Corso di formazione del CERSAL su “Approccio BioPsicoSociale nella salute Mentale”

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Corso di formazione del CERSAL su “Approccio BioPsicoSociale nella salute Mentale”

COMUNICATO STAMPA n. 435/19 G.M. del 13.06.19 
Al Centro Studi si parla di “Approccio BioPsicoSociale nella Salute Mentale: promuovere le risorse sane nella salute e nella malattia”
• Corso di formazione ECM organizzato dal CERSAL e dalla Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica in collaborazione con la Fondazione per il Centro Studi “Città di Orvieto”
• Il primo appuntamento venerdì 14 giugno dalle ore 9 alle 17, presso l’Aula Magna di Palazzo Negroni (ex Tribunale)
• Il percorso formativo proseguirà con ulteriori seminari da programmare tra la fine di quest’anno e l’inizio del prossimo
(ON/AF) – ORVIETO – Per l’intera giornata di domani, venerdì 14 giugno, dalle ore 9 alle 17, ad Orvieto, presso l’Aula Magna di Palazzo Negroni (ex Tribunale) in Piazza Corsica n. 2, è in programma il Corso di formazione ECM dedicato all’Approccio BioPsicoSociale nella Salute Mentale: promuovere le risorse sane nella salute e nella malattia, organizzato dal CERSAL – Centro di Ricerca e formazione sulla Salute unica e l’Alimentazione e dalla Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica in collaborazione con la Fondazione per il Centro Studi “Città di Orvieto”.
Il corso ha l’obiettivo di promuovere la conoscenza dei modelli teorici alla base della realizzazione di un lavoro di rete in équipe multidisciplinare secondo un “approccio biopsicosociale”, aprendo una riflessione con i partecipanti sulle potenzialità di tale impostazione nella promozione della salute, nella prevenzione e nella cura nell’ambito della salute mentale.
Il modello biopsicosociale trae le proprie origini dalla concezione multidimensionale della salute descritta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e suggerisce che domini multipli dell’esperienza umana, quali quelli biologici, psicologici, sociali e culturali, si integrino tra loro e confluiscano nel determinarla salute di ogni persona. 
Occuparsi di salute e, nello specifico, di salute mentale, significa quindi porre attenzione a tali domini e metterli in relazione nel promuovere salute, prevenire e curare, al fine di tenere in considerazione tutti gli elementi che determinano  ben-essere e mal-essere nel singolo individuo.
Diventa pertanto fondamentale il lavoro di rete in équipe multi professionali, interagenti al proprio interno e con le persone, considerate soggetti attivi degli interventi. Le normative e le linee guida più recenti a livello internazionale, nazionale e regionale prevedono lo sviluppo di approcci integrati di stampo biopsicosociale alle problematiche complesse delle persone, come quelle di salute mentale, motivo per cui appare fondamentale per gli operatori sanitari confrontarsi con tali questioni.
Uno sviluppo di competenze in tale direzione rappresenta la finalità del percorso formativo proposto dal CERSAL che farà seguito, tra la fine di quest’anno e l’inizio del prossimo, a questo primo seminario introduttivo e costituirà – fa sapere il CERSAL – un’occasione per effettuare una riflessione metodologica sulla modalità multidisciplinare di lavoro di rete, introducendo nuovi spunti per definire buone pratiche nella promozione della salute, nella prevenzione, nell’assistenza e nella cura.  
Il programma della giornata prevede, dopo i consueti saluti istituzionali e la presentazione del seminario, una prima relazione svolta dal Prof. Fabio Lucidi (Vice Preside Vicario della Facoltà di Medicina e Psicologia, Università degli Studi di Roma “La Sapienza”) su “Promuovere la salute per ridurre le disuguaglianze”. Seguirà il Prof. Alfonso Tortorella (Direttore della Scuola di Specializzazione in Psichiatria, Università degli Studi di Perugia) che presenterà il “Quadro epidemiologico delle principali questioni inerenti alle dipendenze ed alla salute mentale”. 
Sarà poi la volta del Prof. Raffaele Menarini (Consorzio Universitario Humanitas, Roma) che tratterà di “Modello biopsicoculturale: la cura della malattia mentale”. La Professoressa Claudia Mazzeschi, la Dott.ssa Chiara Pazzagli e la Dott.ssa Livia Buratta (Università degli Studi di Perugia) illustreranno infine “Il C.U.R.I.AM.O.: un modello biopsicosociale d’intervento”. Il dibattito chiuderà la sessione mattutina del seminario di studi. Nel pomeriggio sono previsti lavori di gruppo con la restituzione dei prodotti “in plenaria”.
Il corso, del quale è referente regionale il Dott. Gianni Giovannini, è destinato ad un massimo di ottanta partecipanti afferenti ai servizi per la salute mentale, servizi per le dipendenze, neuropsichiatria infantile, privato sociale (cooperative, comunità), servizi sociali comunali ed AUSL, uffici di servizio sociale per minorenni ed uffici di esecuzione penale esterna del Ministero della Giustizia, area disturbi neuro cognitivi. La partecipazione al corso consentirà al personale medico – sanitario di acquisire 7 crediti formativi ECM.

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Ultimo aggiornamento
13/06/2019