COMUNICATO STAMPA n. 323/18 G.M. del 24.04.18
La Corte dei Conti dell’Umbria accerta il ripiano finanziario e la conclusione del Piano di riequilibrio pluriennale del Comune di Orvieto
• Il Sindaco Germani con delega al Bilancio: “si riapriranno nuove opportunità per le politiche fiscali, le politiche sul personale e i servizi a domanda individuale”
(ON/AF) – ORVIETO – Nella seduta del 18 aprile u.s. la Corte dei Conti dell’Umbria ha accertato il ripiano del disavanzo di amministrazione e la conclusione del Piano di riequilibrio pluriennale del Comune di Orvieto.
L’atto conclude in anticipo di 6 anni il percorso di risanamento finanziario che il Comune di Orvieto ha intrapreso nell’anno 2014 e che si sarebbe dovuto concludere alla fine del 2023.
“In questi anni e mezzo di duro lavoro – ha dichiarato il Sindaco, Giuseppe Germani questa mattina incontrando la stampa – l’Amministrazione Comunale è stata impegnata sul doppio fronte dell’incremento delle entrate e della riduzione di alcune voci di spesa ottenendo risultati apprezzabili che, anche in virtù delle modifiche normative, hanno consentito già alla fine dello scorso anno, l’uscita dalla procedura di pre-dissesto, inizialmente programmata al 31 dicembre 2023.
“La valenza strategica dell’obiettivo – ha aggiunto il Sindaco – è evidente nell’ambito delle future scelte che l’Amministrazione Comunale potrà operare riappropriandosi in modo pieno ed esclusivo della propria autonomia di scelta e programmazione senza più sottostare ai vincoli restrittivi imposti dalla normativa del pre-dissesto e giustificati dalla precarietà della situazione finanziaria”.
“Nuove opportunità si riapriranno – ha proseguito – per le politiche fiscali, le politiche sul personale e i servizi a domanda individuale: scolastici, sociali, culturali.
È stato fatto un grande lavoro di squadra e per questo desidero ringraziare per il risultato raggiunto la Giunta, l’ex Assessore al Bilancio, Massimo Gnagnarini, i Dirigenti e la struttura comunale tutta. Questo risultato è per me forte motivo di orgoglio e per la Città è una grande opportunità che permetterà di recuperare le potenzialità di sviluppo economico fino ad ora inespresse ed intraprendere un nuovo percorso virtuoso”.
“Per il futuro – ha soggiunto – si prevede una normalizzazione della vita amministrativa ed insieme ai cittadini la possibilità di pensare a programmare l’attività dell’Ente secondo delle priorità ed intravedere così quello che sarà lo sviluppo nei prossimi anni. Non tutti i problemi sono risolti, né da domani ci saranno risorse aggiuntive, ma il bilancio è messo in salvaguardia ed ora non vanno ricommessi gli errori del passato.
Nei prossimi mesi dobbiamo riorganizzare anche il percorso per far sì che, nella programmazione futura dell’Ente, ci siano le condizioni per agire sul turn over del personale comunale andato in pensione, nella direzione delle competenze necessarie e dell’efficienza complessiva. Il messaggio che lancio ai cittadini è dunque quello di una maggiore tranquillità rispetto al passato che ci permette di guardare al futuro con maggiore serenità nel dare i servizi attesi”.
“Il 10 maggio prossimo – ha concluso – è fissato il Consiglio Comunale per l’approvazione del Bilancio Consuntivo 2017 che punta a questo obiettivo. Ci sono le coperture necessarie. Ci sono circa 38 mila euro di avanzo destinato agli investimenti, una somma che può sembrare minima ma che non lo è, se guardiamo la situazione in cui finora abbiamo dovuto operare. Il debito trentennale che era stato definito è sceso a 2,4 mln di euro.
Secondo le priorità abbiamo attivato anche un piano di investimenti strettamente necessari, ad esempio: per i cimiteri, per la rifunzionalizzazione della ex Chiesa di San Giacomo in piazza Duomo destinata a sede dello IAT, per l’efficientamento della pubblica illuminazione dove già da quest’anno impegniamo 300 mila euro che avranno effetti positivi e virtuosi per il futuro, ma anche per le manutenzioni delle strade comunali in molti casi disastrate perché, da almeno un decennio, non venivano più messe risorse. Da oggi dunque siamo noi a decidere le priorità e lo spostamento di risorse laddove servono”.
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