancione quindi, ma è importante implementare alcune zone rosse nelle aree maggiormente colpite nella provincia di Perugia”.
“Bisognerà fare uno sforzo per capire come si sono mosse queste varianti – ha aggiunto – ed è bene aumentare l’attenzione anche nelle aree circostanti. Dove sono state applicate le ‘zone rosse’ i risultati si sono visti in poco tempo”.   

Al termine dell’incontro il direttore Dario ha reso noto che “la variante brasiliana del virus è stata riscontrata in ambito ospedaliero, quella inglese invece sul territorio e sono interessati gli ambiti del Perugino, Bastia Umbra e Trasimeno”. 

Ulteriori informazioni

Ultimo aggiornamento
05/02/2021